Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Augusto Graziani
Giorgio Gattei
Collocare Augusto Graziani nella storia del pensiero economico italiano non è agevole, perché egli non è stato un ‘grande’. È stato comunque uno dei fondatori in Italia [...] in prima edizione nel 1904. Per Graziani era inconcepibile che la distribuzione del reddito potesse essere ridotta a questione di singole produttività marginali, essendo «impossibile rilevare nel prodotto complessivo la parte ottenuta da ciascun ...
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DEL VECCHIO, Gustavo
Denis Giva
Nacque a Lugo di Romagna, presso Ravenna, il 22giugno 1883 da Cesare e Bice Cavalieri.
L'infanzia del D. fu turbata da un gravissimo lutto familiare: il padre fu infatti [...] trattata con metodo sociologico, considerandone i rapporti con la distribuzione dei patrimoni e dei redditi, con la dinamica ed di applicare al valore della moneta il principio dell'utilità marginale, ed in ciò egli si collegò ad una tradizione di ...
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AMOROSO, Luigi
Denis Giva
Nacque a Napoli il 23 maggio 1886 da Nicola e Maria Mascoli. Laureato in matematica, fu professore di matematica finanziaria negli istituti superiori di commercio di Bari e [...] è misurata dalla differenza tra le ofelimità e produttività marginali "paretiane" e quelle "lagrangiane", ossia da equazioni congiuntura fossero le cause principali determinanti la distribuzione, ad un approfondimento dell'analogia meccanica sono ...
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Attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi.
Economia
Tipi di impresa
Dal punto di vista economico le i. si distinguono in imperfette e perfette, a seconda [...] di prezzi o di quantità alle altre i. del gruppo o del mercato. I. marginale I. il cui costo medio minimo è uguale al prezzo di mercato; è l’i -tecnica dei processi di fabbricazione e distribuzione dei prodotti e insieme quello della diversificazione ...
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Con riferimento alle imprese produttrici di beni di largo consumo, il complesso dei metodi atti a collocare con il massimo profitto i prodotti in un dato mercato attraverso la scelta e la pianificazione [...] progettazione e di fabbricazione dei beni, con marginale attività commerciale, limitata essenzialmente alla cura dei disegnato per pianificare, attribuire il prezzo, promuovere e distribuire prodotti o servizi che siano in grado di soddisfare ...
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sfruttamento In economia, s. del credito, forma di concorrenza sleale che si attua mediante l’avvicinamento nominativo del proprio prodotto a quello altrui già affermato, per sfruttare il credito e la [...] ; in particolare J. Robinson ha definito il valore dello s. in base alla differenza tra salario e valore della produttività marginale del lavoratore, mentre J. Roemer ha analizzato lo s. sul piano etico, ricercandone la causa nella disuguale ...
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Economista (Jever 1783 - Tellow, Meclemburgo, 1850). Pensatore originale, portò un contributo notevole nella localizzazione dei fatti economici, in partic. per quanto riguarda l'agricoltura. In Der isolierte [...] rendita di posizione e delle leggi che determinano la distribuzione territoriale delle varie colture in funzione della distanza dal allocazione ottimale delle risorse basata sulla produttività marginale. Sensibile alla questione sociale, cercò di ...
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SVILUPPO ECONOMICO
Paolo SYLOS-LABINI
. Lo s. e. è variamente concepito. Per alcuni economisti esso consiste in un accrescimento del reddito nazionale, totale o per individuo. Come in biologia, è opportuno [...] quello dello s. e dei rapporti fra s. e distribuzione del reddito fra le diverse classi sociali. Per i assunto valori compresi fra il 10 e il 20%; il rapporto marginale capitale-reddito (v nelle formule ricordate) ha assunto valori relativamente ...
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Privatizzazione
Alessandro Petretto
Privatizzazione delle imprese pubbliche e liberalizzazione dei mercati
Il termine privatizzazione può essere impiegato con numerosi significati e accezioni, trattandosi, [...] il manager lo osserva e il governo conosce solo la distribuzione di probabilità (influenzata dallo sforzo). I vantaggi e i in grado di avvicinarsi alla regola del prezzo al costo marginale e di adattarsi agli obiettivi plurimi, se pur, come si ...
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MERCATO (XXII, p. 878)
Siro LOMBARDINI
Guglielmo TAGLIACARNE
Le forme di mercato. - Per forma di m. si intende, nell'analisi economica, l'insieme delle caratteristiche che concorrono a determinare [...] è - come aveva ipotizzato il Wicksteed - omogenea di primo grado. Le quote di distribuzione determinate secondo i criterî della produttività marginale esauriscono completamente il prodotto e i profitti residui si annullano. Le ipotesi di economie e ...
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marginale
agg. [der. di margine]. – 1. Del margine, che è al margine, che costituisce un margine: zona, area, spazio marginale. In partic.: a. Che è segnato sul margine di una pagina stampata o manoscritta: disegni, fregi m.; glosse m.; numeri...
distribuzione
distribuzióne s. f. [dal lat. distributio -onis]. – 1. a. L’atto di distribuire, cioè di dividere, ripartire, dispensare o assegnare fra più persone o in più luoghi: d. di viveri, di pacchi dono; la d. della posta; la d. del...