Dissolvenza
Dario Tomasi
Procedimento ottico che consente di passare da un'immagine a un'altra non attraverso un mutamento repentino del contenuto dell'inqua-dratura, come avviene con gli stacchi, bensì [...] di diversi effetti speciali tra cui, appunto, la dissolvenza. L'Avid è, invece, un sistema di montaggio che lo componevano. Tuttavia, dopo quell'anno, l'uso della d. incrociata tese quasi a scomparire, se non nei film dello stesso Méliès. ...
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Regista (Oakland, California, 1905 - Lancaster 1975); operatore cinematografico dal 1921, esordì nella regia nel 1930, mettendosi in luce nel 1935 con Alice Adams (Primo amore). Tra i suoi film, in cui [...] dello spettacolo si coniuga a una sensibilità non comune e a uno stile classico, che fa spesso ricorso alla dissolvenzaincrociata, ricordiamo: Vivacious lady (1938); Gunga Din (1939); I remember mama (1948); A place in the sun (1951); Shane (Il ...
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Inquadratura
Serafino Murri
Per i. s'intende la porzione di spazio inclusa nel quadro visivo bidimensionale, entro la cornice rettangolare che delimita l'immagine proiettata del film, e ancora, sul [...] Pathé Frères nel 1901 con il film Histoire d'un crime, il passaggio tra scene diverse veniva assicurato da una dissolvenzaincrociata fatta a mano, chiudendo e riaprendo l'obiettivo, nel secondo sono presenti raccordi a vista su diversi scenari che ...
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Porter, Edwin Stanton
Giulia Carluccio
Regista cinematografico statunitense, nato a Connellsville (Pennsylvania) il 21 aprile 1869 e morto a New York il 30 aprile 1941. Personalità poliedrica (lavorò [...] , in cui impiegò, ispirandosi a Fire! (1901) di James Williamson, il primo piano, un primitivo montaggio e la dissolvenzaincrociata. L'ambizioso Uncle Tom's cabin (1903) di diciotto minuti, la prima riduzione cinematografica del romanzo di H.B ...
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Bellocchio, Marco
Daniela Turco
Regista cinematografico, nato a Piacenza il 9 novembre 1939. L'orizzonte dei conflitti familiari, lo spazio e il tempo della parola, il gioco libero e impervio della [...] e del ritmo luministico un complesso e sensibile processo di messa a fuoco delle immagini, con un uso insistito della dissolvenzaincrociata. Ne risulta il 'ritratto' romantico di un giovane affine a quello del ragazzo chiuso nel silenzio del film ...
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Tecnica
Paolo Bertetto
Procedimenti tecnici e sviluppi tecnologici
Come grande esperienza della modernità il cinema è insieme una macchina tecnologica e industriale e un'arte di tipo assolutamente nuovo. [...] nuovo visibile fu la metamorfosi, la trasmutabilità di un'immagine nell'altra, possibile da ottenere anche con la dissolvenzaincrociata. Non furono solo le scenografie del caligarismo a ridisegnare i profili delle cose: furono anche, e con ulteriore ...
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Effetti speciali
Paolo Marocco
La definizione classica data da Eustace Lycett (vincitore di due premi Oscar per la categoria) classifica gli e. s. (special effects o SFX) come tecnica, o trucco scenico, [...] classificazione di Metz si scontra subito con un problema di evoluzione del linguaggio cinematografico; per es., la dissolvenzaincrociata, utilizzata da G. Méliès per stupire e compiere apparizioni e sparizioni di oggetti, è entrata dopo qualche ...
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Fotogramma
Bruno Di Marino
Il f. cinematografico (frame), preso autonomamente rispetto alla concatenazione di immagini che compongono la pellicola del film, non si discosta da una semplice fotografia [...] casi in cui una serie di unità fotogrammatiche contiene più inquadrature, per esempio quando riproduce la dissolvenzaincrociata (v. dissolvenza), ovvero il momento simultaneo e fluido di passaggio da un'inquadratura all'altra. Sempre all'interno ...
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Narrativi, procedimenti
Sandro Bernardi
Il cinema non ha sempre raccontato storie, anzi, in origine non sapeva neppure che cosa fossero: era stato concepito per riprendere e proiettare vedute di una [...] pochi minuti, se invece l'episodio inserito si svolge in Australia s'intende che siano passati alcuni anni). La dissolvenzaincrociata, che fino agli anni Cinquanta era usata per separare le sequenze e segnalare un lungo intervallo temporale, è poi ...
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Scena
Michel Marie
Derivata dal termine greco skené, che designava una costruzione in legno provvisoria o molto leggera (come, per es., una struttura di tavole o un'impalcatura) e, in particolare, la [...] ; ma questa s. contiene alcune ellissi, come, per es., la scelta di non rappresentare l'atto sessuale, eluso da una dissolvenzaincrociata; malgrado la lunghezza e l'apparente continuità, si è dunque in presenza di una sequenza. Lo stesso vale per la ...
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dissolvenza
dissolvènza s. f. [der. di dissolvere]. – 1. Nella tecnica cinematografica e televisiva, operazione mediante la quale (aprendo o chiudendo gradualmente l’otturatore, in fase di ripresa, oppure con mezzi chimici in sede di sviluppo...
fondu
‹fõdü′› s. m., fr. [part. pass. di fondre «fondere»; propr. «fuso»]. – In cinematografia, l’affievolirsi di un’immagine fino a sparire, contemporaneamente al progressivo formarsi di una nuova immagine; il termine ital. corrispondente...