BONFIGLIO (Bonfio), Luca
Elpidio Mioni
Nacque verso il 1470 a Padova, dove la nobile famiglia dei Bonfigli si era rifugiata nel 1450, dopo essere stata espulsa da Bologna. Nulla sappiamo della sua formazione [...] fra le convenzionali parole celebrative del B., Giorgio Sabino nel suo Hodoeporicon Itineris Italici e Francesco Arsilli nel De poetis urbanis (distici 124-127). Il B. pose il suo ex libris su due manoscritti greci: nel Bolognese Archigym. A I 2, che ...
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Espressione vocale della musica. In quanto espressione totale il canto va considerato libero dalla sintesi a priori "gesto-parola-suono" in cui teorici e artisti, fra i quali il Wagner, hanno cercato il [...] una parte e l'altra dall'inserzione di un ritornello. Questa interruzione poi ha condotto gli studiosi a considerare un distico come una forma in sé compiuta.
Quale una nuova specie di canto lirico monostrofico può essere additato il tetrastico di ...
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MUSSATO, Albertino
Manlio Torquato Dazzi
Uomo politico, soldato, storico e poeta preumanista, nacque in Padova nel 1261 da Giovanni Cavalerio, banditore del comune, probabilmente figlio d'Alberto Mussio, [...] sono nel carme epico in tre canti De obsidione domini Canis, del 1320. Di poco precedente è il Somnium in aegritudine. in distici, scritto o concepito a Firenze mentre era curato da Dino del Garbo, e che è, in forma di visione, un viaggio per ...
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HITA, Arcipreste de
Salvatore BATTAGLIA
Poeta spagnolo, autore del Libro de Buen Amor, vissuto durante la prima metà del sec. XIV. Le scarse notizie intorno alla sua vita si ricavano dalla sua unica [...] della vita. I nove decimi di quest'arte richiamano fonti più o meno dirette; e dal Pamphilus medievale ai distici dello Pseudocatone, dai fabliaux alla Disciplina Clericalis, dalle favole esopiane agli apologhi del Kalīlah e Dimnah e a qualche ...
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GAZA, Teodoro
Concetta Bianca
Figlio di Antonio, nacque a Salonicco probabilmente intorno al 1408-10. Suoi fratelli furono Andronico, Giorgio e Demetrio.
Se il luogo di nascita del G. è confermato dal [...] parafrasi interlineare, copiate dal G. in lettere capitali su incarico del Filelfo che a sua volta chiudeva con due distici autografi la monumentale e faticosa impresa (Rizzo, p. 235; Pontani, p. 114). Un codice, questo, talmente importante che nel ...
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Fiore, IL
Gianfranco Contini
Poemetto da alcuni critici attribuito a D., mentre la paternità è da altri, e soprattutto era un tempo, energicamente contrastata. E contenuto esclusivamente in un manoscritto [...] de Lorris (l'equivalente press'a poco dei primi 33 sonetti) è di oltre 4000 versi (octosyllabes, cioè novenari nostri, in distici), e che Jean Clopinel ne aggiunge circa 18000, la riduzione operata dal F. appare abbastanza energica. Il suo autore si ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La poesia tra tradizione e rinnovamento
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo Alessandro, il mondo greco, esteso fino [...] Inni omerici, arrivano a differenziarsene profondamente. Gli ultimi due, ad esempio, sono in dialetto dorico; il quinto è in distici elegiaci, e anche gli altri, pur essendo in esametri, presentano una metrica che obbedisce a una serie di regole ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Medioevo centrale la poesia latina attraversa un’evoluzione tumultuosa, spesso in dialogo con le letterature [...] letterarie della regione della Loira fra Blois, Vendôme, Orléans e Tours, particolarmente sensibili al modello ovidiano (da cui l’uso del distico). A questo, nel caso di Vitale, si aggiunge la fonte plautina, a cui il poeta si ispira per la figura di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La poesia latina del Quattrocento, fiorita all’insegna del recupero dei poeti classici, [...] alla città come studente di diritto, Antonio Beccadelli detto il Panormita, a rifondare l’epigramma latino classico in distici elegiaci con la pubblicazione della raccolta intitolata Hermaphroditus (1426). Dominata da un’esplicita, insistita e cruda ...
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CARTARI, Vincenzo
Marco Palma
Nacque a Reggio Emilia da Cesare con ogni probabilità nel 1531. Il 17 febbraio di quell'anno infatti fu battezzato, insieme con la sorella Grazia, nella sua città natale [...] in "stile basso" ed in versi sciolti, anziché in terzine, il C. ribatte che l'opera di Ovidio, scritta in distici elegiaci, è appunto un esempio di "stile basso", mentre la terza rima, come insegna Dante, deve essere riservata agli argomenti gravi ...
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distico1
dìstico1 agg. [dal lat. distĭchus, gr. δίστιχος «in doppia fila», comp. di δι- «due» e στίχος «fila»] (pl. m. -ci). – In botanica, detto della disposizione di organi rispetto al loro asse generatore, quando sono alternatamente uno...
distico2
dìstico2 s. m. [dal lat. tardo distĭchum, gr. δίστιχον (ᾆσμα) «carme di due righe»] (pl. -ci). – 1. Propr., strofa di due versi; più in partic., nella metrica classica, l’insieme di un esametro e di un pentametro (d. elegiaco). Raro...