Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] ]
La maggior flessibilità delle locuzioni verbali consente anche procedimenti di segmentazione e messa in rilievo, come tematizzazioni o ➔ dislocazioni (➔ focalizzazioni):
(9) a capo si va premendo il tasto ‘Invio’ [andare a capo]
(10) in assenza del ...
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I pronomi personali, come tutti i ➔ pronomi, sono una sottoclasse della categoria più generale delle cosiddette pro-forme, parole semanticamente vuote (o quasi) che servono a sostituire altre unità linguistiche [...] , cit., pp. 14-15)
Più raramente, l’antecedente può precedere il pronome anaforico: si tratta di una dislocazione a destra (➔ dislocazioni) con effetto di prolessi («anticipazione»), con cui si vuole creare un’aspettativa nell’ascoltatore:
(26) … ma ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] seguenti:
(a) il già menzionato uso dei deittici;
(b) l’uso di catene anaforiche (➔ anaforiche, espressioni);
(c) l’uso di ➔ dislocazioni, a destra (lo compro io il giornale) e sinistra (il giornale lo compro io) con riprese pronominali;
(d) l’uso di ...
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Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] , che polivalente, ecc.), dall’alta frequenza di fenomeni di messa in rilievo (frasi scisse e pseudoscisse; frasi con ➔ dislocazioni: è lui che ...; quel libro l’ho letto volentieri; c’è presentativo; altre espressioni che sottolineano il tema: per ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] l’oggetto preposizionale (➔ accusativo preposizionale), non nella posizione postverbale, come nei dialetti e nelle varietà meridionali, ma nelle dislocazioni a sinistra e a destra: a Maria non l’ha vista nessuno; mi vuoi sentire a me? La preposizione ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] a (a me la spiegazione non (mi) ha convinto, a Maria nessuno l’ha invitata; ➔ accusativo preposizionale; ➔ clitici); la dislocazione a destra, in cui l’elemento anticipato dal pronome non si caratterizza come ‘dato’ ma come ‘nuovo’, e che è ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] : la frase segmentata (con tema a sinistra, il caffè lo bevo amaro, o a destra, lo bevo amaro, il caffè; ➔ dislocazioni), presente nei volgari italiani fin dalle origini; l’uso dei pronomi lui, lei, loro come apparenti soggetti (in realtà con valore ...
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dislocamento
dislocaménto s. m. [der. di dislocare]. – 1. L’operazione, il fatto di dislocare, l’essere dislocato, soprattutto come spostamento o trasferimento da un luogo a un altro: d. di truppe, di materiali; il d. di un’industria bellica....
dislocare
v. tr. [der. del lat. locare «collocare», col pref. dis-1; con il sign. di «slogare», il verbo è attestato già nel lat. mediev.] (io dislòco, tu dislòchi, ecc.). – 1. Collocare nei luoghi più opportuni gruppi di persone, e spec....