Giordano Bruno e Tommaso Campanella: Opere
Augusto Guzzo
Romano Amerio
La figura di Giordano Bruno è - oltre alla potenza e originalità della sua mente - così tragica, che la coscienza italiana non [...] stava senz'altro per «i più riformati riti»; ma, dall'altra parte, se egli perché servissero di base a una pubblica disputa, che difatti si tenne a Parigi il , sicché l'anno di Helmstàdt è uno dei più fecondi per gli scritti che il Bruno ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] la natura delle belve e degli uccelli e dei pesci e dei serpenti, e ignorare e trascurare la nostra natura rientra in un’umanistica «disputa delle arti», secondo una in un Settecento avvezzo a officiare i riti arcadici), e che l’«eleganza» dell ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] nuziale riceve l'approvazione degli dèi; quindi, con un complesso rituale che ricorda i riti di iniziazione, Filologia si prepara et Mercurii di Marziano Capella, poi partecipò alla disputa sulla predestinazione e diede il suo capolavoro con il ...
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LAZZARELLI, Ludovico
Guido Arbizzoni
Nacque a San Severino Marche il 4 febbr. 1447 da Alessandro, medico, e da Lorenza Tosti, di nobile famiglia di Campli. La tradizionale data di nascita (1450) è stata [...] stato testimone a Teramo di una sua disputa con un tal Vitale ebreo, che negava (che ricordano, appunto, la tipologia mantegnesca dei tarocchi). I due codici sono dedicati a al popolo compiendo atti e riti simbolici e manifestando una sapienza ...
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veglia
véglia (ant. o pop. tosc. végghia) s. f. [der. di vegliare]. – 1. a. Il fatto, la condizione di vegliare, di stare sveglio: mi parve di sentire, stando così tra la v. e il sonno, che qualcuno mi chiamasse. b. In partic., lo stare sveglio...