Nolte, Nick (propr. Nicholas King)
Gaia Marotta
Attore teatrale e cinematografico statunitense, nato a Omaha (Nebraska) l'8 febbraio 1941. Caratterizzato da una prorompente fisicità e dal fascino deciso [...] lacerante rivelandosi incapace di restare neutrale e insensibile di fronte al dramma della guerra in Nicaragua (tra il dittatore Anastasio Somoza e i sandinisti), in cui nessuno risulta infine totalmente innocente. Dopo questo film N., in contrasto ...
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(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale [...] da parte del governo spagnolo della Mancomunitat de Catalunya, organo amministrativo superprovinciale, poi soppresso nel 1925 dal dittatore P. de Rivera. Caduto il regime di de Rivera, l’ascesa del nazionalismo repubblicano e radicale trovò ...
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Uomo politico francese (Châteldon, Puy-de-Dôme, 1883 - Parigi 1945). Deputato socialista e (dal 1924) indipendente, fu ministro degli Esteri (1934-35) e presidente del Consiglio (1935-36). Promosse un [...] con Hitler a Parigi, il 22 ottobre, costituì la premessa di quell'incontro di Montoire (24 ott.), fra Pétain e il dittatore tedesco, che inaugurò la politica di collaborazione tra la Francia di Vichy e la Germania hitleriana. A Parigi, dove si era ...
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LA MASA, Giuseppe
Giuseppe Paladino
Patriota siciliano, nato a Trabia il 30 novembre 1819, morto a Roma il 29 marzo 1881. Compì gli studî a Termini e a Palermo, dove collaborò alla Ruota di B. Castiglia. [...] spedizione a causa del suo carattere alquanto intemperante.
Dopo l'occupazione di Palermo, si recò in missione per conto del dittatore allo scopo di raccogliere aiuti in Italia e all'estero e di far conoscere la rivoluzione siciliana sotto il suo ...
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Tribuno della plebe nel 59 a. C., sostenne energicamente il console M. Calpurnio Bibulo contro Cesare. Pretore del 56, forse presiedette il tribunale che doveva giudicare Celio. Nel 54 pose la sua candidatura [...] di conquistare Tisdra. Destinato alla carica di magister equitum per il 43, non poté coprirla in seguito alla morte del dittatore. Nel 42 la flotta, con cui conduceva dall'Italia rinforzi ad Antonio e Ottaviano, fu sorpresa dai repubblicani, e in ...
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Patrizio di Lovanio, che, eletto alla carica suprema di villicus (meier) verso il 1350, si pose a capo del partito popolare, iniziando una violenta lotta contro il patriziato organizzato nei lignages e [...] , fin allora riserbate ai partigiani di C., e di ristabilire la pace interna.
Il regno di C. ebbe cosi fine. Il dittatore caduto si ritirò nel principato di Liegi e tentò un nuovo sollevamento dei suoi partigiani a Lovanio. Il 31 maggio 1364, il duca ...
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Patriota, nato a Russi (Ravenna) il 25 febbraio 1777, morto ivi il 31 dicembre 1834. Frequentò il seminario di Faenza, ma entrati i Francesi in Romagna (1796) uscì di seminario, si pose a studiare senza [...] rincasava uscendo da una famiglia di amici. Il governo non volle si facessero onoranze alla vittima e non curò di ricercare i colpevoli.
Bibl.: L. Rava, Il maestro di un dittatore (D. A. F.), Roma 1899; id., in La Romagna dal 1796 al 1828, Roma 1899. ...
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Europa orientale e Grecia
Roberto Valle
Konstantin Koftis
La complessa e intricata vicenda della fortuna del pensiero politico di M. nell’Europa centro-orientale si inserisce, secondo lo storico ceco [...] nella dittatura. M. ha scoperto la «nuova realtà del potere»: la dittatura sostenuta da un ampio consenso popolare. Il «dittatore del popolo», quale figura idealtipica dell’età moderna, appare sia nei Discorsi sia nel Principe. M., per Marcu, ha ...
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MENGALDO, Angelo. –
Michele Gottardi
Nacque a Cimadolmo, presso Treviso, il 3 giugno 1787 da Francesco e da Anna Forlin, in una famiglia originaria di Sacile che possedeva una villa con podere in località [...] e a deporre le armi nelle sue mani, abbandonando la città.
A mezzogiorno del 23 marzo il M., in qualità di dittatore, proclamò la Repubblica in piazza S. Marco e annunciò il conferimento della presidenza a Manin. Il M. conservò il comando militare ...
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ARMELONGHI, Leonzio
Mario Barsali
Nato a Monticelli d'Ongina (Piacenza) da Francesco il 15 ott. 1827, si laureò nel 1850 a Parma in giurisprudenza ma non fu ammesso nel locale collegio degli avvocati [...] per cooperare a forze unite e con efficacia maggiore, alla vittoria del gran principio del Diritto Nazionale". Il Farini, dittatore delle province modenesi, accettava il 18 agosto anche la dittatura degli Stati parmensi (l'A. aveva fatto parte della ...
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dittatore2
dittatóre2 s. m. [dal lat. dictator -oris, der. di dictare «dettare»]. – 1. Nella Roma repubblicana, magistrato straordinario investito di pieni poteri civili e militari, che rimaneva in carica sei mesi. 2. Durante il Risorgimento...
dittatorio
dittatòrio agg. [dal lat. dictatorius]. – Che riguarda il dittatore o la sua autorità, proprio di un dittatore: potestà d.; maniere d., perentorie.