Logica genetica della morfogenesi nel metazoi: l'esplosione cambriana
Antonio García-Bellido
(Centro Biologia Molecular, Universidad Autonoma de Madrid, Madrid, Spagna)
I metazoi presentano un'enorme [...] circa 60.000 nei cordati, inclusi i membri della stessa famiglia genica (Micklos e Campbell, 1992). Il limite alla diversitàgenetica può essere dovuto a inerzia evolutiva, a causa dei limiti imposti dalla necessità del riconoscimento molecolare.
Le ...
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Competizione spermatica
Montserrat Gomendio
(Departamento de Ecologia Evolutiva, Museo Nacional de Ciencias Naturales (CSIC), Madrid, Spagna)
Quando una femmina si accoppia con molti maschi gli spermi [...] chiaro se si possa essere davvero evo Iuta questa forma di comportamento 'dispettoso'.
Benefici indiretti
Aumentata diversitàgenetica della prole. - In alcuni insetti eusociali, come la formica tagliafoglie (Acromyrmex versicolor), gli accoppiamenti ...
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Cooperazione
Gerald S. Wilkinson
(Department of Zoology, University of Maryland, College Park, Maryland, USA)
La cooperazione si verifica quando due organismi traggono beneficio da un'azione comune. [...] organelli ridurrebbe la parentela tra gli organelli all'interno di una cellula e tra cellule diverse. La diversitàgenetica tra mitocondri potrebbe influenzarne le capacità metaboliche e generare competizione tra linee cellulari per la trasmissione ...
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Società animali
Giorgio Celli
Il problema della socialità tra gli animali
Le società animali, perlomeno quelle più famose e complesse delle api e delle formiche, costituivano già per Darwin un appassionante [...] della socializzazione, per poi cedere il passo ad altre necessità, come ad esempio quella di preservare una certa diversitàgenetica nell'alveare.
Resta peraltro da spiegare perché nelle stesse condizioni solo talune specie, e senza dubbio la netta ...
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Frontiere dell’etologia
Enrico Alleva
Michela Santochirico
All’inizio del 21° sec., destini e scopi scientifici dell’etologia classica si sono intersecati con altri indirizzi disciplinari. Se l’etologia [...] in cui gli individui di sesso maschile (satelliti) migrano verso gruppi sociali di diversa origine, con la finalità di assicurare una salubre diversitàgenetica. Infatti, l’imprinting continuerà a esercitare la sua influenza durante tutta la fase ...
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Genetica del comportamento
Ralph J. Greenspan
La convinzione che i caratteri comportamentali si trasmettano da una generazione alla successiva è molto antica. Per secoli gli uomini hanno sfruttato questa [...] oscilla con un ciclo di 24 ore.
Variazioni genetiche naturali del comportamento
In che misura gli esempi citati finora, riguardanti geni che influenzano il comportamento, sono applicabili alla diversità di comportamenti presente in natura? La misura ...
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Famiglia zoologica dell’ordine dei Primati che comprende la specie umana attuale, le specie umane estinte, note attraverso resti fossili, e le grandi scimmie. Il complesso di processi evolutivi che per [...] all’uomo. Nel complesso tuttavia la maggiore similitudine genetica dell’uomo allo scimpanzé indica che nel gruppo prima famiglia’ comprendente più individui di ambo i sessi e di diversa età. Australopithecus afarensis ha vissuto tra 3,2 e 3, ...
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UOMO
Antonio Ascenzi
Guido Modiano
Origine (XXXIV, p. 748; v. anche paleoantropologia, App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720). − In paleontologia umana, si definisce come origine dell'u. [...] su cui basare la stima dell'entità media delle differenze tra razze.
I marcatori genetici soddisfano appunto questo requisito: confrontando fra loro razze diverse rispetto a un certo numero di questi marcatori, alcuni di essi hanno presentato ...
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Il tema dei d. è stato trattato nella Enciclopedia Italiana, nelle voci dichiarazioni dei diritti (XII, p. 760) firmata da G. Solazzi, e diritti umani nell'App. II (i, p. 786), redatta da G. Capograssi. [...] - nei divieti di discriminazione a causa del patrimonio genetico e nei divieti di interventi con finalità eugenetiche o selettive uomo e le categorie indicate e aiuta a dar conto della diversità dei d. degli animali e dei doveri degli uomini nei loro ...
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Paleontologia
Danilo Torre
(XXVI, p. 50; App. IV, ii, p. 725; V, iv, p. 24)
La p. ha conosciuto a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale un notevole sviluppo, sia per la qualità e quantità [...] v. evoluzione, App. V).
Nei decenni successivi i genetisti e i biologi molecolari scoprivano comportamenti del genoma che intorno a 26 milioni di anni. Valore questo non molto diverso da quello calcolato per gli intervalli che separano gli eventi di ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
evo-devo
(Evo-Devo), loc. s.le m. e agg.le Biologia evolutiva dello sviluppo; relativo allo sviluppo evoluzionistico, con particolare riferimento allo studio dell’evoluzione delle specie animali. ◆ [tit.] In cerca dei geni dello sviluppo /...