L'editoria religiosa del secondo Novecento: progetti, libri, sogni, mode
Alberto Melloni
Lo strumentario della nuova cristianità perduta
Le case editrici che provengono da una congregazione religiosa, [...] la versione italiana»39.
Questo fervore tocca solo marginalmente la teologia, alla vigilia della stagione delle condanne Cesana, Editori e librai nell’era digitale. Dalla distribuzione tradizionale al commercio elettronico, Milano 20072.
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Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] per le quali la dimensione sociale è irrilevante o, quanto meno, marginale. Se l'uomo è un essere sociale, i suoi comportamenti poggiano se le 'leggi' della produzione e della distribuzione della ricchezza erano cercate attraverso lo studio dello ...
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Linguistica
AAndré Martinet
di André Martinet
Linguistica
sommario: 1. Il linguaggio e le lingue. 2. Profilo storico. 3. La descrizione delle lingue. 4. Lo stile. 5. L'acquisizione del linguaggio e [...] i contesti in cui appare, ovvero, come si dice, la sua distribuzione, ma le funzioni che può assumere e la possibilità che ha di una comunità, si è dinanzi a elementi assai marginali che susciteranno problemi solo al redattore di dizionari, che ...
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Lo sguardo su Venezia e la sua società: viaggiatori, osservatori politici
Piero Del Negro
Venezia e i viaggiatori: da città aperta a città "chiusa"
In una raccolta di stereotipi de moribus Italorum [...] ed uniscono ad un tempo alle altre.
Inoltre nella città lagunare la distribuzione tra ambienti chiusi e aperti è tale che, "se tutti i In crisi la figura medievale del pellegrino, sempre più marginale quella del mercante, a partire dal secondo '500 ...
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I problemi religiosi
Antonio Rigon
Il quadro normativo
Fra XIII e XIV secolo si sviluppa un'intensa attività disciplinatrice che mira a dare ordine al clero e alle strutture della Chiesa veneziana. [...] la minore rilevanza delle loro diocesi assegnavano un ruolo relativamente marginale ai vescovi di Cittanova, Iesolo e Caorle e se il della "quartam quarte decime" che il vescovo doveva distribuire ai poveri (I229); del libro ordinario nel quale ...
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Il Paleolitico superiore
Alberto Broglio
Janusz K. Kozłowski
Modificazioni territoriali, evoluzione dell'ambiente e popolamento umano
Nella parte recente dell'Interpleniglaciale würmiano, tra 40.000 [...] tutti i complessi culturali del Paleolitico superiore, la loro distribuzione per classi di età e per sesso suggerirebbe che con un tasso variabile di lamelle a fini ritocchi marginali (chiamati ritocchi Ouchtata), alle quali è di solito associata ...
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Ecosistema tra città e regione
Gabriella Corona
Metabolismo urbano
Dopo la Seconda guerra mondiale si è affermata una realtà urbana che ha conosciuto una straordinaria espansione e ha portato all’avvento [...] degli anni Cinquanta e Sessanta, il generale cambiamento nella distribuzione della popolazione era legato non solo alla ricerca di È stato, infatti, messo in evidenza il ruolo marginale che le tematiche ambientali hanno svolto nell’ambito della ...
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Roma costantiniana
Federico Guidobaldi
Roma, di gran lunga la città più grande del mondo antico e tardoantico, vive, a partire dalla sua origine e per tutta l’età imperiale fino alla tarda antichità, [...] se non mancano né gli studi in cui, più o meno marginalmente, si trovano indicazioni sull’argomento, né le monografie su singoli edifici ovviamente un’insolita estensione e un’altrettanto anomala distribuzione non solo dell’abitato, ma anche delle ...
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COSTA, Angelo
Cinzia Cassani
Piero Craveri
Nacque a Genova, terzo di sette figli, il 18 apr. 1901 da Federico e Beatrice De Ferrari. La famiglia, originaria dal sec. XVI di Santa Margherita Ligure, [...] la collocava però in una prospettiva di lungo termine, riconducendola alla più generale teoria della distribuzione basata sulla produttività marginale. La crescita salariale era così conseguenza dello sviluppo economico, mai una sua possibile causa ...
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Folklore
Alan Dundes
Introduzione
Il termine 'folklore' designa sia un complesso generico di materiali della tradizione (miti, leggende popolari, racconti, proverbi, indovinelli, superstizioni, giochi, [...] quanto l'oggetto stesso della disciplina aveva una distribuzione internazionale. Mentre l'interesse per il folklore internazionali sono un buon esempio di questo peculiare status marginale o liminale). Infine si entra ufficialmente nel nuovo paese ...
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marginale
agg. [der. di margine]. – 1. Del margine, che è al margine, che costituisce un margine: zona, area, spazio marginale. In partic.: a. Che è segnato sul margine di una pagina stampata o manoscritta: disegni, fregi m.; glosse m.; numeri...
distribuzione
distribuzióne s. f. [dal lat. distributio -onis]. – 1. a. L’atto di distribuire, cioè di dividere, ripartire, dispensare o assegnare fra più persone o in più luoghi: d. di viveri, di pacchi dono; la d. della posta; la d. del...