SALUTE (lat. Salus)
Gioacchino Mancini
Divinità venerata dai Romani, che aveva rapporto diretto con il benessere e la felicità dello stato in pace e in guerra. Il suo culto aveva quindi un significato [...] fatto dal console Giunio Bubulco durante la guerra sannitica, nel 317 a. C.; fu dedicato dallo stesso Bubulco, come dittatore, nel 303 a. C. Nel culto della Salus predominarono elementi nazionali finché non fu introdotto a Roma, sotto l'influenza ...
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MAUROCORDATO (Μαυροκορδᾶτος), Alessandro
Nicola Turchi
Politico e diplomatico greco, nato a Costantinopoli l'11 febbraio 1791, morto a Egina il 18 agosto 1865. Di antica e influente famiglia fanariota, [...] d'Egitto alleato del sultano, non riuscì a impedire la caduta eroica di Missolungi (23 aprile 1826). Dopo l'uccisione del dittatore G. Capodistria (9 ottobre 1831) il re Ottone di Baviera lo chiamò al governo come segretario alle Finanze (1832). Fu ...
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Antica città del Lazio, situata a 40 stadî, (5 miglia) da Roma. Sebbene Livio (IV, 22) la dica città elevata e ben fortificata, nessuna rovina resta oggi in piedi sui colli di Villa Spada dove essa esisteva, [...] di una sconfitta subita dai Romani nella guerra contro gli Etruschi, mossero di nuovo contro Roma. Mamerco Emilio, nominato dittatore, guidò un esercito lungo la via Salaria e con abile manovra di accerchiamento sbaragliò l'esercito fidenate e occupò ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dario Ippolito
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La questione contadina, il mancato sviluppo industriale e il sistema politico illiberale [...] ).
L’URSS post stalinista
Alla morte di Stalin (5 marzo 1953) una direzione collegiale composta da ex collaboratori del dittatore georgiano – Georgij Malenkov (1902-1988), Molotov (1890-1986), il già citato Berija, Artem Mikoyan (1905-1971), Nikolaj ...
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Croce e le scelte del secondo dopoguerra
Salvatore Cingari
La caduta del fascismo e il Partito liberale
L’intransigenza antifascista dopo il 1925 colloca Benedetto Croce in un empireo a cui guardano [...] dell’unità e dell’interesse generale, il filosofo lamenta la perdita completa di aura della corona, resasi subalterna a un dittatore, a cui ha aperto le porte, rifiutando di firmare lo stato di assedio deliberato dal suo ministero. Ma anche dopo ...
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DESCALZI, Nicola
Giovanni Corsi
Nacque a Bacezza, frazione di Chiavari (Genova), il 19 febbr. 1801 da Giuseppe Gaetano, detto il Campanino, noto per aver introdotto a Chiavari l'industria delle seggiole [...] del fiume: furono tutti immediatamente arrestati dai soldati dell'eccentrico dittatore del Paraguay, R. Francia: era l'11 ag. sulla scorta di alcuni appunti, sfuggiti al sequestro del dittatore Francia ed in base ai propri ricordi personali. Questo ...
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DI BROCHETTI, Enrico
Nicola Labanca
Nacque a Napoli l'8 nov. 1817 da Elisabetta Baccuet e dal barone Giuseppe, ufficiale superiore del genio del Regno delle Due Sicilie e dal 1836 al 1845 ministro di [...] di ufficiali borbonici, anche della marina, tra cui il D., decise di passare alla causa nazionale e dalla parte del dittatore. Il primo vantaggio che ne ottenne fu la promozione a capitano di vascello di prima classe. Nel novembre un decreto di ...
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PINACCI, Giovanni Battista
Fracesco Lora
PINACCI (Pinazzi), Giovanni Battista. – Nacque a Firenze nel 1694 o 1695. Fu tra i più acclamati tenori della prima metà del secolo XVIII, come tale predestinato [...] Vignati e La pace fra Seleuco e Tolomeo di Gasparini; 1721: un Il più fedel tra vassallie un Lucio Papirio dittatore; 1722: L’Argippo di Andrea Stefano Fiorè; 1727: Il Tamerlano di Giovanni Antonio Giay; 1729: una Didone abbandonata ed Eurene ...
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Nacque a Bologna, il 15 febbr. 1696 (Bologna, Archivio gener. arcivesc., Registro battesimale della cattedrale), da Antonio e Maddalena Cremaschi; suo padrino di battesimo fu il senatore della città Francesco [...] 1746 fu prima a Firenze in Ezio di N. Porpora e poi a Napoli, presso il teatro S. Carlo, in Lucio Papirio dittatore, dove sostenne la parte del protagonista.
La sua carriera si concluse a Lisbona, in qualità di cantore della reale cappella, dopo il ...
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dittare
Bruno Basile
Il verbo (dal latino dictare [frequentativo di dicere], propriamente " dire ripetutamente perché sia scritto " e, per estensione, " parlare ", " dire ", " prescrivere ") compare [...] D. scriba Amoris; secondo una metafora avvalorata dalle parole di Bonagiunta al poeta (Pg XXIV 58-59 Io veggio ben come le vostre penne / di retro al dittator sen vanno strette), parole che non a caso trovano un centro emblematico nelle penne e nel ...
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dittatore2
dittatóre2 s. m. [dal lat. dictator -oris, der. di dictare «dettare»]. – 1. Nella Roma repubblicana, magistrato straordinario investito di pieni poteri civili e militari, che rimaneva in carica sei mesi. 2. Durante il Risorgimento...
dittatorio
dittatòrio agg. [dal lat. dictatorius]. – Che riguarda il dittatore o la sua autorità, proprio di un dittatore: potestà d.; maniere d., perentorie.