Il termine timbro fa riferimento alla qualità acustico-percettiva propria di un suono, che permette a un ascoltatore di distinguere quel suono da un altro di uguale altezza tonale, intensità e durata.
In [...] e Campania, pur persistendo il sistema tonico eptavocalico, i foni presentano, all’interno del lessico, una diversa distribuzione rispetto all’➔italiano standard (it. standard: [tre] [ˈverde] [ˈpɛnso] [ˈwɔːmo]; Milano: [trɛ] [ˈverde] [ˈpenso] [ˈwɔːmo ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] segue:
(10) il ragazzosoggetto ama la ragazzaoggetto
Se invertiamo i due sintagmi (➔ sintagma, tipi di), si modifica anche la distribuzione dei ruoli sintattici: la ragazza (S) ama il ragazzo (O). Ciò rende le due frasi non equivalenti dal punto di ...
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Il dittongo è una sequenza di suoni formata da due vocali appartenenti alla stessa ➔ sillaba (tecnicamente, tautosillabiche): contengono dittonghi, ad es. le parole piede, fuoco, fiato, euro, baita, pausa. [...] dallo sviluppo in [j] di segmenti laterali e di vocali in iato; i dittonghi discendenti limitano invece la loro distribuzione essenzialmente a un numero ristretto di prestiti, o dalle lingue classiche o da quelle germaniche.
Per quanto riguarda la ...
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Diciottesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Origini
Le sue origini sono controverse: non si sa con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci avessero presa a modello per la lettera da [...] è detta sorda (o forte); oppure con le corde vocali in vibrazione, e allora è detta sonora o lene.
La distribuzione delle due pronunce, che dipende nella maggior parte dei casi dalla posizione nel contesto fonetico, non è indicata dall’ortografia ...
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Linguistica
condizionamento C. di un fonema L’alterarsi della pronuncia di un fonema per effetto di un altro fonema o gruppi di fonemi contigui o distanti, o per effetto della sua posizione nel corpo della [...] , ottimo per molti aspetti tecnici, e obbligatorio per es. in ambiente ospedaliero, comporta un notevole ingombro dei canali di distribuzione e di ripresa dell’aria dagli ambienti a causa del modesto valore del suo calore specifico, specialmente se ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] medesimo inventario fonologico (cioè i simboli utilizzati per le sette vocali sono i medesimi), ma l’italiano ha una distribuzione simmetrica, lo yoruba no. Dietro i medesimi simboli, dunque, ci sono differenze fonetiche che trovano la loro origine ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] stativa, mai eventivo-processuale (35):
(35) la carne è cotta (*in pochi minuti)
Nonostante l’apparente coerenza della distribuzione del morfema riflessivo e della scelta degli ausiliari, in realtà il quadro è molto articolato: tutte le classi ...
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L’espressione articolazioni nasali si riferisce a un modo di articolazione (di ➔ vocali così come di ➔ consonanti) in cui, essendo il velo palatino (o palato molle) abbassato, il passaggio rinofaringale [...] sette luoghi di articolazione per le consonanti nasali: bilabiali, labiodentali, alveolari, retroflesse, palatali, velari, uvulari, con una distribuzione molto ineguale nelle lingue del mondo, lingue che purtuttavia hanno (in un numero che pare quasi ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] o grammaticalizzazione del medesimo.
Le locuzioni possono essere assimilate a varie classi di parole, di cui condividono distribuzione e funzioni.
Si parla di locuzioni nominali nel caso di sintagmi che esercitino la funzione di nomi ...
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Il termine suppletivismo designa il fenomeno morfologico (➔ morfologia) per il quale in uno stesso paradigma flessivo (➔ paradigmi) entrano a far parte due (o più) morfemi lessicali diversi. Il risultato [...] , permette interessanti generalizzazioni. Per es., Maiden (1992 e 2004) ha mostrato che le forme suppletive non sono distribuite a caso nei paradigmi verbali delle lingue romanze, ma occorrono in schemi ricorrenti anche se arbitrari. Ciò rende i ...
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distribuzione
distribuzióne s. f. [dal lat. distributio -onis]. – 1. a. L’atto di distribuire, cioè di dividere, ripartire, dispensare o assegnare fra più persone o in più luoghi: d. di viveri, di pacchi dono; la d. della posta; la d. del...