CARAPELLE, Aristide
Alessandro Albertazzi
Nacque a Napoli il 18 marzo 1878 da Carlo e Ambrogia Lattuada. Laureatosi in giurisprudenza nell'università di Palermo nel 1901, l'anno dopo entrò per concorso [...] anni ricoprì, insomma, molti e importanti incarichi della burocrazia statale.
Il fatto di essere un alto burocrate dello Stato facilitò a se stesse, senza dover risolvere il problema del disavanzo o ricorrendo al Tesoro o aumentando le tariffe.
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Pasquale Saraceno
Antonio Magliulo
Pasquale Saraceno è stato un protagonista riservato e pragmatico della politica economica italiana del Novecento. Un civil servant che voleva orientare il mercato, [...] . La domanda eccede la produzione e genera un disavanzo commerciale finanziato con gli aiuti del Piano Marshall. Saraceno torna a riflettere sul ruolo dell’impresa a partecipazione statale e cioè dell’IRI. Le imprese pubbliche, scegliendo di operare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Ezio Vanoni
Antonio Magliulo
Ezio Vanoni, economista e politico, contribuisce a costruire il modello di economia sociale di mercato che si afferma in Italia negli anni della Repubblica. Nella vita di [...] a partecipazione statale. Vanoni spiega che l’impresa pubblica a partecipazione statale, l’ della giustizia fiscale, Milano 1992.
A. Quadrio Curzio, C. Rotondi, Disavanzo pubblico e impresa pubblica nel pensiero di Ezio Vanoni, «Economia pubblica», ...
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CALDARA, Emilio
Rita Cambria
Nato il 20 genn. 1868 a Soresina (Cremona) da Pietro e da Carolina Ferrari, di modeste condizioni, studiò a Pavia nel collegio Ghislieri laureandosi in giurisprudenza (tesi [...] F. S. Nitti a imporre un analogo calmiere statale; in Consiglio, il 19settembre, criticò aspramente la politica giunta non poté tacere sulla preoccupante situazione finanziaria e il disavanzo. Nello stesso tempo, veniva di giorno in giorno a ...
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GREPPI, Emanuele
Elisa Signori
Nacque a Milano il 27 nov. 1853 dal nobile Carlo e da Maria Padulli.
Avviato sin dalla giovinezza agli studi giuridici ed economici, trasse dall'illustre tradizione familiare [...] un più equo riparto delle entrate tra l'esazione fiscale statale e quella comunale. Né poteva l'amministrazione presieduta dal G risultati si colsero nel 1912 e 1913 con una riduzione del disavanzo che la crisi del periodo bellico, tuttavia, di lì a ...
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GIUSSO, Girolamo
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli il 25 maggio 1843 nel palazzo Filomarino della Torre da Luigi e Maria Teresa Giusso, una lontana parente sposata in seconde nozze dal padre. Discendeva [...] al governo, che la causa principale, se non unica, del disavanzo risaliva all'applicazione del dazio-consumo, che costringeva Napoli a pagare si oppose, perché contrario all'interventismo statale, al progetto giolittiano dell'esercizio pubblico delle ...
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DORIA PAMPHILI LANDI, Filippo Andrea
Fiorella Bartoccini
Nacque a Roma il 1° marzo 1886, figlio del principe Alfonso e di Emily Pelham Clinton dei duchi di Newcastle. Di salute delicata per una malattia [...] (imposta consumo, servizi pubblici, aziende municipalizzate), il disavanzo nel bilancio comunale passò dagli 833 milioni nel 1944 1945 e coperto in gran parte dall'intervento della finanza statale. A livello governativo si era anche affrontata - e ...
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GEREMICCA, Alberto
Amedeo Osti Guerrazzi
Nacque a Napoli il 1° ott. 1863. Dopo la laurea in giurisprudenza conseguita presso l'Università partenopea, allora dominata dalla figura e dall'insegnamento [...] i quali auspicava la smobilitazione di una burocrazia statale cresciuta in modo aberrante, il concreto attuarsi di economico ed edilizio di Napoli. Trovandosi a dover affrontare un disavanzo di circa 50 milioni e un complesso di debiti ammontante a ...
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