L’aferesi (lat. aphaeresis, dal gr. aphairéo «sottrarre») è un fenomeno fonetico che consiste nella caduta di uno o più foni all’inizio di parola (Del Popolo 20042).
L’aferesi è diffusa soprattutto nel [...] questi casi si tratta di forme substandard, tipiche se non esclusive dell’oralità, spesso caratterizzate sul piano della distribuzione areale (si vedano le osservazioni di Agostiniani 1989, Bonucci 1994 e Floquet & Bonucci 2005 sulla presenza del ...
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L’equivalente in unità monetarie di una unità di bene o servizio; più in generale, valore di scambio di un bene in termini di qualsiasi altro bene.
Secondo la definizione recepita dal diritto privato, [...] difendere il produttore di fronte al potere di mercato di cui dispongono gli intermediari (per es., le grandi catene di distribuzione) o gli acquirenti finali, o di evitare, infine, che un’eccessiva concorrenza tra i venditori di una merce si traduca ...
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Un enunciato contiene tipicamente (ma non necessariamente) informazioni di due tipi; una parte indica qualcosa che parlante e ascoltatore sapevano già: dà cioè un’informazione data; un’altra indica qualcosa [...] ’informazione data include una parte del rema e l’informazione nuova coincide con una sotto-parte di esso. Si veda la distribuzione delle informazioni nella risposta che B dà alla domanda di A nel seguente scambio dialogico:
(17) A: che film ha visto ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] è raramente usato nell’italiano moderno (Skytte 1983; per le ragioni, di tipo semantico, che governano la distribuzione dei costrutti si veda Robustelli 2000b).
Il termine completivo riflette la proprietà che hanno queste subordinate di ‘completare ...
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La metafonia (o metafonesi: i due termini sono calchi, con elementi greci, del ted. Umlaut «modificazione di suono») è un processo fonetico-fonologico che interessa le vocali toniche medie o basse di una [...] «stomaco», [ˈmonaːku] «monaco», [ˈerːamu] «ramingo».
Questo fenomeno è anche conosciuto in Calabria e in Sicilia e, con distribuzione incostante, in Campania. Risulta evidente che provoca metafonia non soltanto la vocale latina ī ma anche una ĭ, come ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] /z/ (/ˈfuso/ «arnese usato per la filatura a mano» ~ /ˈfuzo/ «participio del verbo fondere»).
Tuttavia, in molte varietà di italiano la distribuzione di [s] e [z] è diversa rispetto a quanto è riportato per lo standard e l’opposizione ha uno scarso ...
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Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] con il suono [s] mentre essi hanno corrisponde a [ilzɔ̃] con il suono [z].
Gli allofoni geografici, invece, sono varianti con distribuzione territorialmente delimitata. Ad es., la vocale /a/ è prodotta [æ] in molte zone del Sud, come a Bari [ˈkæːne ...
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Le consonanti occlusive sono suoni momentanei non prolungabili nel tempo (➔ fonetica). Durante la loro produzione è possibile identificare tre fasi: una di impostazione in cui gli organi articolatori si [...] occlusive /dː/ e /gː/ detengono le ultime posizioni per frequenza statistica (Albano Leoni & Clemente 2005).
Sulla distribuzione dei fonemi occlusivi dell’italiano vigono alcuni vincoli contestuali. Tutte le occlusive possono costituire l’attacco ...
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In italiano standard la congiunzione che è propria di alcune frasi subordinate: le oggettive (vedo che ti stai comportando bene; ➔ oggettive, frasi), le soggettive (è possibile che io sia in ritardo domani; [...] che lei non se ne fa niente (Italo Calvino, Se una notte d’inverno un viaggiatore, p. 124)
L’ampliamento della distribuzione del che polivalente è attestato anche in altre varietà romanze (per es. si ritrova in francese per la congiunzione que e in ...
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La parola è un’unità centrale nell’organizzazione del linguaggio. L’esistenza di specifiche condizioni e di fenomeni fonologici che si riferiscono alla parola porta all’individuazione di un costituente [...] .
Nelle varietà settentrionali, l’occorrenza di [s] e [z], suoni che in questi sistemi sono in distribuzione complementare, è regolata strettamente da condizioni fonologiche. Per quanto riguarda in particolare la posizione intervocalica, la fricativa ...
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distribuzione
distribuzióne s. f. [dal lat. distributio -onis]. – 1. a. L’atto di distribuire, cioè di dividere, ripartire, dispensare o assegnare fra più persone o in più luoghi: d. di viveri, di pacchi dono; la d. della posta; la d. del...