Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] ː]re, crŭcem > cr[oː]ce
(9) ū > /u/: lūnam > l[uː]na
Occorre precisare che /ε/ e /ɔ/ in sillaba libera si sono dittongate (pĕdem > piede, bŏnum > buono) e che /e/ si è innalzata a /i/ innanzi a [ɲː] da -nj- e [ʎː] da -lj- (gramigna < ...
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luogo (nel Fiore, anche il plur. luogora; Loco, col plur. lochi)
Antonietta Bufano
Per quanto riguarda la Commedia, " la forma loco è esclusiva soltanto in rima (ad es. Inf. I 61...), ma all'interno [...] forma scempia, tranne casi particolarmente indicativi perché consigliati da una larga attestazione dei codici a favore del dittongamento " (Petrocchi, Introduzione 427). Stilisticamente è da notare lo scarso rilievo del termine nell'uso - abbastanza ...
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Il monottongo è un’articolazione vocalica stabile caratterizzata da un unico timbro, in opposizione alle articolazioni vocaliche che mostrano un cambiamento qualitativo nel corso della loro produzione [...] [ɛ] e [e] hanno poi subito i processi attivi per quelle vocali nelle singole lingue romanze: in italiano si è avuto dunque regolare dittongamento in sillaba aperta per i continuatori di ae (l[jɛ]to < laetu), ma non per i continuatori di oe (p[e]na ...
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La metafonia (o metafonesi: i due termini sono calchi, con elementi greci, del ted. Umlaut «modificazione di suono») è un processo fonetico-fonologico che interessa le vocali toniche medie o basse di una [...] si riassorbe in vocale lunga [iː]. Analogamente si avrà la vocale media posteriore [o] che per influsso metafonetico si trasforma in dittongo discendente [ùo] e in seguito per semplificazione si riassorbe in [uː]. Le forme saranno del tipo di p[e]de ...
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Quindicesima lettera dell’alfabeto, in italiano la ‹q› è presente – a parte sigle (q «quintale»; AQ, targa automobilistica dell’Aquila), voci e toponimi stranieri (burqa, Iraq) – solo seguita da ‹u› (che [...] q› la lettera ‹c› che appariva nelle corrispondenti parole latine (prive della ‹u›, originatasi in latino volgare per riflettere il dittongamento della ‹ŏ›). È il caso di cuoco, cuoio, cuore, scuola e scuotere e dei loro derivati, alterati e composti ...
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GOIDANICH, Pier Gabriele
Glottologo, nato il 30 luglio 1868 a Volosca. Fu nominato nel 1899 professore di storia comparata delle lingue classiche e neolatine nell'università di Pisa, nel 1905 in quella [...] . di fil. class., X (1902), pp. 237-319; L'origine e le forme della dittongazione romanza, Halle 1907 (il G. riconduce i fenomeni di dittongamento romanzo a un accento biverticato latino di ragione indoeuropea); Per la fisiologia delle rattratte, in ...
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Si dicono mobili i dittonghi (➔ dittongo) ie e uo per la possibile alternanza, nell’ambito di una stessa famiglia lessicale o di uno stesso paradigma verbale, di forme con dittongo ie [ˈjɛ] e uo [ˈwɔ] [...] ; i[ɛ]ri, saepem > si[ɛ]pe, fŏcum > fu[ɔ]co, vĕnit > vi[ɛ]ne, mŏvet > mu[ɔ]ve.
Il fenomeno del dittongo mobile è soggetto a oscillazioni, sicché non si manifesta con regolarità in tutti i contesti. È accaduto, ad es., che per analogia il ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] numero di coppie minime (➔ coppia minima) (come [lāt] «andato» e [lat] «latte», [pās] «pace» e [pas] «passo»)
(e) la dittongazione delle vocali accentate, in particolare di /ɛ/ e /ɔ/, con esiti vari (per es. [ˈbjel] «bello» e [ˈkwarp] «corpo»);
(f) i ...
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FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] i seguita da y in e, il passaggio, almeno parziale, di ü in i (-utum diventa i oppure, davanti a nasale, ęn), di ie a i, il non dittongamento di e ed o davanti a j (ley, nœy), la riduzione di üi a ü, di ei ad a, il passaggio di ei a oi anche davanti ...
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PROVENZA (A. T., 35-36)
Clarice EMILIANI
Pierre LAVEDAN
Léopold Albert CONSTANS
Giuseppe MARTINI
Fernando LIUZZI
Antica provincia della Francia sud-orientale, il cui territorio nel 1789 fu diviso [...] di -n, ecc. Il pittavino è escluso anch'esso da altri fenomeni, come la vocalizzazione di l (o ll) dopo a; il dittongo di ei da é chiuso, ecc., fenomeni che soltanto sporadicamente e per eccezione si trovano nei trovatori (come in Guglielmo IX), nei ...
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dittongare
v. tr. e intr. [der. di dittongo] (io dittòngo, tu dittònghi, ecc.; come intr., aus. avere). – Attuare o subire una dittongazione: nel passaggio dal latino all’italiano, la «ŏ» tonica ha dittongato (o si è dittongata) in «uo».