La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] metafonetici sono pure assenti in tutta la Calabria meridionale e nel basso Salento mentre Lecce e Brindisi conoscono l’esito dittongante in [-wɛ-] da [-ɔ-] originario ([ˈbːwɛnu], [ˈbːwɛni] «buono, -i», ma [ˈbːɔna] «buona»).
Tra i pochi fatti tipici ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] numero di coppie minime (➔ coppia minima) (come [lāt] «andato» e [lat] «latte», [pās] «pace» e [pas] «passo»)
(e) la dittongazione delle vocali accentate, in particolare di /ɛ/ e /ɔ/, con esiti vari (per es. [ˈbjel] «bello» e [ˈkwarp] «corpo»);
(f) i ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] (fr. bleu → blo, ble; fr. chartreuse → certosa), oppure, come accade di regola in epoca recente, con /u/ (blu); il dittongo oi, pronunciato /wɛ/ fino alla Rivoluzione e poi /wa/, adattato dapprima con /oɛ/, /wɛ/ (fr. toilette → toeletta, tuelette) e ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] privi di corrispondenza in altre varietà locali. Ecco allora emergere, anche in questi brevi specimi, la tendenza a non accogliere il dittongo toscano -uo (novo in 1, ma luoco in 2), l’assenza della chiusura di e atona, particolarmente evidente nella ...
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PROVENZA (A. T., 35-36)
Clarice EMILIANI
Pierre LAVEDAN
Léopold Albert CONSTANS
Giuseppe MARTINI
Fernando LIUZZI
Antica provincia della Francia sud-orientale, il cui territorio nel 1789 fu diviso [...] di -n, ecc. Il pittavino è escluso anch'esso da altri fenomeni, come la vocalizzazione di l (o ll) dopo a; il dittongo di ei da é chiuso, ecc., fenomeni che soltanto sporadicamente e per eccezione si trovano nei trovatori (come in Guglielmo IX), nei ...
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FRIULI (A. T., 24-25-26)
Arrigo LORENZI
Michele GORTANI
Carlo BATTISTI
Bindo CHIURLO
Francesco Balilla PRATELLA
Pier Silverio LEICHT
Regione storica situata tra la Livenza, le Alpi Carniche, le [...] subito dalla tonica nell'ossitono neolatino in sillaba aperta per cui né nel ladino dolomitico, né nel friulano esiste il dittongo ei, ou nei continuatori latini di tēla, sēra, mĭnat, hōra, cōda, fa rientrare le due aree estreme nell'unità veneta ...
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ISTRIA (A. T., 24-25-26)
Arrigo LORENZI
Carlo BATTISTI
Piero STICOTTI
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Situazione e limiti. - L'Istria è una penisola dell'Italia settentrionale situata fra il termine SE. dell'arco delle Alpi e [...] latini a i, u (tipo mis "mese, ura "ora"), che nei due centri è ben vegeta. A Pirano (dove manca la dittongazione di -ī-, -ū-, che è il tratto più caratteristico del rovignese) sono fenomeni veneti arcaici la scomparsa di -r nell'infinito (andá ...
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La lingua
Alfredo Stussi
La proiezione marittima e commerciale della società veneziana durante il Duecento, per quanto assorbente, non basta da sola a spiegare il ritardo con cui il volgare si afferma [...] a N più occlusiva velare sonora etimologica (açonça ῾aggiungano', longo).
Nei testi documentari più antichi manca quasi del tutto il dittongamento delle toniche e aperta da E breve e o aperta da O breve. In particolare, circa fino a tutto il secondo ...
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CIELO D'ALCAMO
MMargherita Spampinato Beretta
Il contrasto Rosa fresca aulentissima attribuito a C. apre il quarto fascicolo del ms. Vat. Lat. 3793 (V), dedicato al genere 'mediocre' (non necessariamente [...] bolio, v. 4 abento, v. 6 trabàgliati, v. 8 abere, v. 123 trobàrati) in compresenza con forme prive di betacismo; i dittonghi metafonetici (vv. 76-77 manganiello-castiello ma in rima con zitello); il plurale in -ora (v. 3 fòcora, v. 41 schiàntora); la ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] », ecc., ma bostru «vostro», mundu «mondo», ecc.), la metafonesi (stissu «stesso», bui «voi», ecc.) con un unico caso di dittongo metafonetico (tie’ «tieni»), la conservazione dei nessi con l (platio, occlu, ecc.), i pronomi tebe (< tibi) e sebe ...
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dittongo
dittòngo s. m. [dal lat. tardo diphthongus gr. δίϕϑογγος, comp. di δι- «due» e ϕϑόγγος «suono»] (pl. -ghi). – 1. Gruppo di due vocali che si seguono nella medesima sillaba, e delle quali una è vocale sillabica, mentre l’altra può...