Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] sulla penultima sillaba, se lunga o sulla terzultima se la penultima è breve; nella fonologia, la conservazione dei dittonghi e delle consonanti velari e labiovelari; nella morfologia, la conservazione, nella flessione nominale in fase arcaica, degli ...
Leggi Tutto
La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] metafonetici sono pure assenti in tutta la Calabria meridionale e nel basso Salento mentre Lecce e Brindisi conoscono l’esito dittongante in [-wɛ-] da [-ɔ-] originario ([ˈbːwɛnu], [ˈbːwɛni] «buono, -i», ma [ˈbːɔna] «buona»).
Tra i pochi fatti tipici ...
Leggi Tutto
Sassoni Gruppo non omogeneo di diversi popoli germanici residenti nel 3° sec. d.C. tra l’Elba, l’Ems e l’Eider. Nell’età delle invasioni barbariche non mutarono la loro sede, ma ne ampliarono i confini [...] mod. ziehen «tirare») e un vocalismo rivoluzionario rispetto al medio e alto tedesco (per es., la monottongazione dei dittonghi ai, au). Il genitivo sassone è la denominazione scolastica di una categoria morfologico-sintattica della lingua tedesca e ...
Leggi Tutto
L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] Martina Franca (Ta), [ˈsejrə] «sera», [ˈsowlə] «sole». Le /-i-/ e /-u-/ derivanti da metafonesi (cfr § 2.1.1) possono poi dittongare come le /-i-/ e le /-u-/ etimologiche viste prima: a Bitonto (Ba), ad es., si ha [ˈkjɔjnə] «pieno» (metafonetico, da ...
Leggi Tutto
L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] di un semidittongo (specie in sillaba chiusa): ad es. [ˈpwɔːrto] per porto (➔ dittongo);
(e) pronuncia decisamente semiconsonantica della semivocale [w] (➔ semivocali) nei dittonghi ascendenti con [ɔ] o [o], da cui derivano casi come lo suocero, con ...
Leggi Tutto
Gruppo linguistico indoeuropeo che comprende la lingua degli antichi Umbri, la lingua osca delle genti di stirpe sannitica (Sanniti, Campani, Lucani, Bruzi), i dialetti di Sabini, Equi, Ernici, Volsci, [...] e baltoslave.
All’interno del gruppo, l’umbro si caratterizza per una maggiore tendenza a innovare: monottongazione dei dittonghi originari (umbro e, osco ai ecc.), rotacismo di s intervocalico e finale (umbro erer, osco eíseís, lat. illius ...
Leggi Tutto
STENOGRAFIA (XXXII, p. 698)
Giuseppe ALIPRANDI
a) La stenografia scolastica. - La commissione tecnica nominata dalla Reale Accademia d'Italia, d'intesa con il Ministero dell'educazione nazionale (p. [...] della "sillaba". La riduzione dello stenogramma letterale si effettua omettendo taluni elementi (specie vocali finali e dittonghi), indicando con segni autonomi i tradizionali gruppi più frequenti (suffissi e prefissi), limitando la rappresentazione ...
Leggi Tutto
semiconsonante In linguistica, semivocale che precede una vocale e costituisce con questa un dittongo ascendente.
La lingua italiana possiede due s., che hanno nel sistema fonematico una posizione autonoma [...] , due classi tra le quali non c’è opposizione fonematica: l’i di Cairo e l’u di Laura, vocali asillabiche nei dittonghi discendenti ài e àu, sono vere vocali e non possono, in quella posizione, dar luogo a un’opposizione (distintiva) con un i ...
Leggi Tutto
Benedetto Varchi (Firenze 1503 - ivi 1565), dopo la laurea in utroque iure a Pisa e un breve esercizio di professione notarile, si dedicò alla poesia e agli studi umanistici. Di sentimenti repubblicani, [...] (mezo e avezare, pezo, gentileza di fronte a qualche occorrenza di gravezze).
In campo fonetico si notano: per i dittonghi dopo consonante + r la contrapposizione di tipo prego (prevalente in prosa ed esclusivo nei versi) a truovo, univocamente ...
Leggi Tutto
VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
*
M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] la vocale finale è i si avvera il passaggio di é, ó a ì, ù (froménto-frominti, rosso-russi) e perfino subentrano nel pavano i dittonghi iè, uò, per è, ò aperti in sillaba chiusa, quando all'uscita siano o (da u) e i (muorto, pietto, puorco). Ma quest ...
Leggi Tutto
dittongare
v. tr. e intr. [der. di dittongo] (io dittòngo, tu dittònghi, ecc.; come intr., aus. avere). – Attuare o subire una dittongazione: nel passaggio dal latino all’italiano, la «ŏ» tonica ha dittongato (o si è dittongata) in «uo».