COLLI, Giorgio
Luigi Cimmino
Nacque a Torino il 16 genn. 1917 da Giuseppe ed Enrica Colombetti. fi padre, personaggio influente negli ambienti culturali torinesi, era amministratore della Stampa e, [...] Wagner a Bayreuth e Frammenti postumi (1875-1876), traduz. di G. Colli-M. Montinari-S. Giametta, ibid. 1967; IV, 4, Ditirambi di Dioniso e Poesie postume (1882-1888), traduz. di G. Colli, ibid. 1970; III, 2, La filosofia nell'epoca tragica dei ...
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BENUCCI (Benuccio, Benutio), Lattanzio
Gianni Ballistreri
Nacque a Siena il 15 ag. 1521 da Mariano, nobile senese, e da Girolama Campana, donna colta e amante della poesia, di cui versi non spregevoli [...] che dai contemporanei sembra venisse considerata la parte migliore della produzione letteraria del B., le commedie, cioè, e i ditirambi.
Il Dialogo de la lontananza e alcune Osservazioni sulla Commedia di Dante sono le uniche opere in prosa che di ...
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FOSCARINI, Iacopo (Giacomo) Vincenzo
Aurelio Cevolotto
Figlio del nobiluomo Giacomo Angelo e della nobildonna Felicita Cicogna nacque a Venezia l'8 nov. 1783. Compì i suoi primi studi sotto la guida [...] intitolate, rispettivamente, Varie (ibid., 811 C) e Canzoni, Anacreontiche, Satire, Capricci, Odi, Epigrammi, Madrigali, Stanze, Ditirambi, Idilli, Inni, Cantate, Brindisi, Capricci, ecc. (ibid., 810 C). Entrambe con versi sia italiani sia veneziani ...
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teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In [...] divinità. Ad Atene, commedie e tragedie erano rappresentate nel corso delle quattro grandi feste dionisiache (➔ Dioniso). Qui si intonavano ditirambi in onore di Dioniso, che presero il nome di tragedie (ossia «canti del capro») quando a essi si ...
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Niccolò Tommaseo: Opere – Introduzione
Aldo Borlenghi
Uomo inamabile, polemico, pieno di contraddizioni, incapace di raccogliere in unità la propria vita spirituale, ma in apparenza, e a torto, più [...] originale esperienza meglio rappresentate dal suo capolavoro, che è Fede e Bellezza. Non diamo esempi del gusto retorico dei giovanili ditirambi e inni, e della ricostruzione d’una narrativa condotta come poema o lirica, e d’un romanzo storico inteso ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Presenze divine nel mondo: il culto in Grecia
Marcello Carastro
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il politeismo dei Greci concepisce il [...] , della danza e del canto nel corso delle rappresentazioni tragiche, delle commedie e nei drammi satireschi, ma anche nei ditirambi, composizioni poetiche eseguite da un coro di danzatori in onore di Dioniso.
Gli agenti del culto
Il culto in Grecia ...
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CIAMPOLI, Giovanni battista
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze nel 1590 da antica e nobile (ma non ricca) famiglia, che, come ramo dei Cavalcanti, risale al 1300.
Poco si sa del padre, Lodovico, e [...] vaga imprecazione è dato sentire nei versi sui dolori d'Italia. Forse un po' di poesia si trova nei canti e ditirambi d'imitazione, più che greca, laurenziana: Le nozze di Bacco e della Neve, Le vendemmie di Castelgandolfo, La mascherata di Parnaso ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] , più spregiudicato questo e più interessante per la malinconia che la miseria e la malattia creano sotto al suo riso; mediocri i ditirambi alla Redi di Lodovico Pastò su Fl vin friularo de Bagnoli e su La polenta, che è certo migliore del primo. Con ...
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Città capitale della Toscana, una delle più importanti città d'Italia, e per i ricordi storici, per i tesori artistici che racchiude, nonché per la vaghezza della sua posizione, una delle più celebrate [...] della lingua comune quelli che, mentre attendevano a studiarla e a prepararne il vocabolario, si esercitarono in cicalate, stravizî, ditirambi, rime burlesche, ecc., pel riso che soleva provocarsi con l'andamento, più che plebeo, contadinesco. Tra i ...
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Venezia dal Rinascimento all'Età barocca
Gaetano Cozzi
La pace d'Italia (1530)
La bella commissione in pergamena che la Serenissima Signoria di Venezia consegnava a Gasparo Contarini quando, verso [...] re di Polonia, il granduca di Toscana chiedevano notizie e ritratti. Dei letterati scrivevano libri, dei poeti sonetti e ditirambi. "Amici heroi", si era finito per chiamare il Trevisan e il Barbarigo, in quanto avevano saputo realizzare l'ideale ...
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ditirambico
ditiràmbico agg. [dal lat. dithyrambĭcus, gr. διϑυραμβικός] (pl. m. -ci). – Di ditirambo, di ditirambi: componimento d.; genere d.; poeta ditirambico. Anche (con riferimento all’uso fig. di ditirambo), celebrativo, di esaltazione:...
ditirambo
s. m. [dal lat. dithyrambus, gr. διϑύραμβος, voce di etimo incerto]. – 1. a. Nella letteratura classica greca, genere di poesia lirica corale, che celebrava originariamente Dioniso e il culto dionisiaco (e trattò poi anche altri...