Nacque a Vicenza il 10 ag. 1485, in una nobile e potente famiglia, da Bernardino e da Elisabetta Savorgnan, sorella di quell'Antonio Savorgnan, cui è dedicata la raccolta delle Lettere storiche e che fu [...] fonti in Priamo e Tisbe delle Metamorfosi ovidiane, nel Cligès di Chrétien de Troyes, nella novella IV del Decameròn, nel Dittamondo di Fazio degli Uberti, nel commento di Landino al luogo dantesco citato, nella novella di Ganozza e Mariotto (la ...
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È la scienza che studia i popoli componenti l'umanità attuale (contemporanea o storica) nella loro localizzazione, nelle reciproche relazioni, nelle manifestazioni della loro cultura materiale, sociale [...] (1283-84), ne dànno un'interessante delineazione grafica. Le vecchie favole si possono leggere, ancora quasi intatte, nel Dittamondo che Fazio degli Uberti dettava sui primi del Trecento, e molte tracce di esse persistono fino alle "cosmografie" del ...
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Fu già definita (Aristot., Poet., 21; Cicer., Orat, 94; Quintil., IX, 2, 46) una metafora continuata; e veramente, a considerarla nei termini stretti, ha una fondamentale attinenza con l'espressione metaforica [...] a Dino Compagni (morto circa il 1323), i Documenti d'Amore di Francesco da Barberino (morto nel 1348), il Dittamondo (1348-67) di Fazio degli Uberti, il Quadriregio di Federico Frezzi (morto circa il 1416).
Il Rinascimento, servendosi tuttora ...
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VICENZA (A. T., 24-25-26)
Giuseppe PAVANELLO
Luigi SIMEONI
Emilio MALESANI
Fausto FRANCO
Antonio DALLA POZZA
Giuseppe PAVANELLO
Luigi SIMEONI
Emilio MALESANI
Fausto FRANCO
Antonio DALLA POZZA
Paola [...] .
Achates aveva già stampato a Padova e a Sant'Orso; a Vicenza cominciò nel 1474 con la stupenda prima edizione del Dittamondo di Fazio degli Uberti, continuando poi fino al 1497. Fra le sue 30 edizioni note si ricordano la Bibbia del 1476, Virgilio ...
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MONTI, Vincenzo
Giuseppe Izzi
MONTI, Vincenzo. – Nacque il 19 febbraio 1754 alle Alfonsine (ora in provincia di Ravenna), ottavo degli undici figli di Fedele Maria e di Domenica Maria Mazzarri.
Il nonno, [...] poi quella definitiva, uscita a Padova alla fine del 1827. Vi si accompagnarono l’edizione della Vita nuova (1827) e del Dittamondo di Fazio degli Uberti (Milano 1826), cui, come per il Convivio, aveva lavorato con Perticari e che gli causò dissapori ...
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TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
*
. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] (1474); di Mantova il Boccaccio e il Dante (1472); di Vicenza le bellissime edizioni di Leonardo da Basilea, fra cui il Dittamondo di Fazio degli Uberti (1474); di Reggio di Calabria (che fu la culla del libro ebraico) il Pentateucho del 1475; di ...
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GENOVA
C. Di Fabio
A. De Floriani
(lat. Genua; Ianua nei docc. medievali)
Città della Liguria, capoluogo di regione e sede arcivescovile.Nata come oppidum ed emporio delle tribù liguri sulla collina [...] delle pareti, impreziosita da variegati intarsi geometrici. Percepito già in età medievale come un exemplum eccezionale (Fazio degli Uberti, Dittamondo, IV, 3, 3-39), si tratta in effetti di un caso forse unico di ricezione creativa, segno della ...
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Vedi ETRUSCA, Arte dell'anno: 1960 - 1994
ETRUSCA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Nelle singole voci topografiche relative a località poste entro i limiti geografici dell'Etruria vera e propria, o a località [...] dèmoni, di re e di regine sepolte nei loro tesori. Ansedònia (v. cosa), coi suoi recessi sul mare, fa rima con demònia nel Dittamondo di Fazio degli Uberti (scritto fra il 1346 e 1367). Ma forse il più antico accenno concreto si ha in una poesia in ...
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terzina
Ignazio Baldelli
1. D., come ben si sa, è innovatore, dal di dentro, di schemi metrici ereditati dalla tradizione anteriore: basti pensare alle novità della sestina dantesca, rispetto al modello [...] ben presto assunta come il metro tipico della poesia allegorica e didattica: la ricordata Amorosa Visione del Boccaccio, il Dittamondo di Fazio degli Uberti, il Ristorato di Ristoro Canigiani, la Fimerodia di Iacopo del Pecora, il Quadriregio di ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] XV, e imitatori, che della Commedia ripresero le linee schematiche e gl'intenti didascalici. Fazio degli Uberti nel Dittamondo inquadrò in un viaggio, immaginato a simboleggiare la sua conversione morale, un trattato di geografia in terzine; Federico ...
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