malattìa mentale Sindrome o modalità comportamentale o psicologica, clinicamente significativa, associata a un malessere o a una menomazione, da considerarsi manifestazione di una disfunzione comportamentale, [...] della persona. Non esiste una definizione soddisfacente che specifichi i confini precisi del concetto di m.m. (o disturbo mentale, come talvolta si preferisce chiamarla). Tuttavia né il comportamento deviante (politico, religioso o sessuale), né i ...
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Settore della medicina che ha per oggetto lo studio clinico e la terapia dei disturbi mentali e dei comportamenti patologici, distinti per origine, qualità, entità e durata delle manifestazioni. La delimitazione [...] di malattia mentale vera e propria, ben distinta dai disturbi nevrotici e caratteropatici, dalle noxae cerebrali acute e croniche, della p. e a un modo radicalmente diverso di essere psichiatri, sia di fronte al sintomo sia di fronte alla persona ...
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Droga
AAmedeo Limentani
di Amedeo Limentani
Droga
sommario: 1. Introduzione e note storiche. 2. Definizioni preliminari. 3. Epidemiologia della dipendenza dalla droga. 4. Eziologia. a) Fattori psicologici. [...] a rinunciare all'uso della droga.
La stessa scelta dello stupefacente è spesso una guida per identificare il disturbopsichiatrico che sta alla base. L'ansioso cronico, per esempio, tenderà a usare qualunque prodotto che allevi specificamente la ...
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Demenza
Luigi Amaducci
Mario Falcini
Il termine demenza, derivato del latino demens, "uscito di mente", che nel linguaggio comune indica spesso genericamente stati di infermità mentale o insensatezza, [...] che sia accuratamente esclusa la possibilità che il quadro clinico sia dovuto a una patologia di tipo psichiatrico.
Il disturbopsichiatrico che più facilmente si presenta con una sintomatologia simile a quella della demenza è la depressione maggiore ...
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Suicidio
Luigi Pavan
Il termine suicidio (formato sull'analogia del latino homicidium e composto da sui, genitivo del pronome riflessivo, e -cidio, dal tema di caedere, "tagliare a pezzi, uccidere") [...] dalla constatazione che la maggior parte dei soggetti suicidi soffre, oppure ha sofferto in passato, di un disturbopsichiatrico. Il suicidio tende pertanto a essere ritenuto un sintomo di un quadro più generale di compromissione del funzionamento ...
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Gelosia
Carlamaria Del Miglio
La gelosia (dall'aggettivo geloso, derivato dal latino medievale zelosus, "pieno di zelo") costituisce un'emozione complessa, un sentimento e una passione; la psicoanalisi [...] .
Per quanto riguarda infine la gelosia patologica o 'delirio di gelosia', si tratta di un vero e proprio disturbopsichiatrico caratterizzato dalla convinzione, di solito del tutto gratuita, dell'infedeltà del partner. L'affannosa ricerca di indizi ...
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Rifiuto del cibo, che può giungere fino al disgusto. Può insorgere nelle più svariate malattie, in modo transitorio o duraturo, a seconda dei casi.
A. mentale (o a. nervosa) Sindrome d’interesse psichiatrico [...] essere distinto da altre sindromi psichiatriche in cui il rifiuto del cibo e la ricerca della magrezza costituiscono epifenomeni di altre patologie, come disturbi primari dell’umore (depressione e mania), disturbi di ansia primari (fobie specifiche ...
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Negli anni successivi all'ultimo conflitto mondiale il problema dell'a. ha assunto una rilevante importanza ed è stato oggetto di particolare attenzione sotto i più svariati aspetti, da quello medico-scientifico [...] dipendenza o schiavitù all'alcool è tale da indurre palesi disturbi psichici o da interferire con la loro salute fisica e le morti per cirrosi epatica e i ricoveri in ospedale psichiatrico per psicosi alcolica. E. M. Jellinek dava importanza ...
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MEDICINA RIABILITATIVA
Claudio Massenti
È il ramo della m. comprendente le conoscenze, gli studi e i procedimenti di vario ordine (diagnostici, terapeutici, protesici, rieducativi, assistenziali e sociali) [...] 'anziano e per quella del malato psichiatrico rispettivamente a geriatria e a psichiatria, in questa Appendice).
Nel campo dell rotazione all'interno del piede. Determina, altresì, un disturbo dello schema corporeo. Specie nella fase di flaccidità, ...
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I concetti di ansia e di angoscia sono entrati in psicopatologia tardivamente, posteriormente alle speculazioni filosofiche di S. Kierkegaard (per le quali v. angoscia, in questa App.): nel 1866 il Morel [...] i popoli di lingua sassone il linguaggio corrente e l'uso psichiatrico sogliono adoperare un solo termine (ted. Angst; ingl. , per portare a galla le cause recondite del disturbo della personalità, e permetterne una ristrutturazione su basi più ...
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binge eating
(binge-eating) locuz. s.le m. inv. Disturbo alimentare consistente in un consumo compulsivo, vorace, disordinato, e, spesso, furtivo, di grandi quantità di cibo; disturbo da alimentazione incontrollata (v.). ◆ Se l'ultima novità...