Toscana Regione dell’Italia centrale (22.987 km2 con 3.692.555 ab. nel 2020, ripartiti in 273 Comuni; densità 161 ab./km2). Di forma grosso modo triangolare, ha limiti naturali relativamente ben definiti, [...] , per es., ǧennàio, pai̯òlo; d) il passaggio di -si̯- a -š- o - ̌ʃ-, per cui si dice, per es., kamiša, čili̯ěʃa; e) il dittongamento delle vocali latine ĕ, ŏ, in i̯è u̯ò, a condizione che siano toniche e in sillaba libera, per cui si dice per es. pi ...
Leggi Tutto
Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] dello buono stato (Anonimo Romano, Cronica, cap. 18, pp. 154-155)
Tra i fenomeni più notevoli, segnaliamo: il dittongamento metafonetico (➔ dittongo) di ĕ e ŏ per effetto di -ī e -ŭ finali in ciento, Campituoglio, puopolo, uomini, puoi; il mancato ...
Leggi Tutto
Nell'unirsi dei suoni in sillabe, delle sillabe in parole e delle parole in proposizioni, si produce una gradazione ritmica dipendente dalla varia forza e durata della corrente espiratoria, e una gradazione [...] , ecc.). Non è qui il luogo di fermarsi su questo problema, nkdi chiederci quale sia stata e sia l'area di questo dittongamento e quali i centri di irradiazione. All'accento, infine, si deve se le lingue romanze hanno una tendenza spiccata verso una ...
Leggi Tutto
Lingua
Giovanna Frosini
Il tentativo di delineare un profilo fonomorfologico della lingua di M. incontra molte difficoltà: in primo luogo la complessità straordinaria dell’oggetto dell’indagine, quel [...] di e aperta, o aperta toniche in sillaba libera. Si richiama l’attenzione su alcuni casi particolari; tra questi, la presenza del dittongo nel tipo lieva: si lievi CP 69 52r, si lievino 53r, si lievi 53v (varie volte); anche: segli lievò Favola 6v.12 ...
Leggi Tutto
SCUOLA POETICA SICILIANA, LINGUA
RRosario Coluccia
Ogni valutazione concernente la lingua usata dai rimatori della Scuola poetica siciliana deve tener conto in primo luogo delle particolari modalità [...] il 1250, considerata la menzione di Federico II al v. 24) quali l'indebolimento -a > -e, il dittongamento metafonetico, ripetuti esempi di betacismo, l'assimilazione nd > nn, i pronomi meve, teve, numerosi meridionalismi lessicali (puntualmente ...
Leggi Tutto
I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] piper > fr. poivre, it. pepe; ma lat. lacus > it. lago). Altro fenomeno da collocare in questa fase è il dittongamento spontaneo di ĕ e ŏ in sillaba aperta tonica (lat. rŏta > it. ruota).
La distribuzione areale di alcuni tra tali mutamenti ...
Leggi Tutto
Bologna
Augusto Vasina
Pier Vincenzo Mengaldo
Fiorenzo Forti
Il declino dell'Impero medievale attorno alla metà del Duecento, se per un verso affrettò alcuni processi di ordine economico-sociale e [...] una vivace pressione romagnola (alla quale è certamente collegata, almeno in parte, ad es. l'introduzione a B. del dittongamento, prima assente, nel corso del '300). Così risponde a una realtà effettiva, e ben controllabile da noi, la scarsa ...
Leggi Tutto
Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] ˈkːi] «qui», [toˈsti] «costì», [toˈlːi] «lì», ecc.
Rispetto alla Toscana, invece, si osservano:
(a) tracce sparse di dittonghi metafonetici, noti all’antico romanesco e oggi presenti nell’Italia meridionale (cfr. § 2.4): a Canepina [e gːuˈpjerki] «i ...
Leggi Tutto
Il nome, la sua estensione e le sue vicende. - L'origine del nome Abruzzo (la forma singolare è la più corretta anche per designare tutto il paese), Aprutium nel latino medievale, è ignota. Il nome, sconosciuto, [...] dialettali le sorti di ogni ò e ù??? latino, i quali, in varie zone, in tempi meno antichi o relativamente recenti, si sono dittongati in ei, ai, oi e in éo, iu (p. es. a Palena, Vasto, Bucchianico). Ecco, dunque, che a Vasto, per venire ad un ...
Leggi Tutto
L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] per la morfologia verbale può essere detto di molti altri fenomeni anche fonetici, come l’alternanza tra forme con dittongo e forme non dittongate (luogo, foco) o tra forme in velare e forme con n palatale (del tipo vengo / vegno), che convivono in ...
Leggi Tutto
dittongare
v. tr. e intr. [der. di dittongo] (io dittòngo, tu dittònghi, ecc.; come intr., aus. avere). – Attuare o subire una dittongazione: nel passaggio dal latino all’italiano, la «ŏ» tonica ha dittongato (o si è dittongata) in «uo».