MICENEO
Anna Morpurgo Davies
. Linguistica. - S'indica convenzionalmente con il nome di m. la lingua degli antichi testi greci scritti nel 2° millennio a. C. in un sillabario chiamato, anch'esso convenzionalmente, [...] la sillaba non viene scritta; in fine di parola, per es., -to può indicare [-ton], [-tos], [-tor], ecc. Anche il secondo elemento dei dittonghi in i spesso viene omesso (wo-no = woinos "vino"), ma c'è un segno speciale per ai, e ra3 vale [rai]. Per ...
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Angelo Ambrogini, detto il Poliziano (Montepulciano 1454 - Firenze 1494), fu uno dei maggiori umanisti e poeti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Accolto giovanissimo in casa [...] e arei, arò (ma avre’ «avrebbe» nelle Stanze), e dove più spesso coesistono forme concorrenti: è il caso dei dittonghi dopo consonante + r (il tipo innovativo preghi, breve, con riduzione, accanto a quello originario prieghi, brieve), del plurale dei ...
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Il classico metodo per individuare i fonemi di una lingua consiste nella prova delle coppie minime o prova di commutazione (➔ fonologia). Per realizzare questa prova, Trubeckoj formula la seguente regola: [...] le prime compaiono in attacco, le seconde in coda (➔ sillaba). In ogni caso, in italiano le approssimanti ricorrono solo in dittonghi: sono presenti in parole come piove [ˈpjɔve], uovo [ˈwɔvo], faida [ˈfai̯da], pausa [ˈpau̯sa], ma si è molto discusso ...
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Paese e stato dell'Europa settentrionale, che fa parte della regione morfologica detta Fennoscandia. Il nome è germanico (Finnland, cioè "paese dei Finni") e si ritrova per la prima volta in documenti [...] ci si presentano sotto l'aspetto più arcaico (ed anche nei casi in cui l'antico nordico ha ridotto il dittongo a monottongo), ë, v, b, h, lϑ, ns, s sono sempre conservati in mezzo di parola, ecc. Le voci penetrate in questi tempi antichissimi ...
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GUARINO Veronese (Guarinus Veronensis o de Guarinis)
Remigio Sabbadini
Umanista, nato nel 1374 in Verona dal fabbro Bartolomeo e da donna Libera di Zanino, morto a Ferrara il 4 dicembre 1460. A Verona [...] greca provvide con la traduzione del trattatello crisolorino sugli spiriti, e alla latina con un suo compendio alfabetico dei dittonghi. Nella lessicografia compilò egli per primo in doppia redazione un vocabolario di un singolo autore, scegliendo il ...
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Vitalità e varietà dei dialetti
Carla Marcato
La questione del dialetto in Italia
È ancora valida una considerazione che il dialettologo tedesco Gerhard Rohlfs fece già in un discorso tenuto nel 1964 [...] ariu, l’uscita in -o per le parole che in latino terminano in -o e -u (presenza di -u nella varietà amiatina), la dittongazione di e e o brevi del latino (come in piede e nuovo); diffusa è la ‘gorgia toscana’, la pronuncia che suona come aspirata, in ...
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TOCARIO
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
. Da scoperte occasionali avvenute intorno al 1890 e soprattutto da una serie di esplorazioni compiute fra il 1898 e il 1914 da scienziati di nazionalità russa (Klementz, [...] a ā i ī u e o ed una vocale ridottissima che si suole trascrivere con ä. Alle vocali e, o del dialetto A corrispondono spesso nel dialetto B i dittonghi ai, au. Le consonanti sono: k t c p ñ n [í] ñ m y w r l ly ts s ś ṣ. La ñ ricorre soltanto nella ...
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La tecnica della stampa a caratteri mobili, nata a Magonza prima dell’agosto 1456 (la data non compare nella Bibbia di Gutenberg, ma si ricava da un’indicazione manoscritta su di un esemplare dei quarantasei [...] Venezia nel 1472: incomencia → incomincia, buovi → bovi, piecore → pecore, ussire → uscire (introduzione di anafonesi, eliminazione di dittonghi impropri e assibilazione).
Il legame tra tipografia e grammatica si rende del resto esplicito nel maggior ...
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(A. T., 97-98; 99-100).
Sommario. - Geografia: Nome, delimitazione, estensione (p. 257); Storia dell'esplorazione della Cina propria (p. 258); Geologia (p. 261); Paleogeografia (p. 263); Struttura e morfologia [...] non hanno conservato che una consonante semplice come iniziale (possono considerarsi come semplici le iniziali ts, ch) una vocale, o un dittongo, e una finale che poteva soltanto essere p, t, k, m, n, ng. Le prime tre finali sono scomparse nella ...
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. Locuzione bibliografica che equivale a libro pubblicato in più esemplari mediante la stampa e posto in commercio, o comunque diffuso, da organismi librarî (v. editore).
Le varie caratteristiche delle [...] scrittura continua, senza né accenti né spiriti, anzi, a rigore, senza neppur la distinzione tra vocali lunghe e brevi, dittonghi improprî, che nell'età in cui i poemi omerici furono scritti era forse ancora ignota, significherebbe soltanto rendere ...
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dittongare
v. tr. e intr. [der. di dittongo] (io dittòngo, tu dittònghi, ecc.; come intr., aus. avere). – Attuare o subire una dittongazione: nel passaggio dal latino all’italiano, la «ŏ» tonica ha dittongato (o si è dittongata) in «uo».