Notaio (n. Gemona sec. 13º); insegnò nello studio di Padova dal 1290 circa a dopo il 1307, epoca in cui pare si sia trasferito per un certo tempo in Lombardia presso i Della Torre. Appartenne al cenacolo [...] padovano di poeti latini e scrisse verso il 1300 un poemetto in distici sulla Festa delle Marie, nel quale descrive la cerimonia veneziana dello sposalizio del mare, e verso il 1304 un poema, in esametri di fattura virgiliana, sulla lotta dei ...
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CAMPESANI (Campesanus, de Campexanis, de Campesanis, Campigena), Benvenuto
Guglielmo Gorni
Nacque a Vicenza presumibilmente tra il 1250 e il 1255 (Weiss, 1955, p. 130). Figlio forse d'un notaio, il [...] del resto altri membri della famiglia, tra i quali il fratello Vincenzo e il figlio Enrico, noto anche come autore di distici elegiaci (Angiolgabriello di Santa Maria, pp. CXLIV s.). Non si hanno notizie dei suoi primi anni, ed è mera congettura del ...
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BOSIO (Bosso, Bossius, Bossus), Iacopo (Giacomo)
Gianni Ballistreri
Nacque in una località imprecisata del Canavese, probabilmente nell'ultimo decennio del sec. XV; il suo nome compare per la prima [...] dei servigi resi dal defunto, rende probabile l'ipotesi che egli fosse morto nei primi mesi di quell'anno.
I quattro distici del 1517 preposti al De homine del Marzio sono ben povera cosa; assai migliore il secondo scritto che del B. conosciamo ...
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Poligrafo (St. Alban's, Hertfordshire, 1157 - Kempsey, Worcestershire, 1217), noto anche come Alexander de Sancto Albano; insegnò a Dunstable, poi a Parigi (1180-86); prima del 1203 canonico regolare di [...] abate di Cirencester. Scrisse un vasto compendio scientifico in prosa (De naturis rerum, l'opera maggiore); favole in distici (Novus Aesopus, Novus Avianus); opere lessicografiche (De nominibus utensilium, Sacerdos ad altare); trattati d'argomento ...
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Ecclesiastico (m. 1076 circa), di nobile famiglia normanna, originario del Ponthieu, studiò nell'abbazia di Saint-Riquier sotto Angilramno, del quale dettò l'epitaffio tombale, e divenne canonico, arcidiacono [...] vescovo di Amiens (1058); elemosiniere della regina Matilde, l'accompagnò in Inghilterra (1068). Scrisse un poema latino, in 405 distici, De Hastingae proelio, nel quale canta le imprese di Guglielmo il Conquistatore e la vittoria di Hastings (1066). ...
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Poeta (12º sec.); le poche notizie che abbiamo sulla sua vita (sacerdote, fu deposto da un'importante quanto imprecisata carica, cadendo perciò in miseria) si desumono dal poema che gli antichi editori [...] de diversitate fortunae et philosophiae consolatione, la cui data di composizione si può fissare al 1193. In 500 distici elegiaci, diviso in quattro libri (i primi due dedicati alla traditrice fortuna, gli altri alla consolatrice filosofia), il ...
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Prelato (m. 840 circa). Visse alla corte di Carlomagno accanto ai maggiori rappresentanti della cosiddetta rinascita carolingia e condivise con essi l'amore per i classici antichi (seguendo una moda diffusa [...] volle chiamarsi Naso). Dall'815 vescovo di Autun. Poeta, conosciamo di lui due egloghe dedicate a Carlomagno (804; 814) e un'epistola consolatoria in distici. ...
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Monaco (m. dopo il 1095) dell'abbazia del Bec, è autore del poema De contemptu mundi, nel quale esorta i monaci alla fedeltà ai loro voti e, in contrapposizione alla semplice vita monastica, presenta l'instabilità [...] delle umane fortune, la vanità della fama e degli studî, ecc.; il tema, assai comune, è trattato da R. in distici scorrevoli e con notevole vena poetica. ...
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Poeta latino (Sulmona 43 a. C. - Tomi, sul Mar Nero, 17 d. C.). Venuto giovanissimo a Roma, vi studiò retorica, ma passò presto alla poesia. Fu a contatto con i maggiori letterati e poeti del suo tempo, [...] morte, non avendo ottenuto neppure da Tiberio la revoca del decreto. In viaggio verso l'esilio compose il poemetto Ibis (in 322 distici), contro un detrattore, e i due primi libri dei Tristia (elegie), seguiti nel 12 d. C. da altri tre; in esilio ...
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Pseudonimo del poeta e pubblicista lettone Arvīds Peine (Inčukalns, Vidzeme, 1894 - Riga 1975). L'influenza dell'espressionismo russo e occidentale si evidenzia, soprattutto per l'aspetto ideologico, nella [...] ", 1920), e per il culto del femminino nella successiva, Pārvērtības ("Metamorfosi", 1923), e, in particolare, nel ciclo in distici elegiaci Klodijai ("A Clodia"); in Spuldze vējā ("La lampada nel vento", 1931) si avverte invece una caduta della vena ...
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distico1
dìstico1 agg. [dal lat. distĭchus, gr. δίστιχος «in doppia fila», comp. di δι- «due» e στίχος «fila»] (pl. m. -ci). – In botanica, detto della disposizione di organi rispetto al loro asse generatore, quando sono alternatamente uno...
distico2
dìstico2 s. m. [dal lat. tardo distĭchum, gr. δίστιχον (ᾆσμα) «carme di due righe»] (pl. -ci). – 1. Propr., strofa di due versi; più in partic., nella metrica classica, l’insieme di un esametro e di un pentametro (d. elegiaco). Raro...