Tipo di polifonia praticato tra la fine dell’11° e il 14° sec., caratterizzato dal moto contrario o obliquo tra le voci e dalla costante collocazione della voce aggiunta, non più al disotto, bensì al disopra del canto dato. Il termine indica anche la parte superiore (voce o strumento) di un complesso polifonico ...
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Forma medievale di discanto, distinta dal mottetto in quanto sillabica e con tenor di libera invenzione (e non desunto dal repertorio liturgico gregoriano); abbastanza omogenea tra le sue varie (da 2 a [...] 4) voci. Di origine religiosa, il c. era inizialmente un canto processionale omofono destinato ad accompagnare il sacerdote all’altare ...
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PROPORZIONI
Guido Gasperini
. Musica. - La teoria delle proporzioni nacque coi primi saggi del discanto (sec. XII e XIII) quando si cominciò ad opporre, in una stessa battuta, movimenti e valori di [...] note diversi e quando, in specie, si volle indicare il cambiamento di valore (cioè il moto più rapido e più lento) da darsi alle note di una parte di canto di fronte alle note di un'altra parte. Allora ...
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Nei secoli XII-XIII era una specie distinta di discanto (v.), e consisteva in una coda a note brevi eseguite dalla voce più acuta mentre il canto fermo (v.), teneva, senza precisa durata, l'ultima nota [...] nell'organum o nel conductus (v.). Qualche lontana eco di tali appendici cadenzali sull'accordo finale rimane nelle musiche dei polifonisti fiamminghi, e talvolta persino nel Palestrina. Per il suo carattere ...
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Musicista inglese (m. Canterbury 1445). È uno dei più insigni esponenti della scuola polifonica inglese del sec. 15º. Celebre il suo trattato sulla pratica del discanto (pubbl. post., 1776). ...
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L’arte di combinare più melodie contemporaneamente, nata nel Medioevo con la pratica polifonica, dalla sovrapposizione nota contro nota (punctum contra punctum) di una seconda linea melodica, detta discanto, [...] in pochi punti) a un’altezza inferiore di una quarta o di una quinta. Un’arte già molto più evoluta era quella del discanto (➔) che fiorì tra la fine dell’11° sec. e il 14° nelle scuole francesi. Nel 14° sec. le musiche profane, specialmente in ...
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Procedimento caratteristico della polifonia dei sec. 14°-16°, consistente nel canto e nel moto parallelo di due voci che lo accompagnano formando accordi di terza e sesta. Conosciuto anche come discanto [...] inglese, perché ebbe origine in Inghilterra come tecnica di improvvisazione su un canto dato, fu usato da G. Dufay (1430 ca.), che lo qualifica come faux-bourdon. Nel canto liturgico esso indica la pratica ...
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Musicista francese (sec. 12º), maestro e organista della chiesa parigina della Beata Vergine (nel cui luogo fu poi costruita Notre-Dame), autore di un Magnus liber organi; è considerato, con Pérotin, il [...] maggiore maestro della scuola parigina poi detta dell'Ars antiqua, nella quale si sviluppò il discanto. ...
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LEONINUS (Magister Leoninus)
Musicista francese, fiorito nel sec. XII. Fu maestro e organista presso la chiesa parigina della Beata Vergine Maria (al cui posto venne poi costruita quella di Notre-Dame). [...] Egli è considerato tra i primi maestri della scuola parigina, nella quale si sviluppò la scrittura del discanto (v.).
Bibl.: Di L. si occupa l'Anonimo IV della raccolta Scriptorum de musica di E. de Coussemaker (I, p. 354). Cenni recenti presso F. ...
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QUINTON
Francesco VATIELLI
. Nome dato dai Francesi a una varietà di viola a cinque corde (onde il nome) accordata a una quinta sotto del violino. La precisa accordatura del quinton era ad intervallo [...] piuttosto duro e aspro, nonostante che M. Corrette lo definisse "ravissant". Lo stesso Corrette chiamò il quinton uno strumento "androgino", poiché stava tra la viola discanto e il violino. In Francia fu molto usato fino verso la metà del Settecento. ...
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discanto
s. m. [dal lat. mediev. discantus, calco del gr. διαϕωνία]. – In musica: 1. Tipo di polifonia medievale distinguibile dai tipi anteriori (organum, diafonia) per la tendenza al moto contrario tra le voci in concerto e alla regolare...