FANUCCI, Giovan Battista
Carlo Fantappiè
Nacque a Pisa da Rainieri il 7 marzo 1756. Suo padre, insieme col fratello Alessandro, figli di Matteo di Vincenzo, era stato ascritto alla cittadinanza pisana. [...] , D II 8, n. 1028).
Di carattere assai versatile, il F. pubblicò diverse composizioni poetiche (si ricorda, tra le altre, un Ditirambo edito a Pisa nel 1779), suonò musica e si impegnò nel foro: le sue difese furono ammirate per la dottrina e per lo ...
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PRATINA (Πρατίνας)
Tragico greco del sec. V a. C., nato a Fliunte. Sappiamo che prima del 484, forse nella 70ª olimpiade (499-96), guadagnò un primo premio nell'agone drammatico ateniese. È soprattutto [...] l'uso dei due cori contrapposti. Nell'insieme questo dramma satiresco arcaico fa presentire la commedia e lo sviluppo autonomo del ditirambo. L'opera di P., ben nota a Euripide, sembra essere caduta in oblio già nel sec. IV. I suoi frammenti sono ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il teatro
Simone Beta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel V secolo a.C. si sviluppa ad Atene in modo straordinario un nuovo genere poetico [...] contrapposizione fra un coro e uno o più personaggi esterni al coro stesso), e tra la tragedia e Dioniso dall’altro (il ditirambo era il canto corale di Dioniso, che è anche il dio del teatro). Nulla di preciso sappiamo invece sul significato del ...
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MATTIELLI, Lorenzo
Roberto Pancheri
– Nacque a Vicenza il 20 apr. 1687 da Giovanni e da Caterina. Il M. svolse la sua attività artistica prevalentemente Oltralpe, dapprima a Vienna e nei domini asburgici [...] la realizzazione di alcune statue per il giardino di villa Conti a Montegaldella, documentate da un passo del ditirambo Deliziosa…, composto nel 1768 dall’abate Silvestro Quadri (Tirside nell’Accademia degli Agiati di Rovereto) e pubblicato per ...
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Nato il 3 settembre 1643 in Firenze; morto l'8 gennaio 1704 in Firenze. Figlio di Francesco e di Maddalena Angela Minuti. Studiò nell'università di Pisa, dove ebbe a maestri il Borelli e il Redi, appassionandosi [...] Discorsi di anatomia, recitati all'Accademia della Crusca, furono pubblicati da A. Corchi (Firenze 1741-44). Il suo ditirambo La Bucchereide (Firenze 1729), che da una celebrazione dei buccheri prende le mosse per svariate e briose divagazioni, fu ...
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La letteratura classica. - Naturale ed essenziale strumento d'arte per ogni forma letteraria dei Greci - almeno del buon tempo, che ogni loro intuizione traducevano in mimesi drammatica, in vita sensibile, [...] sia parte notevole fin della lirica, in quanto essa abbia, ed ha per lo più, indole narrativa e mitica: tale il ditirambo e il nomo. Ma lo spirito rappresentativo dei Greci ha la sua più genuina espressione nel dramma, dove quasi scompare il poeta ...
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SCENOGRAFIA
Valerio MARIANI
Virgilio MARCHI
r.
. Il termine trova la sua giustificazione nel disegno in prospettiva d'una architettura: viene, infatti, dall'antichità e dal Rinascimento usato come [...] di sintesi e di dominio lirico di tutta l'opera teatrale quale ci viene offerta dallo studio dei drammi antichi. Nel ditirambo e nei drammi satireschi, quando il teatro all'aperto dovette essere assai simile al palco ligneo della Commedia dell'arte ...
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La commedia greca. - La commedia greca ha vita assai lunga. Da Cratino, suo grandissimo corifeo, quasi un Eschilo della commedia (muore poco prima del 420 a. C.), giunge a Menandro, con cui può dirsi conclusa [...] le sabbie d'Egitto lunghe scene di Menandro.
Un luogo famoso di Aristotele afferma che, come la tragedia ebbe origine dal ditirambo, così la commedia crebbe dalle cerimonie falliche "che tuttora sono rimaste in uso in parecchie città greche". Ora, in ...
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PASTORALE, POESIA
Camillo CESSI
Enrico CARRARA
. Antichità. - Comunque s'intendano le origini remote della poesia pastorale, siano esse folkloristiche o connesse al culto religioso, essa ci si presenta [...] e di qui nella commedia attica e poi in particolare nella commedia nuova. Elementi bucolici s'infiltrano nel ditirambo di Licofronide. Ma la bucolica si sviluppa soprattutto nell'età ellenistica favorita anche dalla tendenza alla vita campestre ...
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PROCLO (Πρόκλος, Proclus)
Vittorio De Falco
Nulla sappiamo di questo grammatico, autore di un'opera che nel naufragio della poesia greca acquista per noi notevole importanza, la Crestomazia (χρηστομάϑεια). [...] i canti occasionali. Di ognuna di queste forme P. dà notizia, e ne spiega talvolta il nome (per es., quelli di prosodio, ditirambo, scolio), o l'origine (per es., del nomo). Lumeggia anche la differenza che intercede fra l'imeneo e l'epitalamio e fra ...
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ditirambo
s. m. [dal lat. dithyrambus, gr. διϑύραμβος, voce di etimo incerto]. – 1. a. Nella letteratura classica greca, genere di poesia lirica corale, che celebrava originariamente Dioniso e il culto dionisiaco (e trattò poi anche altri...
ditirambico
ditiràmbico agg. [dal lat. dithyrambĭcus, gr. διϑυραμβικός] (pl. m. -ci). – Di ditirambo, di ditirambi: componimento d.; genere d.; poeta ditirambico. Anche (con riferimento all’uso fig. di ditirambo), celebrativo, di esaltazione:...