La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Professioni liberali e professioni tecniche
Laurence W.B. Brockliss
Professioni liberali e professioni tecniche
Nel periodo della Rivoluzione [...] , nel 1618, in buona parte dell'Europa la macchina civile e militare dello Stato era rudimentale e instabile e gli Dio era stata seriamente compromessa dalla caduta. La punizione per la disobbedienza di Adamo ed Eva era una vita di duro lavoro e ...
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L’ordine sociale costantiniano
Schiavitù, economia e aristocrazia
Kyle Harper
«Poi proseguì nell’abusare della memoria di Costantino quale sovversivo e perturbatore delle antiche leggi e dei costumi [...] confronti del proprio patrono e per qualche moto d’arroganza o disobbedienza leva la propria testa contro di lui o incorre nella erano eleggibili solo a poche cariche, esclusivamente di carattere civile e di minore importanza»93. Questa politica, in ...
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La genealogia di Costantino
Richard Westall
Nel corso del 310 d.C., in vista del quinto anniversario della sua ascesa al trono imperiale, l’imperatore Flavio Valerio Costantino (306-337 d.C.) deve affrontare [...] galliche a sollevarsi, Augustodunum paga pesantemente la sua disobbedienza con un assedio di sette mesi, seguito dal ben radicato odio per lo zio e per i cugini.
La guerra civile tra Costantino e Licinio conosce due distinte fasi, separate l’una dall ...
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Le forze armate
Fortunato Minniti
Le forze armate italiane nascono dal processo di accorpamento delle risorse militari degli Stati preunitari con quelle del Regno di Sardegna. Vi contribuiscono, fra [...] 1867 con una condanna per negligenza, imperizia e disobbedienza, punite con la perdita del grado, dello 437-464.
S. Lupo, Il grande brigantaggio. Interpretazione e memoria di una guerra civile, in Storia d’Italia. Annali, 18, Guerra e pace, a cura di ...
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STORIOGRAFIA, FINO ALL'ILLUMINISMO
FFrancesco Tateo
La narrazione delle gesta di Federico II e la rappresentazione della sua figura si fondano soprattutto, nei secoli successivi alla caduta della dominazione [...] grave l'atteggiamento di Federico per la sua disobbedienza: "sempre di ciascuna parte rimase la mala F. Forti, II, ivi 1964, pp. 1017-1501 passim; P. Giannone, Istoria civile del Regno di Napoli, a cura di A. Marongiu, Milano 1970-1972; Cronaca di ...
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Papato e comuni italiani
Laura Baietto
Il mutamento dei rapporti fra papato e Impero durante il regno di Federico II, che dalla collaborazione procedettero verso il conflitto aperto, interferì in maniera [...] alcuna costrizione in tal senso da parte dell'autorità civile, il IV concilio lateranense apportò il correttivo della esempio con l'equiparazione dell'eresia, definita ormai come disobbedienza a qualsiasi decisione papale, al crimine di lesa maestà, ...
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MALATESTA (de Malatestis), Roberto detto Roberto il Magnifico
Anna Falcioni
Figlio naturale di Sigismondo Pandolfo, signore di Rimini, e della nobildonna fanese Vannetta di Galeotto Toschi, nacque a [...] e prosciolse quanti erano incorsi nelle pene per disobbedienza alla S. Sede. In un clima di 2a ed., XXI, 4, pp. 67, 77, 81, 86, 88; L. Tonini, Della storia civile e sacra riminese, Rimini 1882 V, Rimini nella signoria de' Malatesti, 1, pp. 238, 246, ...
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guerra civile
Luigi Bonanate
L'esperienza più terribile nella vita di uno Stato
Si ha una condizione di guerra civile quando, all'interno di uno Stato in crisi, forze interne si scontrano con le armi [...] regime di tipo fascista, durato fino al 1975.
Un'altra guerra civile iniziò nell'Italia del 1943, dopo la caduta di Mussolini e la centrale sottoposto a contestazioni e forme di disobbedienza violenta che gli fanno mancare la prerogativa fondamentale ...
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disobbedienza
diṡobbediènza (o diṡubbidiènza) s. f. [der. di disobbedire, disobbediente]. – 1. Atto con cui si disobbedisce, trasgressione a un ordine: d. ai genitori, alle leggi, a un regolamento, alla Chiesa; commettere una d.; punire le...
disobbediente
diṡobbediènte (o diṡubbidiènte) agg. e s. m. e f. [part. pres. di disobbedire (o disubbidire)]. – 1. Che disobbedisce, che non è obbediente, sia come comportamento abituale sia in determinate occasioni: un ragazzo d., molto d.;...