Un paradigma è l’insieme delle forme di una parola (tecnicamente, un lessema). Sono esempi di paradigma le forme che prende un verbo nella coniugazione, un pronome, un aggettivo e un nome nella declinazione.
I [...] singolare e terza plurale da una parte, prima e seconda persona plurale dall’altra), che corrisponde anche alla distribuzione della posizione dell’accento nella coniugazione regolare (cfr. § 1). I fenomeni fonologici ai quali si devono le variazioni ...
Leggi Tutto
Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] la perifrasi esprime l’aspetto durativo: i tnia dit tra mi «andavo dicendo tra me».
Osservando tali oscillazioni sulla distribuzione degli ausiliari, non solo nell’italiano (§ 3), ma anche nei dialetti d’Italia, si può affermare che «nella questione ...
Leggi Tutto
Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] di x, π(x) uguaglia il n. dei n. primi non superiori a x. Conoscere la funzione π(x) equivale perciò a conoscere la distribuzione dei n. primi. Il problema è uno dei più difficili e a tutt’oggi un’espressione analitica della π(x) non è stata trovata ...
Leggi Tutto
Il termine frangimento si è affermato nella tradizione dialettologica italiana nel corso del XX secolo per definire una tipica alterazione di timbro delle vocali accentate che si verifica in alcune varietà dialettali d’Italia.
In virtù di una latente dittongazione (➔ dittongo), alcune vocali accentate (soprattutto in ➔ sillaba aperta) sviluppano un timbro instabile, senza una fase di tenuta ben netta ...
Leggi Tutto
I monosillabi, cioè le parole costituite da una sola sillaba, sono forme particolari dell’italiano; sono infatti poco numerosi e presentano diverse peculiarità dal punto di vista fonologico.
Se si escludono [...] preposizioni, o titoli prenominali come don, suor, dottor; ➔ appellativi), mentre la consonante finale di parole con una distribuzione libera, come i nomi e i verbi entrati in italiano attraverso il prestito, subisce processi di ➔ adattamento diversi ...
Leggi Tutto
I suoni fricativi, detti anche spiranti o costrittivi, sono prodotti mediante un rilevante restringimento del canale orale: gli organi articolatori si avvicinano senza pervenire ad una chiusura totale. [...] .so) o nelle sequenze consonantiche interne, ad es. as.ta, mos.tro, mos.ca.
In posizione finale di parola, le fricative hanno distribuzione molto limitata: /s/ ricorre solo in alcuni latinismi (come rebus, bis) oppure, insieme a /f/ e /v/, in alcuni ...
Leggi Tutto
Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da [...] B%; Siena: A* B%; Milano: !A+B* B%, dove il punto esclamativo indica un abbassamento di tono), in quanto la distribuzione degli AT è regolata dalla lunghezza dell’enunciato, dal tipo di morfema interrogativo e da segnali di forza illocutiva, come la ...
Leggi Tutto
La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] si è detto) non compare a inizio di parola né alla fine (tranne forestierismi come mise). Anche /ʎ/ ha una distribuzione molto ristretta in tali posizioni, benché compaia in un lessema ad alta frequenza come gli (ma cfr., per contrasto, la pronuncia ...
Leggi Tutto
Termine coniato da J.W. Goethe (ted. Morphologie) nel 1785 per indicare l’anatomia comparata; significa, in generale, studio, descrizione delle forme.
Biologia
Studio della forma e della struttura degli [...] vegetale, che ne studia la struttura interna, estendendo l’indagine ai particolari della specializzazione e della distribuzione dei tessuti e dei tipi cellulari. Specialmente a livello cellulare e subcellulare, non è possibile scindere nettamente ...
Leggi Tutto
Economia
Si dice che due beni x e y sono legati da una relazione di complementarità e sono quindi definiti beni c., se all’aumentare del prezzo del bene x la domanda del bene y diminuisce o, reciprocamente, [...] che hanno nel periodo una funzione analoga a quella di alcuni complementi indiretti (proposizioni finali, causali ecc.).
In fonologia, distribuzione c., quella di due o più tipi fonici che non si possono mai trovare nella stessa sede, dinanzi agli ...
Leggi Tutto
distribuzione
distribuzióne s. f. [dal lat. distributio -onis]. – 1. a. L’atto di distribuire, cioè di dividere, ripartire, dispensare o assegnare fra più persone o in più luoghi: d. di viveri, di pacchi dono; la d. della posta; la d. del...