LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] non sempre registrata dalla grafia (cf. lieber), si osserva infatti inizialmente soltanto nel tedesco centroccidentale, mentre la dittongazione delle vocali lunghe (dal tedesco medio mîn, hûs, niun al tedesco moderno mein, Haus, neun) occorre prima ...
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CIELO D'ALCAMO
MMargherita Spampinato Beretta
Il contrasto Rosa fresca aulentissima attribuito a C. apre il quarto fascicolo del ms. Vat. Lat. 3793 (V), dedicato al genere 'mediocre' (non necessariamente [...] bolio, v. 4 abento, v. 6 trabàgliati, v. 8 abere, v. 123 trobàrati) in compresenza con forme prive di betacismo; i dittonghi metafonetici (vv. 76-77 manganiello-castiello ma in rima con zitello); il plurale in -ora (v. 3 fòcora, v. 41 schiàntora); la ...
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Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] generale tendenza alla nasalizzazione, la lenizione del t intervocalico, la variazione di pronuncia di alcune vocali e dittonghi, la frequente ritrazione dell’accento sulla prima sillaba. Sul piano ortografico, frequenti le semplificazioni (honor per ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] sintassi storica). Quando in latino si aveva una ĕ (o una ae) tonica in sillaba libera, questa vocale si presenta di regola dittongata in fiorentino: tĕne[t] = tiene ecc. I gruppi latini pl, bl, fl, cl ecc. si presentano in italiano con l’alterazione ...
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dittongare
v. tr. e intr. [der. di dittongo] (io dittòngo, tu dittònghi, ecc.; come intr., aus. avere). – Attuare o subire una dittongazione: nel passaggio dal latino all’italiano, la «ŏ» tonica ha dittongato (o si è dittongata) in «uo».