trapezio
trapèzio [Der. del lat. trapezium, dal gr. trapézion, dim. di trápeza "tavolo"] [ALG] Quadrangolo con due lati paralleli (basi) e due non paralleli (lati obliqui), i quali ultimi possono essere [...] . 1) o no (t. scaleno: fig. 2), oppure uno ortogonale a una base (t. rettangolo: fig. 3), risultando allora uguale all'altezza (distanza h tra le basi); l'area è pari al prodotto dell'altezza per la semisomma della basi. ◆ [ASF] T. stellare: stella ...
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cuore
cuòre [Der. del lat. cor cordis] [LSF] Figurat., dall'organo muscolare costituente il motore della circolazione del sangue dei Vertebrati, la parte centrale o più importante o più resistente di [...] i e la j se rij>0; se il potenziale di interazione fra specie i e specie j vale 0, a meno che la distanza sia inferiore a rij, si dice che fra le due specie esiste un'interazione di solo c. duro. ◆ [BFS] Automatismo del c.: v. circolatori, sistemi ...
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Retta situata nel piano di un angolo e passante per il vertice, che divide in due parti uguali l’angolo dato (v. fig.). Se si considerano i quattro angoli, a due a due opposti al vertice, formati da due [...] e b′, delle due coppie di angoli sono perpendicolari tra loro: le due b. costituiscono il luogo dei punti aventi la stessa distanza, in valore assoluto, dalle due rette date. Le tre b. degli angoli interni di un triangolo passano tutte per uno stesso ...
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Fisico e matematico (Salisburgo 1803 - Venezia 1853); prof. alla scuola tecnica di Praga (1835), passò nel 1847 a Chemnitz e l'anno seguente all'università di Vienna, dove nel 1851 ebbe la cattedra di [...] che questo ultimo fece del principio all'astronomia). Al D. si devono anche un metodo per la determinazione ottica delle distanze e dei diametri assoluti delle stelle, nonché altri contributi teorici e sperimentali a molti problemi di matematica e di ...
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Nell’antichità classica, panno, generalmente di lino, usato sia come tovagliolo, sia come acconciatura femminile. Gli antichi agronomi chiamarono m. (perché spesso eseguite su tela) ogni rappresentazione [...] e un gran numero di marcatori, si possono identificare tutti i marcatori ereditati insieme al gene e la loro distanza. Una volta identificato, un marcatore può essere utilizzato come sonda per determinare il cromosoma sul quale è localizzato e ...
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fuoco
fuòco [(pl.m. -chi) Der. del lat. focus] [LSF] (a) L'insieme degli effetti calorifico e luminoso della combustione, che hanno la loro manifestazione nella fiamma. (b) Per estensione, una sorgente [...] una conica: punto F del piano della conica stessa tale che per ogni punto P di questa sia costante il rapporto tra le distanze di P da F e da una retta fissa (direttrice); la denomin., dovuta a J. Kepler, deriva dalle proprietà "ottiche" di superfici ...
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Fisico e matematico (Roma 1608 - Firenze 1647). Succeduto a G. Galilei nell'incarico di matematico e filosofo del granduca di Toscana (1641), dimostrò la possibilità del vuoto in natura, scoprì e misurò [...] la determinazione del punto (detto oggi punto di T.) del piano di un triangolo per il quale è minima la somma delle distanze dai vertici. In statica enunciò il principio, oggi conosciuto con il suo nome sebbene fosse già noto a Galilei, secondo il ...
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Astronomia
Secondo la definizione tradizionale, corpo celeste che brilla di luce propria, perché costituito di materia incandescente, a differenza di un pianeta che si limita a riflettere la luce ricevuta [...] km/s.
La velocità trasversa si ricava, invece, dal moto angolare apparente (detto moto proprio, μ) della s. sulla volta celeste e dalla sua distanza (d), con la formula: vT=4,74dμ, dove d è espresso in parsec, μ in secondi di arco all’anno e vT in km ...
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Il Rinascimento. L'astronomia
J.V. Field
L'astronomia
Gli storici dell'arte e delle discipline umanistiche si sentirebbero forse a proprio agio definendo 'Rinascimento' il periodo che va dal 1400 al [...] scala. Comunque è chiaro che, se le posizioni della Terra e di Marte nelle loro rispettive sfere planetarie sono T ed M, allora la distanza tra i due pianeti è di molto minore di quella che si avrebbe se essi fossero in T' e M'. Se si considera ciò ...
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deformazione
deformazióne [Der. del lat. deformatio -onis, dal part. pass. deformatus di deformare "perdere la forma", comp. di de- e di forma] [ALG] In uno spazio topologico, trasformazione Tt(s) tra [...] , elettrica, magnetica, ecc.) e che generalm. è accompagnata da qualche alterazione delle proprietà fisico-chimiche; esattamente, ogni variazione di distanze fra i suoi punti e/o di angoli fra le rette e i piani che si possono considerare nel corpo o ...
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distanza
s. f. [dal lat. distantia, der. di distare «distare»]. – 1. La lunghezza del tratto di linea retta (nell’ordinario spazio euclideo, altrimenti del tratto di geodetica) che congiunge due punti (e che s’identifica col concetto del minimo...