Antropologia
Popolazioni marginali
Gruppi nomadi, prevalentemente di cacciatori e raccoglitori (pigmei, boscimani, aborigeni australiani), di esigua consistenza demografica, stanziati in territori isolati [...] a identificarle come sindromi autonome tra i decorsi schizofrenici e quelli ciclotimici.
Statistica
Distribuzionimarginali di frequenze
Le distribuzioni delle frequenze di due caratteri associati, considerati separatamente; la denominazione deriva ...
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Mobilita sociale
DDaniele Checchi e Valentino Dardanoni
di Daniele Checchi e Valentino Dardanoni
Mobilità sociale
sommario: 1. Definizione. 2. Perché analizzare la mobilità sociale? 3. L'evoluzione [...] ' della variabile di origine e di quelle di destinazione: per esempio, se nel caso intergenerazionale in una certa società la distribuzionemarginale osservata dello status dei padri è pari a (0,3, 0,7), ciò vuol dire che in questa società il ...
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Ecologia
P. biologica La quantità di materiale vivente (biomassa ➔) prodotta unitariamente, cioè per unità di superficie o di volume e per unità di tempo, da un dato ecosistema. Tale biomassa rappresenta [...] parte dei casi concreti, i prezzi dei fattori di produzione non coincidono invece con i valori monetari dei prodotti marginali e perdono la loro funzione di guida nella distribuzione dei fattori stessi tra i vari impieghi. I concetti di p. media e ...
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Distribuzione della ricchezza e del reddito
Alberto Quadrio Curzio
Introduzione
I problemi della distribuzione del reddito e della ricchezza sono da sempre rilevanti nella scienza economica in termini [...] in the theory of income distribution, Philadelphia 1946 (tr. it.: Concorrenza monopolistica e teoria marginalista della distribuzione, in La distribuzione del reddito nella teoria economica, a cura di S. Lombardini e A. Quadrio Curzio, Milano ...
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In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato. In senso più ristretto, attività umana rivolta alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto [...] il part-time orizzontale è caratterizzato da una distribuzione su tutti i giorni lavorativi della settimana con del l. non è possibile fare scorta.
Secondo l’impostazione marginalista (➔ marginalismo), l’offerta di l. di un individuo scaturisce da ...
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Economia
Rinuncia a consumare una parte del reddito netto, in natura o in moneta, e anche i beni non consumati o il loro equivalente monetario, indipendentemente dall’uso che ne intenda fare il risparmiatore. [...] un infinitesimale aumento di reddito è detto inclinazione, o propensione, marginale al risparmio.
R. individuale e r. sociale
R. libero occorre puntare su variazioni del reddito e della distribuzione del reddito anziché su variazioni del saggio d’ ...
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Il processo o l’atto mediante cui i beni economici sono utilizzati e, nel caso di beni materiali, integralmente o parzialmente distrutti per appagare un bisogno ( c. di godimento) o per produrre nuovi [...] inflazione atteso, la ricchezza, l’ammontare delle disponibilità liquide (in caso di razionamento del credito), la distribuzione del reddito. In particolare, la propensione marginale al c. è più elevata per i più poveri, più per i salariati che per i ...
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I mezzi (patrimonio, reddito, credito) di cui si dispone per raggiungere i propri fini e, più specificamente e comunemente, i mezzi (beni in natura, servizi personali e soprattutto denaro) di cui dispongono [...] dell’Ottocento; essa è finalizzata a realizzare la distribuzione del reddito e della ricchezza che la società, che nel 1844 pose i fondamenti della teoria dell’utilità marginale e introdusse il concetto della perdita netta non compensata (deadweight ...
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Entrata continuativa senza costo, o almeno senza costo contemporaneo, e in particolare reddito di capitale, frutto di risparmio comunque investito.
Diritto
Contratto di r. Quello col quale una persona [...] dal lato della domanda, e di prezzo unico, stabilito dal terreno ‘marginale’, quello cioè dove i costi di produzione sono i più alti un sistema diretto a spiegare tutti i fenomeni di distribuzione.
Delle due ipotesi formulate da Ricardo, la prima ...
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Economia
In economia, il termine ha più significati: il valore in denaro di beni; i beni stessi in cui il denaro è investito o, più comunemente, l’insieme dei beni destinati a impieghi produttivi per ottenere [...] insieme eterogeneo di beni c. a grandezza unica, con significato quantitativamente coerente. La teoria della distribuzionemarginalista è basata sulla corresponsione ai vari fattori produttivi di compensi corrispondenti alla rispettiva produttività ...
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marginale
agg. [der. di margine]. – 1. Del margine, che è al margine, che costituisce un margine: zona, area, spazio marginale. In partic.: a. Che è segnato sul margine di una pagina stampata o manoscritta: disegni, fregi m.; glosse m.; numeri...
distribuzione
distribuzióne s. f. [dal lat. distributio -onis]. – 1. a. L’atto di distribuire, cioè di dividere, ripartire, dispensare o assegnare fra più persone o in più luoghi: d. di viveri, di pacchi dono; la d. della posta; la d. del...