Ricerca archeologica. Lo scavo stratigrafico
Daniele Manacorda
L'archeologia mira alla ricostruzione della storia della presenza umana su un territorio prendendo le mosse dallo studio dei segni che [...] in cui operiamo non è infatti che il prodotto di un divenire continuo, ed anche la piccola porzione di terreno che l'archeologo si rotte marittime e terrestri e sull'area di distribuzione dei prodotti. Lo sviluppo delle tecniche di recupero ...
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Dal Neolitico all'età dei metalli. Dalle prime comunità agricole alle società complesse: Estremo Oriente
Roberto Ciarla
Dal punto di vista metodologico sarebbe forse opportuno guardare ai processi di [...] relativi alle culture del Neolitico medio mostrano un incremento notevole delle loro aree di distribuzione e il conseguente insorgere di una vasta e continua rete di interrelazioni che si esprime nello scambio e condivisione di elementi culturali ...
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Dal Neolitico all'età dei metalli. Dalle prime comunità agricole alle società complesse: Vicino Oriente
Marcella Frangipane
Le prime fasi della neolitizzazione
Quando ci si riferisce alle "prime comunità [...] alienare il proprio lavoro in cambio di un compenso (distribuzione di pasti ai lavoratori dipendenti). Al tempo stesso tale il tessuto produttivo della società. La ceramica, ad esempio, continuò ad essere fatta a mano e non si osservano neppure ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Estremo Oriente
Roberto Ciarla
Le vie di comunicazione e i mezzi di scambio commerciale premonetali e monetali
Lo studio delle vie di comunicazione [...] 'intero II millennio a.C. come simbolo di status, con una distribuzione che, passando per le odierne province di Sichuan e di Yunnan, tra il 708 e il 958 si registrano una continua svalutazione e un depauperamento del titolo poiché l'emissione di ...
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Vedi VETRO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
VETRO (vitrum)
D. B. Harden
Sommario. 1. Il v. come sostanza. 2. Industria del v. nell'antichità. 3. Sviluppo delle officine: a) v. a sabbia; b) v. alessandrino [...] la rarità degli esemplari non è facile a definirsi la distribuzione e la tipologia dei v. tagliati e affilati, o esempio Locarno), ma sono in special modo comuni nel II e nel III e continuano nel IV sec. d. C.
Le forme più diffuse sono piatti, tazze ...
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L'Europa in eta preistorica
Enrico Pellegrini
Marcello Piperno
Alberto Cazzella
Premessa
di Enrico Pellegrini, Marcello Piperno
È ben noto che le discipline che concorrono alla definizione dell’archeologia [...] utile per diversi motivi. Da una parte ha permesso un continuo collegamento con i grandi temi trattati nei due primi volumi; metà del II, vedono un diversificarsi degli ambiti di distribuzione dei tipi delle varie classi di materiali, legato a ...
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Vedi GIAPPONESE, Arte dell'anno: 1960 - 1994
GIAPPONESE, Arte
A. Tamburello
Le isole del Giappone hanno avuto sicuramente insediamenti umani sino dall'epoca del Pleistocene; è tuttavia soltanto in relazione [...] 'impegno di disciplinare ogni motivo su un andamento continuo e circolare e di ripartirlo sulle varie zone del i due bracci delle verande perimetrali (kairō). Gli edifici interni sono distribuiti secondo un asse N-S: a destra del chūmon è l'"aula ...
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Il Paleolitico. Le origini del comportamento umano e le più antiche tecnologie
Marcello Piperno
L'origine dell'attività strumentale, con la progressiva scoperta delle sequenze di gesti necessari per [...] di gruppi di ominidi olduvaiani, basandosi sulla distribuzione spaziale delle evidenze archeologiche di bassa densità relativamente alla loro filogenesi. L'ipotesi di una transizione continua delle industrie dell'Olduvaiano evoluto tipo Garba IVD, ...
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La genesi e lo sviluppo della civilta greca. Elide
Massimo Osanna
Luigi Caliò
Elide
di Massimo Osanna
Regione greca (gr. Ἤλις; lat. Elis) del Peloponneso nord-occidentale, compresa tra Acaia, Arcadia [...] centro è sottolineata da una serie di strutture e materiali distribuiti su ampia zona, tra acropoli e piana circostante. Oltre VI) e da Strabone (VIII, 3, 30).
Le offerte continuarono per tutto il periodo geometrico e alle figure si aggiunsero i ...
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TORRE
A. M. Targioni Violani
F. Zevi
¿ G. Lugli
Le costruzioni verticali alle quali si addice il nome di t., ebbero nell'antichità, come nelle età posteriori, usi e finalità diverse. Esse furono però, [...] difese naturalmente, favorisce una più intensa e razionale distribuzione delle t. lungo la linea delle mura. Difficile con le t. e solo ponticelli mobili di legno assicuravano la continuità del cammino di ronda (si cfr. con quanto suggerisce Vitruvio, ...
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distribuzione
distribuzióne s. f. [dal lat. distributio -onis]. – 1. a. L’atto di distribuire, cioè di dividere, ripartire, dispensare o assegnare fra più persone o in più luoghi: d. di viveri, di pacchi dono; la d. della posta; la d. del...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...