Narrativi, procedimenti
Sandro Bernardi
Il cinema non ha sempre raccontato storie, anzi, in origine non sapeva neppure che cosa fossero: era stato concepito per riprendere e proiettare vedute di una [...] pochi minuti, se invece l'episodio inserito si svolge in Australia s'intende che siano passati alcuni anni). La dissolvenzaincrociata, che fino agli anni Cinquanta era usata per separare le sequenze e segnalare un lungo intervallo temporale, è poi ...
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Scena
Michel Marie
Derivata dal termine greco skené, che designava una costruzione in legno provvisoria o molto leggera (come, per es., una struttura di tavole o un'impalcatura) e, in particolare, la [...] ; ma questa s. contiene alcune ellissi, come, per es., la scelta di non rappresentare l'atto sessuale, eluso da una dissolvenzaincrociata; malgrado la lunghezza e l'apparente continuità, si è dunque in presenza di una sequenza. Lo stesso vale per la ...
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Trouble in Paradise
Alberto Farina
(USA 1932, Mancia competente, bianco e nero, 83m); regia: Ernst Lubitsch; produzione: Ernst Lubitsch per Paramount; soggetto: dal testo teatrale The Honest Finder [...] squisitamente cinematografica nel primo amplesso fra Monescu e Lily su un divano della suite veneziana: una dissolvenzaincrociata di deliberata lentezza fa sparire la coppia lasciando il divano vuoto, e suggerisce gli sviluppi della situazione ...
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Sequenza
Michel Marie
La s. designa genericamente una serie o successione di elementi disposti uno dopo l'altro in un certo ordine. Nel cinema, ove venne utilizzata a partire dagli anni Dieci, indica [...] passaggio da una s. a un'altra era spesso contrassegnato da un segno visivo di interpunzione: una dissolvenzaincrociata, oppure una dissolvenza in nero, o altri procedimenti ottici più o meno sofisticati.
Un'altra variabile è costituita dal numero ...
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Čovek nije tica
Paolo Vecchi
(Iugoslavia 1965, L'uomo non è un uccello, bianco e nero, 75m); regia: Dušan Makavejev; produzione: Avala Film; sceneggiatura: Dušan Makavejev; fotografia: Aleksandar Petković; [...] la leggerezza di un'impalpabile sottoveste nera e la ruvida severità di una canottiera bianca, affidando a una dissolvenzaincrociata l'esplicita giustapposizione tra lo splendore del corpo di Milena Dravić e la tetraggine della fabbrica; celebra l ...
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Giovanni Pascoli nacque a San Mauro di Romagna nel 1855 e morì a Bologna nel 1912. Alla ricca produzione poetica in italiano, spesso scandita in più edizioni delle stesse raccolte (Myricae 1891, 1892, [...] a più raccolte, da un lato procedendo in maniera incrociata, dall’altro arricchendo le edizioni dei volumi poetici stessa, ripensando al nido di “X Agosto”. Infine, la dissolvenza dell’impianto mimetico è raggiunta attraverso la messa in rilievo dei ...
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Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] diegetico (a differenza di quanto spesso accade con la dissolvenza) perché destinati semplicemente a escludere il "non interessante".
analisi dei processi cognitivi): essa, piuttosto, si incrocia con questi ultimi specificando di volta in volta la ...
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dissolvenza
dissolvènza s. f. [der. di dissolvere]. – 1. Nella tecnica cinematografica e televisiva, operazione mediante la quale (aprendo o chiudendo gradualmente l’otturatore, in fase di ripresa, oppure con mezzi chimici in sede di sviluppo...
fondu
‹fõdü′› s. m., fr. [part. pass. di fondre «fondere»; propr. «fuso»]. – In cinematografia, l’affievolirsi di un’immagine fino a sparire, contemporaneamente al progressivo formarsi di una nuova immagine; il termine ital. corrispondente...