Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La musica nel pensiero pitagorico
Carlo Serra
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’individuazione matematica delle consonanze, sistematizzata [...] a partire dal disciplinarsi di un movimento ordinato, nel costituirsi di un centro. Il rapporto armonico così è una dialettica fra continuoediscreto, e, come ha mostrato bene Giovanni Piana nel suo Album per la teoria greca della musica, tale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Agostino Gemelli
Carmela Morabito
Mattia Della Rocca
La storia della psicologia italiana è strettamente legata alla vita e all’opera di Agostino Gemelli, i cui interessi scientifici e filosofici, insieme [...] della Pubblica istruzione. Nel dopoguerra, continuò a operare come docente e ricercatore all’interno dell’Università cattolica, più vicina a un discretoe connivente consenso che a un’aperta ostilità. Tuttavia è necessario sottolineare come molte ...
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organi sensoriali artificiali
Chiara Bartolozzi
Giacomo Indiveri
Gli organi sensoriali artificiali riproducono le funzionalità tipiche di quelli biologici: vista, udito, tatto, olfatto e gusto. Gli [...] spazio discretoe la ricostruzione e l’interpretazione del segnale vengono operate a ogni passo approssimando allo stato discreto più vicino, variabile per variabile. Al contrario, per i sistemi neurali la computazione si attua in uno spazio continuo ...
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forza
fòrza [Der. del lat. fortia, da fortis "forte"] [MCC] In termini elementari, la causa capace di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo; come tale, cioè in relazione alle modificazioni [...] . ◆ [MCC] Teorema della conservazione del risultante e del momento risultante delle f.: afferma che la risultante e il momento risultante di tutte le f. agenti su un sistema isolato (discreto o continuo), di qualsiasi natura, sono sempre nulli, cioè ...
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fuzzy logic
fuzzy logic (ingl., letteralmente: «logica sfumata» o «logica sfocata») tipo di logica polivalente, cioè che, a differenza di quella classica (aristotelica o booleana), è in grado di trattare [...] di appartenenza degli elementi a un insieme non è un valore discreto, ma continuo, e la transizione tra l’appartenenza e la non appartenenza non è netta, ma graduale. In questo modo è possibile manipolare l’indeterminazione del linguaggio naturale ...
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probabilita, assiomi della
probabilità, assiomi della assiomi che definiscono la teoria della probabilità come teoria matematica riconducibile alla teoria della → misura. Tale impostazione assiomatica [...] , si ha: Ω = {X : X ≥ 0}. Nel primo esempio lo spazio è un insieme discretoe contiene un numero finito di punti; nel secondo esempio lo spazio Ω è un insieme continuo. In quest’ultimo caso, anziché la probabilità puntuale si considera la densità di ...
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operatori hermitiani
Luca Tomassini
Sia A:ℋ→ℋ un operatore lineare continuo (limitato) di uno spazio di Hilbert in sé e siano (∙,∙) il prodotto scalare di ℋ e ∣∣∙∣∣ la norma da esso indotta. Fissato [...] con il caso di dimensione finita è che lo spettro di A non è necessariamente discretoe composto dai soli autovalori: questi ultimi possono per così dire addensarsi fino a formare un continuo. A questo fenomeno corrisponde, approssimativamente, la ...
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variabile aleatoria multivariata
variabile aleatoria multivariata in probabilità e statistica, variabile aleatoria che dipende a sua volta da altre variabili aleatorie. Nel caso discreto, è tale una [...] Xn; a essa è associata una funzione di probabilità
con 0 ≤ p ≤ 1 per ogni (x1, ..., xn) ∈ Rn e tale che
Nel caso continuo, le variabili X1, ..., Xn sono continuee la variabile aleatoria continua multivariata è definita se è nota la probabilità ...
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Indirizzo di pensiero sorto negli USA intorno al 1870 e diffusosi più tardi in Europa, dove ebbe il maggior successo nei primi decenni del Novecento.
C.S. Peirce: dal pragmatismo al pragmaticismo
Il termine [...] in Europa. Per James quello che conta è il carattere personale econtinuo della coscienza, anzi della ‘corrente di del pensiero a induzione o a convenzione e afferma che nulla ci è mai dato in modo discreto, separato, oggettivo, ma che gli oggetti ...
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STRUTTURA
Giulio Ballio
Alberto Castellani
Gaetano Bologna
Federico M. Mazzolani
Elio Giangreco - Pasquale Malangone
Franco Salvi
Guido Zappa
(App. III, 11, p. 857). -
Ingegneria civile: Strutture [...] trascurabile, il calcolo può essere condotto, ancora passando dal discreto al continuo, con l'ipotesi di una distribuzione uniforme di lamine tra le mensole affacciate e assumendo come incognita la caratteristica tagliante agente in esse. Talvolta ...
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discreto
discréto agg. [dal lat. discretus, part. pass. di discernĕre «discernere»]. – 1. letter. ant. a. Che ha discrezione, cioè capacità di discernimento: appo coloro che d. erano (Boccaccio); anni d., gli anni della discrezione, l’età...
telemisurazione
telemiṡurazióne s. f. [comp. di tele- e misurazione]. – Misurazione a distanza di una grandezza che varia in modo continuo o discreto, effettuata mediante telestrumenti che ne rilevano il valore con una cadenza fissa o variabile...