L’➔articolo determinativo davanti al cognome (➔ cognomi) è diffuso al nord della Penisola (dove l’articolo è usuale anche con il nome proprio: il Giovanni; il femminile ha invece estensione areale molto maggiore: la Carla): il Bianchini oggi è assente, il Russo non sta bene. Tale uso si concilia con l’abitudine di far precedere ai cognomi un titolo (► appellativi e epiteti): Signor, Ragionier, Dottor, ...
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Il termine onomastica (dal gr. onomastikḗ (tékhnē) «arte del denominare», a sua volta da ónoma «nome») nell’accezione moderna e specialistica designa la scienza che studia i nomi propri nel loro complesso [...] O’Hara (Scarlett nella versione originale) del romanzo Via col vento (tradotto in italiano nel 1939) e dell’omonimo film distribuito in Italia subito dopo la seconda guerra mondiale.
A proposito di nomi di personaggi storici o relativi a opere di ...
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Soprattutto con l’avvento dei corpora (➔ corpora di italiano) e degli strumenti informatici per consultarli, è divenuto possibile studiare con metodi statistici l’andamento di occorrenza di parole e di [...] i lemmi per livelli di frequenza (cioè raggruppando i lemmi che capitano 1, 2, 3 volte, ecc.), e tracciando la distribuzione del numero di lemmi che corrispondono a ciascun livello di frequenza (sull’asse delle ascisse sono riportati i livelli di ...
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Il cognome, o nome di famiglia, ha la funzione di distinguere un individuo indicando la sua appartenenza a una delle articolazioni minori (famiglia, gruppo familiare, clan, ecc.) della collettività. Rispetto [...] i dati statistici si rileva che i cognomi di più alto rango in Italia sono 226. Di questi solo 86 hanno una distribuzione panitaliana o quasi: la maggior parte (123) è tipica di un’area limitata a una o due delle tre grandi ripartizioni del ...
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Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da [...] B%; Siena: A* B%; Milano: !A+B* B%, dove il punto esclamativo indica un abbassamento di tono), in quanto la distribuzione degli AT è regolata dalla lunghezza dell’enunciato, dal tipo di morfema interrogativo e da segnali di forza illocutiva, come la ...
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La storia del parlato filmico è intimamente legata, fin dai primordi del cinema sonoro, alla pratica del doppiaggio. La lingua doppiata, che è forse, indipendentemente dalla qualità dei risultati ottenuti, [...] pronunciato si giunse non prima del 1933, vale a dire in seguito a un decreto-legge che vietava la distribuzione di film doppiati all’estero (Raffaelli 2001: 893). Fino a quel momento non erano infrequenti traduzioni scorrette e pronunce ...
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I pronomi relativi sono ➔ pronomi specializzati per introdurre le frasi relative (➔ relative, frasi) esplicite (1-3) e implicite (4). Svolgono contemporaneamente tre funzioni:
(a) segnalano il confine [...] chiedono spiegazioni / sono in grado di fornirle
(9) parlerò con chiunque [= con ogni persona che] voglia ascoltare.
La distribuzione dei pronomi relativi in italiano è regolata da più fattori: è in parte grammaticalmente motivata, ma dipende anche ...
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L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia [...] la possibilità per /e/ e /o/ di essere pronunciate, in sillaba accentata, chiuse o aperte. È diversa tuttavia la distribuzione: [ˈvɛnti] «venti», plurale di «vento», e [ˈventi] «20» corrispondono rispettivamente a [ˈveŋti] e [ˈvɛŋti]; la distinzione ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] contemporaneità tra la produzione e la ricezione del testo. Sia nei testi parlati sia in quelli scritti si registra una distribuzione dell’attività semiotica tra produttore e ricevente. Ma, mentre la ricezione di un testo scritto avviene con tempi e ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] aperte e chiuse, dall’italiano d’uso nella nazione, dove la distinzione può anche non sussistere o, se sussiste, avere distribuzione diversa. La constatazione, vista la frequenza di queste vocali, tocca subito un punto non da poco, in cui l’italiano ...
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distribuzione
distribuzióne s. f. [dal lat. distributio -onis]. – 1. a. L’atto di distribuire, cioè di dividere, ripartire, dispensare o assegnare fra più persone o in più luoghi: d. di viveri, di pacchi dono; la d. della posta; la d. del...