Le città
Francesco Bartolini
Alla vigilia dell’unificazione il rapporto tra città e nazione si fonda su un evidente paradosso. Da una parte le città, con le loro antiche e gloriose storie, costituiscono [...] , quasi la metà delle abitazioni è costituita da pianterreni, i cosiddetti «catodi», veri e propri tuguri, senza aria e luce, disseminati tra vicoli e cortili della città vecchia. A Napoli, la città italiana di gran lunga più popolosa, nel 1863 si ...
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Massoneria
Giuseppe Giarrizzo
Introduzione
Il termine 'massoneria' ('frammassoneria'), entrato nel lessico italiano agli inizi del Settecento, traduceva la voce francese franc-maçonnerie, derivata a [...] per quanto riguarda le attività sociali di assistenza, sostegno e solidarietà.Resta caratteristico del mondo della massoneria la disseminazione dei regimi e la scala non sempre misurabile dei gradi. Alcuni regimi hanno dimostrato una maggior tenuta ...
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Pio VIII
Giuseppe Monsagrati
Terzo di otto figli (e secondo maschio), Francesco Saverio Maria Felice Castiglioni nacque a Cingoli (Macerata) il 20 novembre 1761, dal conte Carlo Ottavio e dalla contessa [...] si gettarono le basi per una piena integrazione dei cattolici in un paese a maggioranza protestante e si avviò la disseminazione della Chiesa locale sul territorio. Quando l'accordo non era possibile, alla rottura era sempre preferita una tattica ...
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La letteratura dell’Italia unita
Enrico Ghidetti
Il primo e più significativo dei libri di memorie che l’Italia del Risorgimento consegnò all’Italia unita, I miei ricordi di Massimo d’Azeglio, si deve [...] civiltà italiana, la rivendicazione della tradizione letteraria nazionale di contro alla perdita di centro e alla disseminazione europea della cultura romantica, la mai intermessa polemica anticlericale e antipolitica e gli astratti furori ideologici ...
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Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regno d’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] che risponde la celebrazione visiva di figure come quella di Garibaldi e di altri «santi nazionali», attraverso la disseminazione postunitaria di statue che li ricordano – dopo la loro morte – in ogni piazza d’Italia.
La rappresentazione visiva ...
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Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] totalitarie, che sono retaggio immancabile della politica realistica», erano così venute ad annullare in radice gli effetti della «disseminazione della “grazia” nel mondo della profanità e delle tenebre». Fu l’Africa cristiana, con il donatismo, che ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] dell'opera originale assente furono esaminate come esempi di un più diffuso processo, per il quale la disseminazione commerciale delle immagini e la manipolazione del desiderio collettivo servivano a rinforzare le strutture esistenti del potere ...
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disseminazione
disseminazióne s. f. [dal lat. tardo disseminatio -onis]. – 1. L’operazione di disseminare, nel sign. proprio, cioè la dispersione naturale dei disseminuli (semi, frutti, conidî, spore, ecc.) su un’area il più estesa possibile,...
disseminare
v. tr. [dal lat. disseminare, der. di semen -mĭnis «seme», col pref. dis-1] (io dissémino, ecc.). – Spargere qua e là (come si fa con la semente), per lo più senza un ordine apparente: piantine nate spontaneamente dai semi disseminati...