utilità Nel linguaggio economico, il piacere che procura o può procurare a un soggetto un dato bene o servizio in quanto da lui ritenuto idoneo ad appagare un suo bisogno presente o futuro. L’u. è, quindi, [...] dell’economia, libero da giudizi di valore riguardanti i problemi dell’equità e della distribuzione del reddito.
V. Pareto (1906) riformulò invece la teoria marginalista adottando una concezione ordinale delle u. in luogo di quella cardinale. Pareto ...
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Ecologia
L’a. è tutto ciò che circonda e con cui interagisce un organismo. Il concetto di a. è quindi relativo e comprende tutte le variabili o descrittori biotici e abiotici in cui un organismo vive e [...] composti organici, dalla scelta di tecniche e tempi di distribuzione compatibili con una razionale tecnica colturale, dal non danneggiare , con una percentuale di incidenza crescente ma ancora marginale, e non è pensabile, in prospettiva, un ...
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Biologia
Il processo o l’insieme dei processi mediante i quali gli esseri viventi perpetuano la propria specie, producendo nuovi individui che ripetono ciclicamente le medesime fasi di sviluppo fino al [...] regionali brevidiurne e longidiurne, secondo l’area geografica di distribuzione. Il fenomeno della fioritura è largamente dipendente dalla produzione e quella del valore determinato dalla utilità marginale.
Scienze sociali
I problemi relativi alla r ...
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Astronomia
E. stellare Condizione fisica di una stella (➔), in cui tutta l’energia generata nella parte centrale sia trasmessa agli strati superficiali e da questi irradiata all’esterno. Nello studio della [...] essenziale l’utilità marginale, e il teorema dell’uguaglianza delle utilità marginali ponderate diviene la . all’altro; con essa, superate le distinzioni tra produzione, distribuzione, consumo e scambio, l’economia pura si riduce allo studio sintetico ...
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trasformazione Mutamento di forma, di aspetto, di struttura.
Biologia
Trasformazione batterica
Fenomeno che si verifica spontaneamente in natura quando le cellule si trovano in uno stadio, detto competente, [...] questo fine delle risorse produttive rese libere. Saggio marginale di t. La quantità addizionale di un bene f(z) risulta olomorfa. Questa t. si può estendere anche alle distribuzioni sull’asse reale, anzi sarebbe questo il suo ambito naturale; si ...
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Chimica
S. ionico Fenomeno caratteristico di alcuni tipi di solidi, sia organici sia inorganici, che, messi a contatto con una soluzione ionica, sono capaci di mandare in soluzione ioni, mentre il posto [...] la circolazione dei beni e servizi collegando produzione e distribuzione.
Il concetto di s. nella teoria economica
cagione cessano totalmente quando si livellano per ogni scambista le utilità marginali dei due beni. In un mercato in regime di libera ...
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Tutto ciò che la terra produce o che costituisce il risultato di un’attività umana.
Diritto
La categoria dei p. alimentari, che tende a sostituire quella dei p. agricoli, intesi come frutti naturali, [...] qualità e della tracciabilità del ciclo di produzione e distribuzione, norme che promuovono qualità relative ai p. tipici delle unità di fattori produttivi impiegati) e di p. marginale (incremento del p. totale in funzione dell’incremento delle unità ...
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In economia, la misura di ciò che deve essere impegnato per ottenere la disponibilità o la proprietà di un bene o la prestazione di un servizio.
C. di produzione
È semplicemente il c. di un bene, la spesa [...] a rendimenti costanti, il c. medio e il c. marginale sono uguali e costanti, e cioè indipendenti dalla quantità prodotta. diretti e indiretti, cui si aggiungono i c. di distribuzione diretti e indiretti, d’amministrazione, tributari e finanziari, ...
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Economista (Parigi 1848 - Céligny, Ginevra, 1923), figlio di Raffaele e di madre francese. Dal 1893 professore di economia politica presso l'univ. di Losanna. È noto per la definizione, divenuta fondamentale [...] sociale; secondo molti l'aver abbandonato l'utilità marginale, perché non misurabile, sarebbe il maggior contributo teorico le preferenze dei consumatori, la tecnologia e la distribuzione delle risorse, non esiste nessun'altra allocazione che possa ...
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Economista (Nowy Sącz, Galizia, 1840 - Vienna 1921), professore all'univ. di Vienna dal 1873 al 1903; socio straniero dei Lincei (1899). Il suo nome è soprattutto legato a un contributo di tipo analitico, [...] della domanda, sul valore soggettivo dipendente dal bisogno (o sull'utilità marginale, come fu detto poi da F. von Wieser), insieme con espose la sua teoria del valore, del prezzo e della distribuzione che non ha precursori, tranne in H. Gossen, la ...
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marginale
agg. [der. di margine]. – 1. Del margine, che è al margine, che costituisce un margine: zona, area, spazio marginale. In partic.: a. Che è segnato sul margine di una pagina stampata o manoscritta: disegni, fregi m.; glosse m.; numeri...
distribuzione
distribuzióne s. f. [dal lat. distributio -onis]. – 1. a. L’atto di distribuire, cioè di dividere, ripartire, dispensare o assegnare fra più persone o in più luoghi: d. di viveri, di pacchi dono; la d. della posta; la d. del...