Enzo Pace
La geopolitica contemporanea senza religione non è pienamente comprensibile. Quest’ultima è una ‘password’ che permette di accedere più facilmente alla decodifica del sistema delle relazioni [...] (sindaco, rettore, direttore di ospedale, ecc.). La discriminazione sociale e civile è vissuta in modo latente come alle linee di divisione etnica o per esasperarle in senso razziale.
Conclusione
Quanto sin qui detto aiuta a non concentrare la ...
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Luca Einaudi
Le migrazioni internazionali sono sempre state alla base del popolamento dei vari continenti e continuano a essere un fattore significativo nello sviluppo demografico ed economico dei vari [...] le costituzioni e le leggi nazionali difendono le minoranze da discriminazioni e abusi. Tuttavia le condizioni materiali possono rimanere difficili, e dunque spagnoli e italiani) o di preferenza razziale (‘White Australia Policy’ fino al 1972). ...
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Migrazioni internazionali
Graziella Caselli
Sommario: 1. Considerazioni generali. 2. Le nuove caratteristiche delle migrazioni internazionali. 3. L'accelerazione dei movimenti migratori in Europa e [...] dipende dall'uguaglianza delle chances che ogni individuo ha in tutte le società, senza alcuna discriminazione culturale, religiosa o razziale. Il processo che porta all'integrazione è però estremamente complesso e, come ricordano Bonifazi e ...
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Gian Paolo Calchi Novati
Il mancato contagio dal Nord Africa
La grande slavina che partendo dalla Tunisia ha sconvolto gli assetti del potere nel Nord Africa è rimasta sostanzialmente confinata alla regione [...] presi di mira dai ribelli e dopo il crollo del regime continuarono a essere oggetto di vendette e di discriminazione anche di tipo razziale. Molti partirono con le armi e si misero al servizio delle formazioni irregolari, non tutte di natura politica ...
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Il nuovo secolo si è aperto per il continente africano all’insegna dell’African renaissance, la rinascita africana promossa dal presidente sudafricano Thabo Mbeki durante le assisi dell’African renaissance [...] che chiude il Novecento con la fine del sistema di segregazione razziale in Sudafrica, il cosiddetto apartheid (in lingua afrikaans dei boeri tutte le popolazioni di colore. Una pesante discriminazione e una sistematica violazione dei diritti umani e ...
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Olimpiadi estive: Roma 1960
Giorgio Reineri
Numero Olimpiade: XVII
Data: 25 agosto-11 settembre
Nazioni partecipanti: 83
Numero atleti: 5338 (4727 uomini, 611 donne)
Numero atleti italiani: 275 (241 [...] esistevano forti resistenze ad applicare con serietà la Carta olimpica, che prescrive che nessun atleta può esser discriminato per ragioni razziali, ideologiche o religiose. La Nuova Zelanda, per bocca di sir Arthur Porritt, fece propria la posizione ...
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Vedi Sudafrica dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Con la liberazione di Nelson Mandela, leader dell’Anc (African National Congress), dopo ventisei anni di prigionia, e la sua elezione a presidente [...] ’apartheid, il governo Mandela lanciò un’ambiziosa politica di ‘discriminazione positiva’ chiamata Black Economic Empowerment, poi estesa anche ad altri gruppi svantaggiati, non solo per ragioni razziali, presenti in Sudafrica (da cui il nome Broad ...
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Olimpiadi estive: Helsinki 1952
Giorgio Reineri
Numero Olimpiade: XV
Data: 19 luglio-3 agosto
Nazioni partecipanti: 69
Numero atleti: 4955 (4436 uomini, 519 donne)
Numero atleti italiani: 227 (204 uomini, [...] era un ultraconservatore, più incline alla separazione razziale che all'integrazione. Nessun dubbio che l'occhio tornato rassicurando tutti che, almeno nello sport, nessuna discriminazione antisemita aveva luogo in quel paese? Naturalmente Brundage ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Anna Benvenuti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel XVI secolo la parola “Spagna” definisce una realtà geografica ma non un’unità politica. [...] i musulmani convertiti (moriscos) divengono oggetto di disprezzo e discriminazione, in quanto si sospetta che essi, nel segreto delle una serie di vere e proprie ondate di odio razziale: l’ebreo e il musulmano convertito sono additati come ...
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Distinzione, diversificazione o differenziazione, operata fra persone, cose, casi o situazioni.
Diritto
Principio di non discriminazione
Principio che vieta, in via generale, l’applicazione di un trattamento [...] norme, di stampo penale, destinate a sanzionare il rischio di d. razziali, etniche o religiose. La l. 654/1975, per es., o nell’immediato, al concreto pericolo di comportamenti discriminatori per ragioni di razza, nazionalità, etnia o religione ...
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discriminazióne s. f. [dal lat. tardo discriminatio -onis]. – 1. Il fatto di discriminare o di essere discriminato; distinzione, diversificazione o differenziazione operata fra persone, cose, casi o situazioni: fare, non fare discriminazioni;...
discriminazione positiva
loc. s.le f. Disparità di trattamento in favore di chi appartiene a una minoranza, a una categoria debole. ◆ Sempre nella tabella, sono elencati i settori di appartenenza delle Fie [Foreign Invested Enterprise] considerate...