Disturbo della deglutizione, che diventa dolorosa, difficile o impossibile. Il meccanismo d’insorgenza è vario: psicogeno (stati isterici, ossessivi ecc.), funzionale (acalasia) o organico; quest’ultimo è rappresentato da numerose affezioni del cavo orofaringeo e dell’esofago (stenosi cicatriziali, tumori ecc.), nonché da molte malattie neurologiche.
La d. si dice paradossa quando si manifesta per ...
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Grave intossicazione alimentare causata dalla tossina botulinica, prodotta dal batterio Clostridium botulinum (➔ botulino). Provoca, dopo disturbi gastrointestinali (vomito, diarrea ecc.), disturbi nervosi [...] specialmente a carico del mesencefalo (paralisi dell’accomodazione e dell’oculomozione) e del bulbo (disfagia, paralisi respiratoria) ed è spesso mortale; i sintomi compaiono dopo 12÷24 ore dall'ingestione di carne insaccata mal confezionata o di ...
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Malattia dell’esofago, consistente in un disturbo funzionale del cardias, cui consegue irregolarità del transito del cibo, dilatazione e allungamento dell’esofago. Può essere di natura malformativa congenita [...] o, più spesso, acquisita e dovuta a un particolare disturbo neuromuscolare, detto acalasia. I sintomi consistono nella disfagia più o meno grave; nel rigurgito di cibo indigerito assunto ore addietro; nel senso di arresto del bolo avvertito dietro lo ...
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Chirurgo (Teschentin, Meclemburgo, 1846 - Jena 1916). Insegnò a Jena e svolse intensa attività scientifica. A lui, tra l'altro, si deve la descrizione della tiroidite lignea (o morbo di R.), caratterizzata [...] da grave indurimento della ghiandola tiroide, la cui sclerosi coinvolge e comprime esofago, trachea, nervo ricorrente (da cui, rispettivamente, dispnea, disfagia, disfonia). ...
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In anatomia, ogni estroflessione cava di organi cavitari (per es., l’appendice vermiforme dell’intestino). In anatomia patologica, estroflessione a fondo cieco, congenita o acquisita (per es., d. esofageo, [...] si può assistere a fenomeni infiammatori ( diverticolite). D. esofageo Frequente nel tratto iniziale dell’esofago, può provocare disfagia; si diagnostica con certezza solo attraverso l’indagine radiologica o endoscopica. D. intestinale La forma più ...
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Condotto muscolo-membranoso, lungo circa 25 cm, interposto tra la faringe e lo stomaco. Si trova situato quasi interamente nel torace, davanti alla colonna vertebrale. Presenta nel suo decorso tre restringimenti [...] all’epigastrio e al dorso.
I tumori dell’e. si distinguono in benigni e maligni Questi ultimi si manifestano con disfagia ingravescente prima per cibi solidi, poi anche per i liquidi.
L’ esofagismo è una sindrome caratterizzata da spasmi dell’esofago ...
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stiloide In anatomia, denominazione di alcune apofisi ossee, caratterizzate dalla forma appuntita della loro parte terminale. Apofisi s. del temporale Lunga apofisi che s’impianta sulla rocca petrosa del [...] ipertrofia o neoplasie dell’apofisi s. del temporale. Compare generalmente nell’età matura o presenile, con otalgie, disfagia dolorosa unilaterale, disturbi del gusto. La cura richiede la resezione dell’apofisi stiloide. Stilion Punto antropometrico ...
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Il IX paio dei nervi cranici; nervo misto, cioè di senso e di moto, che ha i suoi nuclei centrali nel midollo allungato: nell’ala cinerea e nel nucleo solitario per la parte sensitiva, nel nucleo ambiguo [...] la sensibilità generale alla mucosa della faringe, del velo palatino e della lingua. La paralisi del nervo g. produce anestesia della metà superiore della faringe, ageusia del terzo posteriore della lingua, disfagia, abolizione del riflesso faringeo. ...
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Secondo le vedute moderne, adottando un criterio anatomo-clinico, possiamo classificare il complesso gruppo delle angine in: 1) angine non specifiche: catarrale acuta diffusa o localizzata alle sole tonsille [...] acute: esordisce con una banale ipertrofia tonsillare seguita però ben presto da un diffuso processo ulcerativo con disfagia intensa. Le lesioni buccali superano talora quelle faringee; si può osservare infatti uno stato ulceroso pseudo-scorbutico ...
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VALSALVA, Antonio Maria
Agostino Palmerini
Anatomista e chirurgo, nato a Imola il 17 gennaio 1666, morto a Bologna il 2 febbraio 1723. Studiò e si laureò nel 1687 a Bologna dove fu allievo di M. Malpighi [...] importanza fondamentale i suoi studî sull'anatomia dell'orecchio, dell'aorta, del colon, del vago. Descrisse la disfagia successiva alla lussazione dell'osso ioide (disphagia valsalviana, secondo G. Borsieri). Nella cura degli aneurismi propose il ...
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disfagia
disfagìa s. f. [comp. di dis-2 e -fagia]. – Nel linguaggio medico, deglutizione dolorosa o difficile, dovuta a fattori psicogeni, funzionali o organici.
paradosso1
paradòsso1 agg. e s. m. [dal gr. παράδοξος, comp. di παρα- nel sign. di «contro» e δόξα «opinione»; come sost., dal gr. παράδοξον (neutro sostantivato), lat. paradoxum]. – 1. agg. Che va contro l’opinione o contro il modo di pensare...