CIMARA, Luigi
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 19 luglio 1891 da Giuseppe, che era prima guardia nobile del Vaticano, e da Giovanna Putti. Dalla sua aristocratica famiglia il C. ereditò "quella distinzione [...] elegante e delicata di Luigi Cimara" (S. D'Amico, p. 114).
Nei dieci anni successivi il C, continuò a interpretare si dedicò essenzialmente al cinema, dove lavorò saltuariamente e con discreto successo per tutta la sua carriera interpretando per lo ...
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BORGIA, Giovanni
Gaspare De Caro
Nacque a Játiva, presso Valenza, da Pedro Guillen Lanzol de Romani, barone di Villalonga, e da Juana Borja, nipote di Alonso, poi papa Callisto III, e sorella di Rodrigo, [...] " che aveva cominciato ad affluire a Roma sin dal periodo del pontificato di Callisto III e che continuava sistematicamente a saccheggiare le cariche curiali e i benefici ecclesiastici: il 13 sett. 1483 papa Sisto IV creò infatti il B. arcivescovo ...
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BETTOLI, Parmenio
Sisto Sallusti
Nacque a Parma il 13 genn. 1835 da Carlo, impiegato, e da Clementina Dall'Argine. Fece studi disordinati, ma venne ben presto attratto dal teatro e dal giornalismo. [...] dei declino, il B. continuò instancabilmente a lavorare: scrisse il libretto per l'opera-ballo in quattro atti Fausta,musicata da P. Bandini (Milano 1886), che ebbe un discreto successo, e due opere diversissime per contenuto e finalità, pubblicate a ...
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BORELLI, Alda
Sisto Sallusti
Nacque a Cava de' Tirreni (Salerno) il 4 nov. 1879 da Napoleone e Cesira Banti, attori.
Il padre, di famiglia reggiana, era stato volontario garibaldino; avvocato, aveva [...] Teatro Nazionale di Iaşi; era infine rimpatriato e aveva, ottenuto discreto successo come caratterista nella compagnia del genero E. Olivieri, già suo compagno d'arte nella Compagnia Nazionale. La crisi teatrale di quegli anni, il continuo ...
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infinito
Walter Maraschini
Un tutto grande come le sue parti
Ci sono cose, come le stelle, che sono enormi o lontanissime se confrontate con gli oggetti della vita quotidiana; altre che sono invece [...] 0,5 intermedio tra i due. Ma anche tra 0 e 0,5 si può trovare un numero intermedio (continuoediscreto), come 0,25. Allo stesso modo, tra 0 e 0,25 si può trovare un numero intermedio, basta dividere 0,25 per 2 e si ottiene 0,125. Di nuovo, tra 0 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Durante l’Ottocento nelle scienze fisiche si verificano mutamenti radicali. L’idea che [...] di vasta portata nella fisica. Alla tradizionale descrizione della materia come insieme discreto di particelle si affianca così il punto di vista secondo cui la materia è un continuo in uno spazio dotato di proprietà fisiche; l’opinione che esistano ...
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differenze finite
Flavio Pressacco
Analogo discreto del differenziale (➔) nel continuo. Supponiamo di conoscere i valori di una funzione f(x) solo in certi punti equispaziati della variabile indipendente [...] y0 supposto noto o scelto esogenamente. Nel caso xt=c, risulta yt∗=kt(y0−(c/(1−k)))+c/(1−k). Essa è interpretata come un sentiero o cammino in tempo discreto della variabile y. Trovata la soluzione, la questione sembrerebbe chiusa. Al contrario ...
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Verdi, Giuseppe
Musicista (Roncole-Busseto, Parma, 1813 - Milano 1901). Di umili origini, fu iniziato allo studio della musica dall’organista Pietro Baistrocchi e perfezionò in seguito la sua istruzione [...] , con il quale continuò i suoi studi fino al 1835. Influenzato dall’ambiente culturale e musicale milanese, in Antonio Piazza, ma tra il 1838 e il 1839 si stabilì nuovamente a Milano. Grazie al discreto successo di Oberto, rappresentato alla Scala ...
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Chandler, Raymond (propr. Raymond Thornton)
Francesco Di Pace
Scrittore e sceneggiatore statunitense, nato a Chicago il 23 luglio 1888 e morto a La Jolla (California) il 26 marzo 1959. Per le sue creazioni [...] schermo i suoi romanzi di successo, C. continuò l'attività di sceneggiatore dedicandosi all'adattamento di sceneggiatura originale, scritta in breve tempo e caratterizzata da dialoghi brillanti, conobbe un discreto successo. Di gran lunga maggiore ...
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segnale
segnale [Der. del lat. signale, neutro sostantivato dell'agg. signalis, che è da signum "segno"] [LSF] (a) Dispositivo fisso che indica qualcosa: s. geodetico, s. di pericolo radioattivo, ecc. [...] S. discreto: (a) s. discontinuo per sua natura, per es. costituito da impulsi; (b) il s. discontinuo, originar. continuo, risultante , ecc.); in genere sono anche note la potenza dei s. e l'impedenza su cui essi sono forniti. Sono di tipo assai ...
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discreto
discréto agg. [dal lat. discretus, part. pass. di discernĕre «discernere»]. – 1. letter. ant. a. Che ha discrezione, cioè capacità di discernimento: appo coloro che d. erano (Boccaccio); anni d., gli anni della discrezione, l’età...
telemisurazione
telemiṡurazióne s. f. [comp. di tele- e misurazione]. – Misurazione a distanza di una grandezza che varia in modo continuo o discreto, effettuata mediante telestrumenti che ne rilevano il valore con una cadenza fissa o variabile...