L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] italiano conserva solo in parte la morfologia e la distribuzione dell’infinito latino. Tra le forme infinitive latine, l’infinito presente attivo (per es., amare) ha una continuazione diretta nell’italiano moderno. L’infinito passato passivo subisce ...
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Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] livello rustico: tracce sporadiche dei fonemi [c] e [ɟ], continuatori dei nessi latini cl e gl (clave > [c]ave Toscana. Rispetto al fiorentino, molte varietà presentano una diversa distribuzione delle vocali medie anteriori e posteriori: s[ɛ]nza a ...
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Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] . 1).
Il tratto fonologico soprasegmentale che rende conto di questa distribuzione distingue una posizione forte e una debole. Quindi, in una di italiano. Come si vede, il contorno intonativo continuo è stato scomposto in un numero finito (in questo ...
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I confini dell’Italia linguistica non coincidono perfettamente con quelli dello Stato italiano. In generale, il rapporto tra comunità linguistica e spazio geografico è assai più complesso e articolato [...] dalle banche e dalle aziende della grande distribuzione commerciale: è quella varietà specifica denominata non vale, e la lingua letteraria ha avuto fortuna perché è stata e continua a essere una lingua leggera, che si afferma non per la pesantezza ...
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Per linguaggio giovanile si intende la varietà di lingua utilizzata nelle relazioni del gruppo dei pari da adolescenti e post-adolescenti, costituita principalmente da particolarità lessicali e fraseologiche [...] tendenze.
La caratterizzazione dei periodi ipotizzati è confermata dalla distribuzione dei lemmi di Ambrogio & Casalegno (2004) da una veloce dinamica, che porta a una continua variabilità e, di converso, al carattere fortemente effimero ...
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Per coniugazione si intende l’insieme delle variazioni morfologiche del verbo in relazione al modo, al tempo, all’aspetto, alla diatesi, alla persona, al numero e al genere. Il termine (dal lat. coniugatiōnem [...] per il valore aspettuale: il passato remoto (amai), che continua morfologicamente il tempo latino in questione, e gli analitici passato dare). Tendenze più significative si rilevano nella diversa distribuzione, nell’uso, dei modi e dei tempi verbali ...
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Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] non sono un gruppo omogeneo e unitario, ma sono distribuite in un territorio discontinuo – il romancio o ladino e fiorire dei Comuni, in quanto, come Patriarcato di Aquileia, continuò ancora a lungo (fino al 1420, quando passò sotto il dominio ...
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I nomi di parentela (detti anche, raramente, singenionimi, dal gr. syngenḗs «parente, consanguineo») sono nomi che indicano legami di parentela (ma non, necessariamente, di consanguineità) tra le persone, [...] Sardegna si usano tuttora le continuazioni del lat. fratuelis);
(d) prima generazione discendente: figlio, figlia; di etimologia incerta (Cardona 1988: 301), il tipo è diffuso in tutta l’area italiana, «in distribuzione più o meno complementare col ...
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Posta al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la Sardegna trae dalla posizione geografica e dall’accentuata diversificazione interna del territorio i fattori che caratterizzano la sua storia [...] quale tipo-specifico per eccellenza), di contro ai continuatori di pullione diffusi in logudorese e campidanese, pu[ʣ]one, pilloni. Differenti stratificazioni lessicali emergono dalla distribuzione dei nomi del rosolaccio, con la parola di sostrato ...
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In generale, un linguaggio settoriale è il modo di esprimersi (parole, espressioni, termini tecnici, ecc.) proprio di un ambito specialistico, in particolare (ma non soltanto) di natura tecnica o scientifica. [...] però che, data la dinamica della ricerca e la continua formazione di nuove discipline, i linguaggi settoriali delle varie processi costituiscono l’argomento centrale, la valenza e la distribuzione di verbi tecnici giocano invece un ruolo rilevante per ...
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distribuzione
distribuzióne s. f. [dal lat. distributio -onis]. – 1. a. L’atto di distribuire, cioè di dividere, ripartire, dispensare o assegnare fra più persone o in più luoghi: d. di viveri, di pacchi dono; la d. della posta; la d. del...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...