Aleramo, Sibilla & Campana, Dino (2000), Un viaggio chiamato amore. Lettere 1916-1918, a cura di B. Conti, Milano, Feltrinelli.
Asor Rosa, Alberto (2002), L’alba di un mondo nuovo, Torino, Einaudi.
Bachelard, [...] De Clementi & E. Franzina, Roma, Donzelli, 2001-2002, 2 voll., vol. 2º, pp. 245-270.
Magrelli, Valerio (2006), Disturbi del sistema binario, Torino, Einaudi.
Melissa P. (2003), Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire, Roma, Fazi.
Raboni ...
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Medicina
Complesso di strutture che mantiene in reciproca contiguità due o più superfici ossee.
Classificazione
Gli elementi scheletrici che costituiscono le a. possono essere mobili, semimobili o fissi; [...] eventi. Le artropatie neuropatiche insorgono specialmente nella tabe e nella siringomielia, in rapporto, sembra, con disturbi trofici e della sensibilità propriocettiva. Tra le artropatie ematologiche la più frequente è quella emofilica, conseguente ...
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Intervallo di tempo in cui si svolge, dal suo principio alla sua fine, un determinato fatto o fenomeno.
Filosofia
La definizione più antica di d. è quella di Aristotele, secondo cui è da intendersi con [...]
In psicopatologia, la d. ‘vissuta’ (ben distinta dalla d. cronologica) va incontro a profonde modificazioni soprattutto nei disturbi dell’affettività. Negli stati maniacali il senso della d. si riduce o scompare (momentaneizzazione del tempo vissuto ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] la percezione del linguaggio, il più grave è la sindrome detta sordità verbale pura. Gli individui affetti da questo disturbo sono assolutamente incapaci di riconoscere le parole pronunciate, benché reagiscano ai suoni e siano in grado (in molti casi ...
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GIUSSANI, Carlo
Michele Coccia
Nacque a Milano il 6 nov. 1840 da Giovanni e da Angela Carrera. Compiuti i primi studi a Milano presso il liceo ginnasio S. Alessandro (poi Beccaria), prese parte come [...] della Pubblica Istruzione la già decisa chiamata del G. come professore straordinario di letteratura latina (1873).
Già sofferente di disturbi alla vista, destinati ad aggravarsi con gli anni, il G. ebbe subito bisogno, per lo svolgimento del suo ...
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Supposizione di fatti (o situazioni, sviluppi di un’azione ecc.) ancora non realizzati ma che si prevedono come possibili o si ammettono come eventuali, oppure spiegazione, fondata su indizi e intuizioni, [...] ipotetico: della realtà, quando l’i. è un fatto reale e la conseguenza è affermata come sicura: es., se mi disturbi (protasi), non posso lavorare (apodosi); della possibilità, quando si pone per condizione un fatto possibile che può verificarsi: es ...
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In genere, tendenza a dare particolare importanza alla funzione di ciò che si considera, a vedere un problema sotto l’aspetto della funzionalità.
Architettura
Tendenza a considerare i principi e le basi [...] la strutturazione formali; la funzione fatica, incentrata sul canale, diretta a verificarne l’efficienza e a eliminare i disturbi o rumori.
M.A.K. Halliday ha distinto l’organizzazione funzionale del sistema linguistico dalle realizzazioni concrete ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] ortografiche sono per lo più oggetto di attenzione se dipendenti da DSA (disturbi specifici di apprendimento): dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia, disturbi dello sviluppo che rendono difficile e, spesso, inibiscono l’acquisizione delle ...
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D'OVIDIO, Francesco
Lucia Strappini
Nacque da Pasquale e da Francesca Scaroina il 5 dic. 1849 a Campobasso, da dove la famiglia si trasferì nove anni dopo a Napoli. Qui compì gli studi secondari nel [...] di adesione ad un'area socioculturale piuttosto che ad un preciso indirizzo politico o partitico.
Aveva cominciato ad accusare disturbi gravi alla vista in ancora giovane età (1884), una menomazione che lo portò più tardi alla cecità completa. Morì ...
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L’espressione variante combinatoria indica, fra le possibili realizzazioni di un fonema (➔ allofoni), quelle determinate dal contesto, che cioè dipendono dall’intorno fonetico in cui compaiono e sono quindi [...] vincolate al contesto fonetico, devono essere distinte dalle varianti libere (non determinate dal contesto), condizionate invece da disturbi o malformazioni articolatorie. Tali sono, per es., la cosiddetta lisca, difetto di pronuncia che consiste nel ...
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disturbanza
s. f. [adattam. dell’ingl. disturbance «disturbo»]. – In fisica, termine con cui si indica, genericam., una grandezza descrittiva di una radiazione elettromagnetica, in partic. luminosa (per es., l’intensità del campo elettrico...