Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonio De Viti de Marco
Manuela Mosca
Antonio De Viti de Marco è un grande economista italiano, fondatore della teoria pura della finanza pubblica e ispiratore della public choice. Con Maffeo Pantaleoni, [...] spiega che nell’Ancien régime la classe dominante era distinta dalla classe dominata, il diritto conferiva alla prima il monopolio delle decisioni su entrate e spese pubbliche e gli interessi delle due classi erano in conflitto. Poi, a partire dalla ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Federico Caffè
Riccardo Faucci
Personalità complessa e tormentata (Rea 1992), Federico Caffè dispiega una ricca e multiforme operosità scientifica, anche come fondatore di una fiorente scuola di allievi. [...] moderna economia del benessere, a cura di F. Caffè, Torino 1956.
Considerazioni intorno al settore pubblico dell’economia, «Rivista trimestrale di diritto e procedura civile», 1958; rist. in F. Caffè, Saggi critici di economia, Roma 1958.
Vecchi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
«La personalità di Piero Calamandrei», scrive Giovanni Pugliese (1979, p. VI), «era affascinante non solo per la ricchezza morale e la passione civile che l’animava ma anche per la vastità degli orizzonti [...] dello studioso si unisce a quella del costituente, egli illumina un aspetto del diritto processuale fino ad allora del tutto trascurato, cioè l’aspetto di ordine pubblico (si potrebbe dire di ordine costituzionale) che si scopre nelle norme del ...
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PEPOLI, Carlo
Axel Körner
PEPOLI, Carlo (Maria Antonio Amos Nicolò Gasparre). – Nacque a Bologna il 22 luglio 1796 dal conte Ricciardo (Rizzardo) e da Cecilia Cavalca.
Nato pochi giorni dopo l’ingresso [...] la logica economica dell’industria teatrale londinese: in quanto autore di Malek Adel egli riteneva di detenere il diritto esclusivo di pubblicazione del suo libretto, e quando il direttore del teatro Pierre-François Laporte stampò e smerciò il suo ...
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CECCHETTI, Enrico
Alessandra Ascarelli
Nacque a Roma il 21 giugno 1850 da Cesare e da Serafina Casagli, in una famiglia di ballerini, coreografi e maestri di ballo.
Il padre, Cesare, nato a Civitanova [...] al teatro Apollo a Tordinona e fece la sua prima apparizione in pubblico all'età di cinque anni a Genova.
Nel 1857 accompagnò i educazione scolastica nella speranza di avviarlo allo studio del diritto. Il ragazzo fu così mandato a Fermo, dove ...
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BONOMELLI, Geremia
Francesco Malgeri
Nacque a Nigoline (Brescia) il 22 sett. 1831 da Giacomo, piccolo proprietario agricolo, coltivatore diretto, e da Antonia Zanola. Dal 1843 studiò al collegio ginnasiale [...] di una conciliazione tra Stato e Chiesa in Italia fu la pubblicazione, sulla Rassegna Nazionale del 1º marzo 1889, di un articolo e la società civile, da attuarsi sul piano del diritto comune al di fuori di vincoli concordatari. Proprio il giorno ...
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BENTIVOGLIO D'ARAGONA, Marco Cornelio
Gaspare De Caro
Nacque a Ferrara il 27 marzo 1668 da Ippolito e Lucrezia di Ascanio Pio di Savoia. Era nipote del cardinale Guido Bentivoglio, che fu un punto di [...] del B. non dispiacque neanche al Foscolo, il quale pure pubblicò un sonetto del poeta ferrarese nella raccolta Vestigi della storia romane sull'avvenimento, ritenuto da Clemente XII lesivo dei diritti della Santa Sede. In questo stesso anno la corte ...
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MALASPINA, Spinetta (Spinetta il Grande di Fosdinovo)
Franca Ragone
Membro di spicco della stirpe feudale della Val di Magra, le cui origini si fanno risalire alla frammentazione del ceppo obertengo [...] fratello Azzolino, della cittadinanza di Verona e di Padova, con diritto di acquistare, esenti da ogni dazio). A Verona egli di Filippo da Peraga, emissari del signore. Nei giorni del pubblico festeggiamento, tenutosi a Padova dal 14 settembre, il M. ...
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ALGAROTTI, Francesco
Ettore Bonora
Nacque a Venezia l'11 dic. 1712 da Rocco, facoltoso mercante, e da Maria Mercati. Dopo aver fatto i primi studi nella città nativa, fu per un anno a Roma al Collegio [...] era l'autore di un Saggio sopra la rima (1752), nel quale aveva difeso i diritti del verso sciolto, si rammaricò dell'audacia del Bettinelli e sconfessò pubblicamente la sua iniziativa nella lettera dedicatoria delle sue Epistole in versi a Mme Du ...
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DOMINICI, Domenico (Domenico de' Domenichi)
Heribert Smolinsky
Nacque il 15 luglio 1416 a Venezia in una famiglia di origine bresciana, da Piero e da Cristina Seguro di Zante. A probabile che, dopo la [...] utilizzato dai conciliaristi, del dovere del papa di non dare pubblico scandalo, come limite del suo potere.
All'incirca nello papa, dei cardinali e dei vescovi nella Chiesa, del diritto divino e della dispensa, egli affrontò temi che le vertenze ...
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pubblicista
s. m. e f. [dal fr. publiciste (der. di public «pubblico1»), dapprima «studioso di diritto pubblico», in seguito «giornalista»] (pl. m. -i). – 1. Collaboratore di giornali, periodici, riviste che non ha, a differenza del giornalista,...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...