I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] un vero affare, vorranno uscire, vedranno ancora possono essere ridotti a [ˌdeʎːaˈmiːtʃi], [un ˌveraˈfːaːre], [voˌrːanːuˈʃːiːre], [ influsso delle varietà settentrionali. Nel suo studio sulla distribuzione del fenomeno nei vent’anni a cavallo tra XX ...
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Le semivocali sono suoni di tipo vocalico che, nei dittonghi (➔ dittongo) e nei trittonghi (➔ trittongo), si combinano alle ➔ vocali propriamente dette. Una suddivisione più fine oppone le semivocali alle [...] e [j] sono considerati semiconsonanti per la loro distribuzione nei dittonghi.
Le semivocali vengono descritte in relazione Ridondanza e linguaggio. Un principio costitutivo delle lingue, prefazione di T. De Mauro, Roma, Carocci.
Hall, Robert A. jr. ...
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Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] es., dei composti come capostazione [ˌkapostaˈtːsjone]) si realizza a livello di PW ed è una variazione di grado di prominenza accentuale. In alternativa alla griglia, il medesimo sistema di distribuzione del tratto forte ~ debole è rappresentabile ...
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Con speciale riferimento all’Europa medievale romanza, si indica con il nome di scripta il sistema, diverso da una zona all’altra, con cui si rende nella scrittura la lingua: tali forme di realizzazione [...] misurare così la successione diacronica e la distribuzione geografica di ogni singola soluzione documentata nelle , pp. 111-126.
Coluccia, Rosario (2002b),“Scripta mane(n)t”. Studi sulla grafia dell’italiano, Galatina, Congedo.
Coluccia, Rosario, ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] distinzione può anche non sussistere o, se sussiste, avere distribuzione diversa. La constatazione, vista la frequenza di queste vocali l’italiano regionale, in Come parlano gli italiani, a cura di T. De Mauro, Scandicci, La Nuova Italia, pp. 157-165 ...
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Ogni lingua si articola in sillabe, per effetto dell’alternarsi di foni consonantici e vocalici (➔ fonetica; ➔ consonanti; ➔ vocali). I secondi sono caratterizzati da maggior sonorità intrinseca e maggior [...] sciocco, lo zoccolo, ma il nano, il treno, il t[wɔ]no). Ogni altra possibilità, per quanto riguarda le code particolare, /ʎ ɲ ʃ/ hanno, in tali contesti, una distribuzione molto ristretta, fatte salve le ampie possibilità combinatorie del clitico ...
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Per coniugazione si intende l’insieme delle variazioni morfologiche del verbo in relazione al modo, al tempo, all’aspetto, alla diatesi, alla persona, al numero e al genere. Il termine (dal lat. coniugatiōnem [...] in me»: «Già non attender’io tua dimanda / s’io m’intuassi come tu t’inmii», Par. IX, 80-81).
La II classe in -e-, comprendente verbi di dare). Tendenze più significative si rilevano nella diversa distribuzione, nell’uso, dei modi e dei tempi verbali ...
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Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] non sono un gruppo omogeneo e unitario, ma sono distribuite in un territorio discontinuo – il romancio o ladino brevi, specialmente in sillaba chiusa, come in [ˈfrɪtːo] o [ˈbrʊtːo].
Nella morfologia (Scalco 1986) si osserva tra l’altro che:
( ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] modello boccacciano-bembesco e dalla sua bilanciata distribuzione di carichi sintattici, con riecheggiamenti piuttosto della di frequenza, rist. anast. dell’ed. di Napoli 1725, a cura di T. Gregory & A. Duro, Roma, Edizioni dell’Ateneo, 2 voll.
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] nella stessa zona (si pensi, per es., alla diversa distribuzione di cornetto, brioche, croissant, ecc.: D’Achille & de (19832), Corso di linguistica generale, introduzione, traduzione e commento di T. De Mauro, Roma - Bari, Laterza (1a ed. 1967; ed ...
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topografia
topografìa s. f. [dal gr. τοπογραϕία, comp. di τόπος «luogo» e -γραϕία «-grafia»]. – 1. a. Disciplina che studia gli strumenti e i metodi atti alla misurazione e alla rappresentazione di parti della superficie fisica della Terra,...
tensione
tensióne s. f. [dal lat. tensio -onis, der. di tendĕre «tendere», part. pass. tensus]. – 1. L’azione del tendere e lo stato di ciò che è teso: sottoporre un cavo a forte t.; regolare la t. della corda perché dia la nota esatta, e...