Poeta latino (sec. 5º d. C.), nato in Gallia (a Poitiers, o a Tolosa, o a Narbona) da Lacanio che fu governatore di Tuscia e Umbria. Fu praefectus urbi nel 414; imbarcatosi (417) a Portus Augusti per tornare [...] dalla foce del Tevere a Luni (le vecchie strade consolari di terra erano ormai in rovina e malsicure) in un poema in distici elegiaci De reditu suo (in due libri, il primo di 644 versi, il secondo interrotto al v. 68). Oltre alla descrizione degli ...
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Composizione filosofico-letteraria scritta per consolare sé o altri di qualche dolore. Il genere fu già in uso fra i letterati-filosofi greci: tipico il περὶ πένϑους, perduto, di Crantore, accademico del [...] morte della figlia Tulliola; Seneca la C. ad Marciam, la C. ad Polybium, la C. ad Helviam matrem. La C. ad Liviam, carme in distici diretto a consolare Livia della morte del figlio Druso maggiore (9 a.C.), è ritenuta opera di un imitatore di Ovidio. ...
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Poeta (n. Vendôme - m. ivi alla fine del 12º sec.). Rimasto fanciullo orfano del padre, fu educato da uno zio, arcivescovo di Tours, dove studiò le arti liberali sotto la guida di Bernardo Silvestre. Passò [...] molte opere latine di poesia e di retorica, tra cui ci sono pervenute: il poema di edificazione morale Tobias, in distici elegiaci dal ritmo monotono e sovraccarichi di ricercatezze retoriche, che godette di gran favore presso i contemporanei; l'Ars ...
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Poesia latina
Edoardo D'Angelo
L'età sveva può essere definita, per l'Italia meridionale, l'età del trionfo definitivo della latinità, nel suo secolare incontro-scontro con le altre civiltà e lingue [...] attribuibili, in ipotesi, un breve epigramma sulla presa del carroccio milanese da parte delle truppe imperiali e i due distici in epigrafe sulla Porta di Capua; 4. Sunt in Ianuario, ritmo sui dodici mesi attribuitogli dal cronista trecentesco Iacopo ...
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FALCONE, Domizio
Maria Giuseppina Marotta
Nato a Mantova nella seconda metà del sec. XV, fu uno degli esponenti dell'ancor oggi poco noto umanesimo mantovano. Il suo nome, infatti, ricorre in un gruppo [...] una "cara puella". All'ambiente milanese, che il F. forse frequentò assieme al Castiglione, riconducono altri distici dedicati Ad Marcumequitem Campofregosum e quelli galanti rivolti Ad BlancamLuciam e Ad Blancam Mariam Stangam. Moderatamente audaci ...
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Poeta inglese (Upham, Hampshire, 1683 - Welwyn, Hertfordshire, 1765). Nel 1719 fece rappresentare una pomposa tragedia, Busiris (scritta nel 1713), che H. Fielding mise in ridicolo in Tom Thumb the Great; [...] divenne cappellano del re e nel 1730 rettore di Welwyn. Tra il 1725 e il 1728 pubblicò una serie di satire in distici eroici, The Universal passion. La sua celebrità è dovuta all'opera Complaint, or night thoughts on life, death and immortality (1742 ...
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Diplomatico e letterato (Wimborne, Dorset, 1664 - Wimpole 1721); nominato per influsso del suo protettore, il conte di Dorset, segretario dell'ambasciata all'Aia, fu poi (1697) ai negoziati per la pace [...] poi come plenipotenziario (1712). Alla caduta dei tories, fu fatto imprigionare dal Walpole e in prigione compose Alma, dialogo in distici sui rapporti tra l'anima e il corpo. Liberato (1717), fece stampare le sue poesie, e con i guadagni poté ...
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Raccolta di epigrammi greci dell’età classica e soprattutto ellenistica e bizantina, compilata nel 14° sec. dal monaco bizantino Massimo Planude (detta perciò anche A. Planudea) e stampata per la prima [...] in un codice (il Pal. 23, del sec. 11°) della Biblioteca Palatina di Heidelberg, contenente 3700 epigrammi, la massima parte in distici elegiaci, in 15 libri. L’Antologia Palatina discende dalla raccolta fatta alla fine del 9° sec. d.C. da Costantino ...
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Vescovo e scrittore gallo-romano (n. Lione fra il 430 e il 433 - m. 487 circa). Di nobile famiglia, genero dell'imperatore Avito, prefetto di Roma (468), rientrato nelle Gallie fu eletto (470 circa), per [...] , ove al sentimento della romanità già si uniscono elementi "barbarici". Gli scritti di S. (24 carmi in esametri, distici elegiaci ed endecasillabi, di vario argomento 147 lettere raccolte da S. stesso in 9 libri) hanno scarso valore letterario per ...
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CAPITONE, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque ad Arezzo nella seconda metà del sec. XV. Visse a Roma presso la corte di Leone X e a Roma probabilmente morì in data imprecisabile, dopo aver invano sperato [...] a Girolamo Casio per convincerlo a sostenere le spese dell'edizione, viene ripetuta la dedica al pontefice con nuovi distici, cui fa seguito unalettera che magnifica il contenuto dell'opera e, nell'allusione alle opere dei contemporanei offerte con ...
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distico1
dìstico1 agg. [dal lat. distĭchus, gr. δίστιχος «in doppia fila», comp. di δι- «due» e στίχος «fila»] (pl. m. -ci). – In botanica, detto della disposizione di organi rispetto al loro asse generatore, quando sono alternatamente uno...
distico2
dìstico2 s. m. [dal lat. tardo distĭchum, gr. δίστιχον (ᾆσμα) «carme di due righe»] (pl. -ci). – 1. Propr., strofa di due versi; più in partic., nella metrica classica, l’insieme di un esametro e di un pentametro (d. elegiaco). Raro...