Scrittore latino (sec. 4º d. C.). Ci resta di lui un Opus agriculturae, in 14 libri. Dopo un libro di introduzione, egli tratta dei lavori dei coltivatori in ciascun mese. Il 14º libro è un poemetto didattico [...] sull'innesto (De insitione), in distici. Nella compilazione dell'opera si giovò principalmente della sua esperienza, e anche di autori greci e latini, principalmente imitando Columella. La prosa di P. ci conserva preziosi elementi volgari. ...
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Verseggiatore (Piacenza 1429 circa - Ferrara 1483 o 1484), vissuto presso gli Sforza, i Colleoni e gli Estensi. Lasciò, oltre a molte rime, un poema in 12 libri di capitoli ternarî, Sforzeide, una Vita [...] della Vergine Maria, in terzine (1471), e la raccolta di novelle in distici elegiaci, De proverbiorum origine (post. 1503), che ebbe larga diffusione in un rifacimento italiano in prosa (Proverbi in facetie, 1518). Scrisse inoltre il Libro dell'arte ...
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Poeta ungherese (Barót 1739 - Virt 1819). Gesuita, studioso di letteratura classica, iniziò la "scuola latineggiante" che rese familiare nella poesia ungherese l'uso della metrica classica. Con Kazinczy [...] e Bacsányi fondò (1783) la rivista letteraria Kassai Magyar Múzeum. Nel 1777 pubblicò una raccolta di esametri, di distici e di odi col titolo: Új mértékre vett különb verseknek három könyvei ("Tre libri di versi in metri nuovi"). ...
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Mahabharata
Poema epico indiano. Assieme al Ramayana è la massima espressione in forma letteraria delle idee e dei valori culturali fondanti della civiltà indiana. In origine affidato alla trasmissione [...] orale, ha conosciuto numerosi rimaneggiamenti nel corso dei secoli. Di dimensioni monumentali (ca. 100.000 distici), il M. ha visto il formarsi di tradizioni testuali regionali, la più antica delle quali si fa risalire al 5° sec. d.C. circa. Le ...
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Chierico di origine francese (m. 1050 circa), vissuto a Basilea; scrisse due poemi in latino: il Synodicus, in cui descrive una disputa allegorica nella quale intervengono Thlepsis e Neocosmo rappresentanti [...] rispettivamente il Vecchio e il Nuovo Testamento sotto la guida di Sophia; e il Paraclitus, dialogo in distici rimati che ha per protagonisti un peccatore pentito e la Grazia divina. ...
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Gesuita e missionario spagnolo (San Cristóbal de la Laguna, Tenerife, 1534 - Reritigba, ora Anchieta, 1597). Dal 1551 nella Compagnia di Gesù, dal 1553 operò in Brasile. Scrisse una grammatica della lingua [...] tupi-guaraní e numerosi brevi componimenti poetici in portoghese. Compose inoltre in latino un poema in 2068 distici, De B. Virgine Dei matre Maria. Vivace e interessante il suo epistolario scritto in latino, portoghese e spagnolo. ...
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PANFILO, Ganimede
Giuseppe Crimi
PANFILO, Ganimede. – Nacque da Francesco e da una Felice di cui si ignora il cognome a San Severino Marche, verosimilmente tra il 1513 e il 1516 (Ranaldi, Memorie, c. [...] 175v).
Il padre, morto nel 1535, è autore del poema in distici elegiaci Picenum, edito a Macerata nel 1575 e a Fermo nel 1792.
Dovette compiere studi universitari di diritto, se, a quanto riferisce Ranaldi (ibid.), rogò dal 1540 al 1548; fu anche ...
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Notaio (n. Gemona sec. 13º); insegnò nello studio di Padova dal 1290 circa a dopo il 1307, epoca in cui pare si sia trasferito per un certo tempo in Lombardia presso i Della Torre. Appartenne al cenacolo [...] padovano di poeti latini e scrisse verso il 1300 un poemetto in distici sulla Festa delle Marie, nel quale descrive la cerimonia veneziana dello sposalizio del mare, e verso il 1304 un poema, in esametri di fattura virgiliana, sulla lotta dei ...
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CAMPESANI (Campesanus, de Campexanis, de Campesanis, Campigena), Benvenuto
Guglielmo Gorni
Nacque a Vicenza presumibilmente tra il 1250 e il 1255 (Weiss, 1955, p. 130). Figlio forse d'un notaio, il [...] del resto altri membri della famiglia, tra i quali il fratello Vincenzo e il figlio Enrico, noto anche come autore di distici elegiaci (Angiolgabriello di Santa Maria, pp. CXLIV s.). Non si hanno notizie dei suoi primi anni, ed è mera congettura del ...
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BOSIO (Bosso, Bossius, Bossus), Iacopo (Giacomo)
Gianni Ballistreri
Nacque in una località imprecisata del Canavese, probabilmente nell'ultimo decennio del sec. XV; il suo nome compare per la prima [...] dei servigi resi dal defunto, rende probabile l'ipotesi che egli fosse morto nei primi mesi di quell'anno.
I quattro distici del 1517 preposti al De homine del Marzio sono ben povera cosa; assai migliore il secondo scritto che del B. conosciamo ...
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distico1
dìstico1 agg. [dal lat. distĭchus, gr. δίστιχος «in doppia fila», comp. di δι- «due» e στίχος «fila»] (pl. m. -ci). – In botanica, detto della disposizione di organi rispetto al loro asse generatore, quando sono alternatamente uno...
distico2
dìstico2 s. m. [dal lat. tardo distĭchum, gr. δίστιχον (ᾆσμα) «carme di due righe»] (pl. -ci). – 1. Propr., strofa di due versi; più in partic., nella metrica classica, l’insieme di un esametro e di un pentametro (d. elegiaco). Raro...