Statista e scrittore britannico (Londra 1804 - ivi 1881). Come deputato sostenne il programma del cd. conservatorismo rinnovato, antiliberista e aperto a moderate riforme sociali, che espose anche nella sua attività letteraria. Come primo ministro (1868, 1874-1880) varò importanti provvedimenti per la tutela del lavoro e accentuò la politica coloniale britannica.
Vita e opere
Di famiglia ebraica, ...
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Scrittore giapponese (Ota 1859 - Tokyo 1935); esperto di letteratura inglese, studioso e traduttore di Shakespeare. Influenzato da W. Scott, E. G. Lytton e B. Disraeli, nel saggio Shōsetsu shinzui ("L'essenza [...] del romanzo", 1885) rivalutò il romanzo come forma d'arte, svincolandolo da finalità didattiche o di intrattenimento per avviarlo a un realismo (shajitsu) che avesse come oggetto la descrizione dei sentimenti ...
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Scrittore francese (Elbeuf 1885 - Parigi 1967), il cui vero nome era Émile Herzog; dal 1947 il suo pseudonimo divenne nome legale. Compì gli studî classici a Rouen, dove fu allievo di Alain, quindi diresse [...] , 1956). Le sue qualità di narratore eccellono anche nelle numerose biografie (Ariel ou la vie de Shelley, 1923; La vie de Disraëli, 1927; Byron, 1930; Tourgueniev, 1931; Chateaubriand, 1938; Lélia ou la vie de George Sand, 1952; Olympia ou la vie de ...
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Critico letterario danese (Copenaghen 1842 - ivi 1927). In lunghi viaggi all'estero strinse relazione con I. Taine, E. Renan, H. Ibsen. Di ritorno a Copenaghen iniziò le sue lezioni sulle Grandi correnti [...] B. pubblicò la raccolta Danske Digtere ("Poeti danesi"). Il suo interesse si volgeva anche ai problemi politici e sociali (Disraeli, 1881; Lassalle, 1881) o alla rievocazione di grandi personalità (da Shakespeare a Napoleone, da Heine a Voltaire, da ...
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Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] tutte le classi: di qui una ripresa del movimento operaio, attraverso l’azione sindacale delle trade unions.
B. Disraeli, esponente del nuovo torismo, fece approvare una nuova riforma elettorale (1867) e attuò riforme sociali che canalizzarono nell ...
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Bonghi, Ruggiero
Uomo politico e letterato (Napoli 1826 - Torre del Greco, Napoli, 1895). Pur avendo compiuto studi irregolari, maturò un’eccellente conoscenza delle lingue classiche tanto che, ad appena [...] : Camillo Benso di Cavour (1860); Storia della finanza italiana, (1868); Discorsi e saggi sulla pubblica istruzione (1876); Pio IX e il papa futuro (1877); Bibliografia storica di Roma antica (1879); Disraeli e Gladstone (1881); Vita di Gesù (1890). ...
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STATI UNITI (XXXII, p. 523; App. I, p. 1019; II, 11, p. 889; III, 11, p. 821)
Pasquale Coppola
Rainer S. Masera
Enzo Tagliacozzo
Biancamaria Tedeschini Lalli
Mario Manieri Elia
Rosalba Zuccaro
L'ordinamento [...] Nixon ad agire con estrema prudenza. Il suo modello doveva essere, secondo qualche consigliere, la politica di Disraeli in Inghilterra, della "democrazia tory"; ma egli doveva raccogliere la pesante eredità di Johnson, assumere la liquidazione ...
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