Edoardo I.
Eric R. Vincent
- Re d'Inghilterra (n. 1239, incoronato nel 1272, m. 1307), menzionato da D. in Pg VII 132 come eccezione al più frequente fenomeno del declino della stirpe (Rade volte risurge [...] ". In un sirventese scritto nel 1272 il poeta lo chiama " la miglior lanza del mondo ". Più tardi, Fazio degli Uberti nel suo Dittamondo (IV XXV 79-81) lo descrive: " Come un gigante fu del corpo e in vista / Grande e fiero e d'animo sì forte ...
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CHIERICATI, Niccolò (Chierigati, Nicola de Chericatis)
Benjamin G. Kohl
C. Douglas Lewis
Primogenito di Valerio Gregorio - che era stato condottiero di Gian Galeazzo Visconti e poi notaio - e di Lucia [...] familiarità con gli autori classici come Aristotile, Cicerone e Sallustio: il C. cita anche dalla Divina Commedia e dal Dittamondo di Fazio degli Uberti. I temi ricorrenti sono quello della grandezza di Firenze quale erede della Repubblica romana e ...
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Uberti, Lapo degli
Arnaldo D'addario
Figlio di Farinata, fiero ghibellino come il padre e gli altri membri della casata, ne seguì la sorte dopo la sconfitta della sua Parte politica. Per le fortune [...] . XCII-CXIII (espone criticamente i termini della problematica relativa alla controversa identità biografica di questo personaggio, con particolare riferimento alla sua qualificazione come poeta e alla discendenza da lui dell'autore del Dittamondo). ...
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BORGHESI, Bartolomeo (Bartolino)
Augusto Campana
Nacque a Savignano di Romagna l'11 luglio 1781, da Pietro e da Caterina Conti di Castrocaro, sua terza moglie. Dal padre, espertissimo numismatico e raccoglitore [...] intanto la partecipazione continua del B. agli studi dell'amico Perticari, con la ricerca e la collazione di codici del Dittamondo di Fazio degli Uberti e di Dante e con svariate comunicazioni filologiche agli studi dell'amico (vedi, ad esempio, Dell ...
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fuggire [imperf. indic. III singol. fuggie(mi), If XXXI 39, e III plur. fuggien, Pd XV 105; cond. III singol. fuggeria, Pd VIII 78, e III plur. fuggiriano, Rime LXXXIII 28; pass. rem. III singol. si fuggio, [...] ch'ella non vegna / ne l'imagine mia (si veda, con lo stesso valore e con la stessa costruzione, Fazio degli Uberti Dittamondo II VII 1 " Io non posso fuggir ch'i' non mi doglia ").
Talvolta il verbo f. è preceduto dalla particella pronominale che ...
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Nacque il 16 gennaio 1822, quarto figlio del duca d'Orléans, che poi divenne Luigi Filippo re dei Francesi, e di Maria Amelia delle Due Sicilie. Fu erede testamentario del principe di Condè ed ebbe a precettore [...] ), il Decor Puellarum (1471), esemplare di Beckford con una mirabile rilegatura a musaico di Derome, parecchi Boccaccio, il Dittamondo del 1474, un'importante serie di aldine, una preziosa raccolta di 25 Rappresentazioni provenienti da W. Roscoe, e ...
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Livio, Tito
Antonio Martina
La città di Verona, per due volte soggiorno di D., rappresenta un anello fondamentale per la trasmissione di L.: nel periodo di transizione dall'età carolingia al risveglio [...] If II 6, e altri simili luoghi, e ha indicato dei passi che inducono a dare valore formulare all'espressione dantesca (Fazio degli Uberti Dittamondo V XXIV 28, il quale chiama Solino " quel savio accorto che non erra " e ripete [I XXI 10]: " E se l ...
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MIRABILIA ROMAE
Carlo CECCHELLI
. Con questo titolo sono note alcune illustrazioni dei monumenti di Roma, redatte nel Medioevo. Seguono cronologicamente agl'itinerarî a uso dei pellegrini (v. itinerarî), [...] (testo in Mercklin, Jordan e Urlichs) che risale a circa il 1410-15. Un interessante riflesso dei Mirabilia è nel Dittamondo di Fazio degli Uberti (estr. in Urlichs).
Indipendente dai Mirabilia è la descrizione della città di Roma che sta nel De ...
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LUZI, Mario
Stefano Verdino
Nacque il 20 ottobre 1914 a Castello, frazione di Sesto Fiorentino, secondogenito di Ciro (1882-1965), locale funzionario delle ferrovie, e di Margherita Papini (1882-1959); [...] (29 luglio 1933); altri versi uscirono poco dopo ne L’Italia letteraria (17 settembre 1933: la rubrica era intitolata «Il dittamondo» per esordienti) e nel bolognese L’Orto (ottobre 1933).
A fine 1933 conobbe la studentessa di lettere Elena Monaci ...
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GIUNTI (Giunta), Lucantonio, il Vecchio
Massimo Ceresa
Nacque a Firenze, da Giunta di Biagio, nel 1457 nel "popolo" di S. Lucia d'Ognissanti, dove trascorse la fanciullezza.
La famiglia, di origine [...] fa valere per altre opere di dubbia attribuzione). Nel 1501 il G. pubblicò, per i tipi di Cristoforo de Pensis, il Dittamondo di Fazio degli Uberti, stampato per la prima volta a Vicenza nel 1474. Entrambe le edizioni sono piene di errori.
Nel 1507 ...
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