La nozione di vocale breve si presta a diverse interpretazioni, anche a seconda dell’intento descrittivo, che può essere orientato verso finalità fonetiche o fonologiche. Nel trattare la vocale breve in [...] nel cremonese [tus] «tosse» ~ [tuːs] «tosato» (Loporcaro 2009: 91). L’allungamento in sillaba aperta è visto da molti come la causa scatenante della dittongazione di ĕ e ŏ del fiorentino (pĕde > p[jɛ]de, fŏco > f[wɔ]co), che – com’è noto – non ...
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. È il nome (Κελτοί o Κελται) che le fonti greche (primo in ordine di tempo il frammento d'Ecateo di Mileto che parla dei Celti situati intorno a Marsiglia, colonia greca) dànno ai popoli, i quali nella [...] breve. Nel cimrico antico e medio la vocale tonica è pronunciata lunga o semilunga, l'atona è sempre breve. Gli antichi dittonghi sono soggetti in parte al fatale processo di fusione, proprio delle altre lingue indoeuropee: ei dà ē, ai, oi peristono ...
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Vitalità e varietà dei dialetti
Carla Marcato
La questione del dialetto in Italia
È ancora valida una considerazione che il dialettologo tedesco Gerhard Rohlfs fece già in un discorso tenuto nel 1964 [...] ariu, l’uscita in -o per le parole che in latino terminano in -o e -u (presenza di -u nella varietà amiatina), la dittongazione di e e o brevi del latino (come in piede e nuovo); diffusa è la ‘gorgia toscana’, la pronuncia che suona come aspirata, in ...
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Le semivocali sono suoni di tipo vocalico che, nei dittonghi (➔ dittongo) e nei trittonghi (➔ trittongo), si combinano alle ➔ vocali propriamente dette. Una suddivisione più fine oppone le semivocali alle [...] mancante, mentre /i/ è quella più diffusa; /i/ è in genere più breve di /u/, quindi risulta favorita nella formazione dei dittonghi. Le due semivocali divergono anche dal punto di vista della variabilità. Nei casi di presenza di /w/ e assenza di /u ...
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I dialetti liguri coprono l’intero territorio della Liguria, caratterizzato da un’accentuata tendenza al particolarismo per la distribuzione dei solchi vallivi e dei crinali montani, attenuata soltanto [...] , come la velarizzazione di -n- (genovese [ˈlaŋna] > [ˈlaŋa]; spezzino, albenganese e ventimigliese [ˈlana]) o la dittongazione di ē (da Noli a Moneglia [ˈbejve], contro [ˈbeve] delle aree laterali).
Hanno invece caratteri propri, escludendo l ...
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GALLES (ingl. Wales; A. T., 47-48)
Giacomo DEVOTO
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Florence M. G. HIGHAM
Regione storica della Gran Bretagna, col titolo di principato, che forma un grande aggetto press'a poco rettangolare proteso [...] e un neo-cimrico dal XVI secolo in poi. Nell'ambito dei dialetti britannici il cimrico si distingue fra l'altro: per la dittongazione di ā in aw (bretone o); nello svolgimento del suffisso āco in aug, og (bretone euc, ec); nella lenizione della conso ...
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Un paradigma è l’insieme delle forme di una parola (tecnicamente, un lessema). Sono esempi di paradigma le forme che prende un verbo nella coniugazione, un pronome, un aggettivo e un nome nella declinazione.
I [...] di fronte a vocale anteriore (nascere), nella modificazione della vocale della radice (udire), nella sua dittongazione (sedere), nell’inserimento dell’infisso -isc- e palatalizzazione della consonante velare (finire), nella modificazione della ...
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Patronimico (il termine deriva dal gr. patronymikós, comp. di patro- «relativo al padre» e ónyma, variante di ónoma «nome», attraverso il lat. patronymicus) è detto il nome proprio, cognome, soprannome [...] Zanni che corrisponde a Gianni, il veneto Menego «Domenico» attraverso Domenego, D’Antuono con la tipica dittongazione campana.
Caracausi, Girolamo (1993), Dizionario onomastico della Sicilia. Repertorio storico-etimologico di nomi di famiglia e ...
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SOSTRATO (o substrato)
Benvenuto Terracini
Con questo termine alcuni linguisti designano le tracce della lingua originaria mantenute da un gruppo etnico nell'adottare un'altra lingua di maggior prestigio. [...] sintetico e s.: K. Vossler, Positivismo e idealismo nella scienza del linguaggio, Bari 1908, pp. 267-307; P. G. Goidànich, Dittongazione romanza, in Zeitschrift für rom. Philologie, Beiheft XXVIII (1931), pp. 18-64, 121-180; R. Levy, Der Bau der ...
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Regione dell’Italia meridionale (19.540 km2 con 3.953.305 ab. nel 2020, ripartiti in 257 Comuni; densità 202 ab./km2). Si allunga da NO a SE, fra i mari Adriatico e Ionio, limitata a O dal Molise, dalla [...] le vocali finali atone sono indebolite in ë o scomparse, come nell’abruzzese. Caratteristici dei dialetti pugliesi sono infine la dittongazione dei lat. ì, é, ù, ó (nòeto «nido», pòeso «peso») e la palatalizzazione, simile a quella dei dialetti gallo ...
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dittongazione
dittongazióne s. f. [der. di dittongare]. – Fenomeno fonetico per cui una vocale si segmenta in due parti di diversa apertura, cioè in due vocali diverse, in modo da formare un dittongo (per es., la o del lat. fŏcus in uo dell’ital....