Vena d’acqua a getto continuo e luogo da cui l’acqua scaturisce; anche getto d’acqua artificiale, architettonicamente configurato (➔ fontana). Per estensione, principio, origine, ciò da cui qualche cosa [...] quanto mai risalente: l’immagine naturalistica della sorgente da cui sgorgherebbe il diritto oggettivo si ritroverebbe, infatti, già nell’ambito del dirittoromano. A prescindere dalla presenza (o meno) di questa espressione, la problematica delle ...
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Parola latina («diritto») che si usa anche in contesti italiani; seguita da particolari determinazioni, serve a indicare speciali istituti giuridici.
Al plurale, nell’esperienza giuridica postclassica, [...] lo i. civile si rivelasse superato sul piano etico-sociale.
Già verso la fine dell’età repubblicana, il dirittoromano si presentava così come un sistema caratterizzato da una pluralità di ordinamenti, relativamente indipendenti l’uno dall’altro ...
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Generalmente, per fonti del diritto si intendono tutti gli atti o fatti capaci di innovare un ordinamento giuridico. L’espressione fonti del diritto è una espressione metaforica quanto mai risalente: l’immagine [...] oggettivo si ritroverebbe, infatti, già nell’ambito del dirittoromano. A prescindere dalla presenza (o meno) di questa espressione, la problematica delle fonti del diritto è presente nella compilazione giustinianea, sia nelle Istituzioni che nel ...
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Se si considerano, da un punto di vista privatistico, le spese come diminuzioni patrimoniali subìte per tenere in buono stato o migliorare una cosa, il problema giuridico si pone per le spese fatte su [...] cosa altrui, o che ad altri occorra restituire. La classificazione delle spese, e le norme relative, risalgono al dirittoromano. Si distinguono le spese in necessarie, utili, voluttuarie: necessarie, quando servono a tenere in buono stato la cosa; ...
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In diritto civile si intende per diligenza l’insieme delle cure e delle cautele che il debitore deve porre per l’esatto adempimento del suo obbligo. In particolare, secondo una opinione il concetto di [...] . ad esempio quanto disposto in materia di società di cartolarizzazione), deve invece ritenersi tramontato il criterio, risalente al dirittoromano e vigente in altri ordinamenti, della diligenza quam suis o quam in suis, in base al quale il debitore ...
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Giurista e storico inglese (Kelso, Scozia, 1822 - Cannes 1888); prof. di diritto civile a Cambridge (1847-54), fu tra i primi giuristi inglesi che insegnarono il dirittoromano nella facoltà di legge. [...] sua opera Popular government (1885) suscitò vive polemiche e fu attaccato come antidemocratico. Nel 1887 fu nominato prof. di diritto internazionale a Cambridge: postuma fu pubblicata, a cura di F. Pollock e F. Harrison, la raccolta delle sue lezioni ...
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Giurista (Beaune 1855 - Parigi 1912), prof. di diritto nell'univ. di Parigi, tra i più eminenti innovatori degli studî di diritto privato e fondatore della moderna scuola francese di diritto comparato. [...] de code civil pour l'Empire allemand, 1890). Acquistò fama anche in altri campi, quali il dirittoromano, la storia del diritto, le questioni sociali e politiche. Nella dottrina dell'interpretazione della legge fu un fervente fautore del metodo ...
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Editto con cui, nell’anno 212 d.C., l’imperatore Antonino Caracalla concesse la cittadinanza romana a tutti, o quasi, gli abitanti dell’Impero. Tra i pochi esclusi vi erano i cosiddetti dediticii, ossia [...] eredità e sulle manomissioni).
La costituzione di Caracalla riveste grande importanza anche per la storia del dirittoromano, giacché questo venne reso teoricamente applicabile in ogni propaggine dell’Impero, sebbene i provinciali continuassero non ...
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Famiglia di stampatori e giureconsulti. Johannes (Amorbach, Bassa Franconia, 1440 circa - Basilea 1513), stabilitosi a Basilea, dove nel 1484 acquistò il diritto di cittadinanza, stampò le opere di molti [...] , che lo nominò suo erede universale. Il figlio di Bonifacius, Basilius (Basilea 1533-ivi 1591), laureatosi a Bologna, insegnò dirittoromano nella città natale. Con gli oggetti d'arte raccolti dal padre e provenienti in parte dall'eredità di Erasmo ...
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Giurista italiano (Avellino 1891 - Roma 1954), fratello di Lanfranco. Già magistrato, passò all'insegnamento universitario nel 1929; fu prof. di diritto civile nelle univ. di Parma, Torino e Roma. Collaborò [...] per incarico la papirologia giuridica. Oltre a corsi e monografie di diritto civile e agrario, dirittoromano, epigrafia e papirologia giuridica, annotò, in collaborazione con P. Bonfante, Il diritto delle Pandette di B. Windscheid (trad. it., 3 voll ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...