SIMPLICIO
Maria Cristina Pennacchio
, papa, santo. – Di Simplicio, originario di Tivoli e figlio di un certo Castino secondo il Liber pontificalis, non si hanno notizie riguardanti il periodo precedente [...] molto gradito all’opinione pubblica anche per la sua mansuetudine e disponibilità, aveva accettato di nominare Dioscoro nei dittici.
Dioscoro di Alessandria, che nel 444 era succeduto a Cirillo nell’episcopato, aveva presieduto il concilio di Efeso ...
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FESTE LITURGICHE
A. Paribeni
Con l'espressione f. liturgiche si intende comunemente un complesso di solenni ricorrenze religiose andato codificandosi nel corso della storia della cristianità orientale. [...] di S. Caterina sul monte Sinai (Sotiriu, Sotiriu, 1956-1958, I, figg. 87-116; Weitzmann, 1984, figg. 1-14), i dittici eburnei del sec. 11° del Tesoro del Duomo di Milano e dell'Ermitage di San Pietroburgo (Goldschmidt, Weitzmann, 1934, nrr. 42, 122 ...
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Vedi APULI, Vasi dell'anno: 1958 - 1994
ÀPULI, Vasi
A. Stenico
Sotto questa denominazione è compresa la produzione di ceramica dipinta di tradizione tecnica e stilistica greca, soprattutto attica, che [...] con lievissime ed insignificanti varianti, relative alla presenza o alla collocazione del bastone o ai riempitivi nel fondo (dittici, haltères, corone, phiàlai ecc.). La faccia principale presenta un repertorio un po' più vario: giovani o guerrieri ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Nascita e sviluppo delle nuove forme di devozione
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La genesi delle immagini devozionali [...] di Pietro. È una formulazione di immagine che deriva in maniera lampante dai dittici consolari, come evidenzia il confronto con il dittico del console Giustino (Berlino, Staatliche Museen Preussischer Kulturbesitz, Frühchristliche-Byzantinische), del ...
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TYCHE
J. Gy. Szilàgyi
La Sorte, tutto il bene e il male che accade a qualcuno o avviene senza la sua attiva partecipazione, per questo anche "destino", "caso", (all'opposto perciò di ϕύσις, ἀρετή, τέχνη). [...] dell'arte ufficiale romana (arco di Severo a Leptis, vol. iv, p. 590; i rilievi della scaenae frons del teatro di Sabratha), e sui dittici in avorio del iv-vi secolo (si veda anche Vol. vi, fig. 87).
Teste di T. e (più di rado) busti di T. compaiono ...
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IGEA
E. Paribeni
(῾Υγιᾒεια, Hygieia). − Divinità salutare ellenica che nel mondo romano venne a sovrapporsi o a sostituirsi alla sua corrispondente Salus, Valetudo. Si tratta di una personalità divina [...] al braccio. Non a caso immagini sorprendenti di luminosa classicità ritrovata s'incontrano nelle figure di I. e di Asklepios in dittici d'avorio del museo di Liverpool datati intorno al 400 d. C. e in altri avorî tardo-antichi.
L'unica immagine ...
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Regione della Spagna settentrionale, confinante ad O. con la Galizia, a S. col León, ad E. con la Vecchia Castiglia, e bagnata a N. dal Golfo di Biscaglia. Ha 10.894 kmq. di superficie. Montuosa in ogni [...] Naranco, S. Cristina de Lena, nonché alquante lapidi sepolcrali che presentano bassorilievi, di cui alcuni sembrano tratti da dittici pagani, altri da avorî orientali, sia per lo stile, sia per la tecnica. La pittura è rappresentata dalla decorazione ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] la tradizione dell'antico ancora viva.
Dal sec. VII al IX l'arte dell'intaglio in osso e in avorio produsse tavolette, dittici sacri, che servirono di coperta a codici miniati, esempio la tavoletta col nome ripetuto del duca Orso (verso il 752) nel ...
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SIGILLO (lat. sigillum, dimin. di signum, anche signaculum; gr. αϕραγίς, donde "sfragistica", lo studio sistematico dei sigilli)
Cesare MANARESI
Goffredo BENDINELLI
Cesare MANARESI
Filippo ROSSI
Goffredo [...] ricordato anche nel Digesto. Nella casa di Lucio Cecilio Giocondo, a Pompei, si sono rinvenuti atti di quietanza, su dittici di legno, con le firme dei testimonî, accompagnate ciascuna dal sigillo personale di riconoscimento, impresso su cera.
Nelle ...
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MUSE (Μοῦσαι, Musae)
Giovanni CICCONETTI
Goffredo BENDINELLI
Nella mitologia degli antichi Greci, erano figlie di Zeus e di Mnemosine (v.). Narrava Esiodo (Teogonia, 52 segg.) che Mnemosine aveva [...] in parte a contraddistinguerle non meno degli esterni attributi. Oltre alla cetra, di varia forma e grandezza, oltre al dittico e alle tibie, vediamo qui apparire il globo, attributo specifico di Urania. L'atteggiamento della Musa tutta avvolta nel ...
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dittico2
dìttico2 s. m. [dal lat. tardo dipty̆chum, gr. δίπτυχος agg. «piegato in due», comp. di δι- «due volte» e πτυχή «piega»] (pl. -ci). – 1. Coppia di tavolette, per lo più di legno o di avorio, unite per mezzo di una cerniera, la cui...
tavoletta
tavolétta s. f. [dim. di tavola]. – Piccola tavola. 1. a. Asse di legno, o anche di altri materiali, di forma rettangolare e di limitate dimensioni, considerata sia in sé sia come elemento di un insieme: una mensola a muro fatta...