Giurista francese (Vitré, Bretagna, 1519 - Cesson 1590); sostenitore del diritto feudale e consuetudinario, fortemente ostile al dirittoromano, avversò l'indirizzo di C. Dumoulin, che ai suoi principî [...] s'ispirava. Tra le opere: Commentaires sur les quatre premiers titres de l'ancienne coutume (1568); Commentaire sur le titre des donations de l'ancienne coutume (1584) ...
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Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] da Costantinopoli, Anastasio monaco del Sinai e soprattutto Romano il Melode che unì influssi siriaci e semitici. specie di Ordo perpetuus (funzioni e cerimonie).
Diritto
In senso lato, diritto dell’impero orientale da Costantino alla caduta di ...
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Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] dei medesimi fini spirituali sotto la potestà del romano pontefice, e una realtà interiore (corpo mistico di da tempo immemorabile o per concessione pontificia. Rispetto all’antico ‘diritto di asilo’ l’Accordo di revisione del Concordato all’art. ...
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Comune della Lombardia (63,24 km2 con 71.882 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata a 77 m s.l.m. sulla sinistra del fiume Ticino, a 6 km dalla sua confluenza nel Po.
La pianta della città, di [...] di cinte murarie: la prima, che circoscriveva l’insediamento romano, del 3° sec., la seconda del 9°, la attribuite le principali opere di sistemazione e di elaborazione del diritto longobardo-franco: il Liber papiensis, la Lombarda, l’Expositio ...
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Storico del diritto, nato a Lecce il 19 luglio 1904; prof. universitario dal 1932, ha insegnato a Catania (1932-33), a Modena (1933-34), a Pisa (1934-35), a Firenze (1935-1945), ed è attualmente ordinario [...] d'interesse generale: lo studio e l'insegnamento del diritto comune, promosso efficacemente, additando in quel diritto non tanto un ammodernamento tecnico del dirittoromano quanto l'espressione giuridica, nel Medioevo, dell'impero universale ...
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Storia. - Mentre nel diritto moderno, e già nel dirittoromano giustinianeo, il contratto può essere definito l'accordo di due o più persone diretto a costituire un rapporto obbligatorio dalla legge riconosciuto, [...] introdotto dai compilatori nel rescritto di Diocleziano (Cod., V, 14, De pactis conventis, ecc., 7).
I casi in cui nel dirittoromano giustinianeo è accordata azione al terzo, sono i seguenti: 1. il padre, costituendo la dote, può, in caso di morte ...
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L'etimologia della parola italiana (dal lat. civitas) ci fa risalire solo a uno dei due concetti fondamentali che tale parola racchiude. La città infatti può essere considerata e studiata o dal lato materiale, [...] dei Romani, I, Torino 1907, p. 177 segg.; II, p. 430 segg.; E. De Ruggiero, La patria nel diritto pubblico romano, Roma 1921; P. Bonfante, Storia del dirittoromano, 3ª ed., Milano 1923, I, pp. 72 segg., 229 segg., 267 segg., 332 segg., 471 segg.; II ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] da tutti è tenuto per certo, sulla scorta di Odofredo, che si cominciassero a leggere e spiegare i libri del dirittoromano non appena essi furono qui portati da Ravenna. Ma quando avvenne e perché questo trasporto? È probabile che si facesse nel ...
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il vocabolo codice è usato oggi in due sensi affatto diversi: quello paleografico e quello giuridico: dal significato primitivo di caudex (= codex) "tronco, ceppo" si passa a quello di riunione di tavole [...] di quelle stesse fonti cui ora accenniamo, si potrebbe in sostanza ridurre il quadro delle fonti qui elencate al dirittoromano e al canonico, e alle consuetudini (queste spesso non solo di origine latina) che furono fonti del codice napoleonico ...
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GERMANIA (XXXII, p. 667)
Pino FORTINI
Clarice EMILIANI
Alberto BALDINI
Carlo DE ANGELIS
Ugo FISCHETTI
Anna Maria RATTI
Carlo ANTONI
Ernst RABEL
Il 13 marzo 1938 i territorî della repubblica austriaca [...] inoltre iniziata, con la creazione di un apposito commissariato, la formazione di un diritto nazionale unitario, in cui, esclusa ogni influenza del dirittoromano, sarebbero ripristinate le vecchie tradizioni germaniche. Criterio fondamentale di tale ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...