Si chiamano dimostrativi tutti quegli elementi ➔ deittici la cui interpretazione presuppone necessariamente il riferimento a componenti della situazione comunicativa (➔ contesto). Della categoria dei dimostrativi [...] rappresentativa del linguaggio, Roma, Armando Editore, 1983).
Conte, Maria E. (1996), Dimostrativi nel testo: tra continuità e discontinuità referenziale, «Lingua e stile» 31, pp. 135-145.
Da Milano, Federica (2005), La deissi spaziale nelle lingue ...
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Rispetto ad altri ambiti grammaticali (➔ fonetica, ➔ morfologia, ecc.), quello della ➔ punteggiatura è caratterizzato da uno statuto normativo particolarmente debole (Serianni 2006a: 120). La norma, osservata [...] spiega il comportamento degli assassini [...]
Qui il pronome ciò, inglobando la frase precedente, ne è separato da una forte discontinuità sintattica.
La virgola è usata spesso negli incisi (solo in apertura o solo in chiusura) e spesso assente prima ...
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Chimica
Sistema eterogeneo, formato da due (o più) fasi solide, liquide o gassose, nel quale una delle fasi ( fase disperdente) è continua e disperde l’altra, o le altre ( fasi disperse). Si dice disperdente [...] dn/dλ, è dunque generalmente una quantità negativa. A tale andamento generale si sovrappongono picchi e discontinuità conseguenti a fenomeni di risonanza in corrispondenza di frequenze proprie di vibrazioni molecolari, atomiche o elettroniche ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] ceti popolari, mentre ai gesuiti fu delegata l’educazione delle classi agiate, svolta in latino. Naturalmente si crearono forti discontinuità tra città e campagna e tra il Settentrione e il Meridione. Nei centri urbani più evoluti, come Milano, le ...
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Con il termine walser (contrazione di Walliser «vallesano») si intendono sia le popolazioni alemanniche emigrate in epoca medievale dal Vallese (Svizzera), e poi stabilitesi in numerose colonie lungo tutte [...] e della Valle d’Aosta si distinguono nettamente dai walser svizzeri e austriaci sul piano sociolinguistico.
Innanzitutto, la discontinuità territoriale con altri dialetti tedeschi rende impossibile l’uso del walser al di fuori della propria comunità ...
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I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] (mentre l’accentazione tradizionale preferiva stabilmente il tipo parossitono scleròsi, necròsi), i dati più rilevanti di discontinuità (con importanti riflessi sulla pronuncia) si registrano:
(a) nelle voci greche non adattate delle terminologie ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] di italianistica» 5, 1, pp. 65-85.
Como, Paola, Milano, Emma & Puolato, Daniela (2003), Periferie contigue e discontinuità linguistiche: dinamiche di percezione?, in Italiano. Strana lingua? Atti del Convegno (Sappada / Plodn, 3-7 luglio 2002), a ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] di misfar [contravvenire] a quel crudele» (Vanossi 1979; Barański & Bayde 1997; Cella 2003).
La Commedia segna una discontinuità con le opere precedenti rispetto alla teoria degli stili (cfr. § 6), perché Dante abbraccia ora una radicale idea di ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] Sebbene i testi parlati siano il prodotto di un processo fisicamente continuo, di fatto la loro struttura mostra una forte discontinuità: false partenze, interruzioni, cambi di progetto sono comuni a tutti i testi di parlato spontaneo:
(2) A. sì però ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] d’Italia, anche nell’isola il processo di toscanizzazione, in atto fin dal Trecento, procede attraverso fasi di discontinuità e un progressivo allargamento degli ambiti di interesse. I contenuti salienti della cultura volgare siciliana nella seconda ...
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discontinuita
discontinuità s. f. [der. di discontinuo]. – 1. Mancanza di continuità, interruzione nel tempo o nello spazio: d. di movimento; d. della tradizione; d. di una superficie, ecc.; anche in senso fig., di cosa che non sia continua,...
discontinuare
discontinüare v. tr. [dal lat. mediev. discontinuare, comp. di dis-1 e continuare], ant. – Non continuare, interrompere. ◆ Part. pass. discontinüato, anche come agg. (ant.), discontinuo.